Assisteremo alle stesse crisi isteriche del mese scorso quando gli sviluppatori avevano confermato il canone annuale dopo il primo gratis? Meno di un caffè: 0,89 cents
Il successo planetario di WhatsApp si basa (quasi) esclusivamente sul fatto che permette di fare a meno degli SMS e relativi costi. Tra le migliori invenzioni della storia, gli SMS sono riusciti a far cadere un capo di governo nelle Filippine nel lontano 2001 e hanno accorciato le distanze tra persone di tutto il mondo. Sarà per questo che l’adozione di WhatsApp ci ha messo un po’ a sotterrare definitivamente i Short Message Service, ma sembra oramai cosa fatta. L’app su iOS era l’unica a non prevedere un canone di abbonamento per un motivo fondamentale: se hai successo su iPhone è probabile che gli utenti ti utilizzino anche sulle altre piattaforme, meno probabile il contrario. Così dopo un periodo di fruizione gratuita anche i possessori di iPhone dovranno pagare per continuare a utilizzarla.
L’annuncio
Jan Koum il CEO di WhatsApp ha confermato che l’azienda ha in programma nel 2013 di allineare l’app per iOS a quella per Android, BlackBerry e Windows Phone. Il nuovo modello di abbonamento si applicherebbe ai nuovi utenti e probabilmente seguirà le stesse logiche delle altre piattaforme: 0,89 centesimi dopo il primo anno gratuito: “E’ sulla tabella di marcia – ha detto Koum – ma siamo rilassati, non abbiamo fretta”. In realtà ci sono già alcuni segnali sul fatto che WhatsApp sta procedendo all’aggiornamento. In una sezione del sito dedicata alle traduzioni, un utente ricorda come ci sia già in giro una traduzione che recita “acquista ora” per rinnovare l’abbonamento su iPhone.
Sviluppi futuri
Nell’intervista, rilasciata da Koum a due blog olandesi, si legge che WhatsApp non sta arrivando in versione desktop principalmente perché il computer “è un’esperienza secondaria rispetto a quello che gli utenti fanno quando sono sul cellulare”. Una novità per il futuro potrebbe essere lo streaming video, per concorrere direttamente sul campo con Skype, anche se il CEO ha affermato che non ci sarà nulla del genere nel 2013.