Google Glass, niente riconoscimento facciale (per ora)

Gli occhialini internettiani di Sergey Brin non potranno riconoscere i volti che incroceranno a causa di pressioni sui problemi di privacy

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Denuncia schivata, almeno per un po’. Con un messaggio postato su Google Plus il team di Google ha dichiarato che “non verranno aggiunte funzionalità di riconoscimento facciale per i nostri prodotti, senza una forte tutela della privacy a corredo“. Con tali premesse è abbastanza chiaro che i Google Glass non avranno la possibilità di interagire (ad una via) con le persone incontrate per strada, a casa o in ufficio. 

1.500 dollari di troppa confidenza

Si tratta, con tutta probabilità, della prima volta in cui Google ammette di aver varcato un po’ troppo i confini della privacy, o almeno del rischiare di farlo. Fin dalla loro comparsa, i Google Glass avevano fatto sorgere dubbi, soprattutto nei legislatori statunitensi e europei, sull’utilizzo corretto o meno che ne sarebbe stato fatto. Non solo, anche i consumatori hanno guardato con un occhio critico i Glass con paura di poter essere oggetto inconsapevole di ricerche sul web tramite riconoscimento facciale. Lasciando da parte il 1500 dollari che servono per portarseli a casa, che inevitabilmente rendono l’oggetto non strettamente commerciale, quello che sembra turbare la gente è la capacità di ottenere informazioni su una persona qualunque tramite la facial recognition.

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