Cosa succede se perdo i Google Glass?

E’ la domanda che si fa da un paio di giorni Luke Wroblewski, il primo uomo ad aver perso gli occhialini intelligenti. E ora?

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Chissà se dispiace più a lui o a Google che ora ha un tester in meno. E’ un po’ come perdere lo smartphone super tecnologico, quello dove hai le foto di famiglia, i video, le app preferite ma anche sms ed email. Luke Wroblewski è uno sviluppatore statunitense che si era visto recapitare i Google Glass Explorer Edition come fortunat membro della speciale lista dei tester di Google, coloro che quasi un anno prima dei comuni mortali possono provare i Glass e sviluppare applicazioni ad-hoc.

Occhi digitali in pericolo

Quello che preoccupa di più l’utente non è tanto l’aver perso il dispositivo in sé, quanto la probabile violazione che un terzo farà dei dati in esso conservati, compresi scatti, documenti e informazioni personali. Certo non è detto che i Glass siano nelle mani di un hacker o di un criminale informatico ma la probabilità non è da escludersi, soprattutto se gli occhialini non avevano una chiave d’accesso. In quel caso infatti basterebbe dire “Ok Glass” per attivarli e accedere a tutte le loro funzioni.

Controllo remoto

In realtà Google prevede che gli occhialini intelligenti possano essere disattivati a distanza. Basterebbe infatti che siano connessi alla rete, senza la quale sono praticamente inutili, per ricevere il comando di blocco e resettare tutto il contenuto. Sembra però che Luke Wroblewski voglia attendere un altro po’ prima di passare a questa drastica operazione, magari nella speranza che il fortunato che se li è ritrovati davanti ai piedi in una sala di un aeroporto statunitense glieli restituisca.

Leggi anche:  Verso la sostenibilità digitale delle filiere italiane della carne