Apple comprerà Intel?

Il Guardian lancia l’incredibile notizia che porterebbe la Mela a sbarazzarsi della concorrenza

Leggenda vuole che un paio di settimane fa i maggiori dirigenti e investitori di Apple si siano incontrati in un luogo segreto per discutere del futuro. Tra i riuniti vi sarebbero Bill Campbell, direttore di Intuit, software house finanziaria, Larry Sonsini, consigliere alla Silicon Valley e Frank Quattrone, investitore e banchiere. Il quadretto, che potrebbe assomigliare a quello della famiglia Corleone de Il Padrino, rappresenta il modo migliore per trarre conclusioni su quello che è stato il 2012 e ciò che riserva il futuro.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Riunione di famiglia

L’incontro, pare, non abbia trattato i discorsi sulla diminuzione dei margini di profitto dell’azienda; Apple si aspettava introiti minori anche a causa di un iPad Mini a prezzo economico e un ultimo colpo di coda per l’obsoleto iPhone 4 come prodotto entry-level. Nonostante la presa di coscienza di una fisiologica discesa nei margini, gli investitori non vogliono rischiare: Apple ha bisogno di registrare una serie di trimestri certamente migliori. Come spiega il Guardian, Quattrone è seduto tranquillamente in fondo al tavolo, si schiarisce la voce ed esclama: “Compriamo Intel”. A quel punto ribatte Tim Cook: “Si, abbiamo comprato processori Intel per i Mac dal 2005”. Risponde Frank Quattrone: “Non in chip ma l’azienda. È tutto allineato perché Apple possa sferrare il colpo che segnerà l’industria per sempre”. Cerchiamo di capirci qualcosa.

Perché Intel?

Apple ha bisogno di far virare l’attenzione sui propri device nella battaglia con Samsung, che sta centrando un colpo dopo l’altro. Intel è il miglior produttore di chip in silicio su larga scala in tutto il mondo; hanno il personale, la tecnologia e la capacità per soddisfare le più alte esigenze negli anni a venire. Inoltre in Intel c’è un vuoto nella posizione di leadership. Sei mesi dopo aver annunciato il “pensionamento” del CEO Paul Otellini, la società non ha ancora trovato un sostituto in grado di portare la nave in acque più competitive. Apple potrebbe mettere sul piatto Pat Gelsinger, un veterano di Intel che ha lavorato per VMware. Tutto ciò porterebbe Apple a diventare una società molto diversa, sicuramente più presente e responsabile sul mercato. Si allineerebbe a competitor del calibro di IBM, Microsoft e HP, destinata a guardare più a Wall Street che ai propri utenti.

Leggi anche:  Palworld: i motivi del successo del controverso videogioco dei record