Obama agli americani: “Non sapete tutto su PRISM”

Il Presidente rilascia un’intervista alla PBS che è già su internet. La NSA continuerà a spiare gli americani

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In una delle sue (poche) uscite pubbliche sul caso PRISM, il Presidente Barack Obama ha affermato come gli americani non conoscano a fondo “la storia completa” del programma PRISM. Come evidenzia The Next Web, il dibattitto sul monitoraggio degli utenti è diventato molto fitto tra i fautori di un’estrema sicurezza e di chi si appella alla libertà di navigazione senza essere monitorato. “Dire che i cittadini possano convivere con un compromesso non vuol dire che abbandoneranno la loro libertà – ha detto Obama in un’intervista a Charlie Rose della PBS – non credo che qualcuno possa affermare di non essere più libero perchè ci sono stazioni di controllo negli aeroporti“.

L’intervista diffusa su Buzzfeed

Alcune parti del colloquio sono uscite fuori a causa del rilascio di una trascrizione parziale su Buzzfeed qualche ora fa. Uno spunto notevole nell’intervista è che Obama ha osservato come i cittadini degli Stati Uniti devono “prendere decisioni su quante informazioni e attività personali sono disposti a tollerare all’interno della società“. Il Presidente ha sottolineato che il governo ha messo in atto un sistema di controlli che si basa su diversi equilibri e che NSA non può ascoltare le telefonate e le email dei cittadini degli Stati Uniti, per legge e per regola, a meno che un organismo come l’FBI ottenga un mandato da un tribunale. Non vi è stata “alcuna prova” che il programma abbia abusato del suo poter, almeno fino ad ora.

La risposta dei soggetti coinvolti

Dopo la notizia di PRISM le principali aziende tecnologiche interpellate hanno negato il coinvolgimento con il programma spia. Yahoo ha rivelato di aver ricevuto tra le 12.000 e le 13.000 richieste di dati di utenti dalle forze dell’ordine statunitensi tra dicembre 2012 e maggio 2013, mentre Apple ha rivelato ieri che l’azienda ha ricevuto tra le 4.000 e le 5.000 richieste nello stesso periodo di tempo. Microsoft ha rivelato Venerdì che il numero di richieste di accesso ai dati e informazioni personali dei suoi clienti si aggira tra le 6.000 e le 7.000 implicando tra i 31,000 e i 32,000 account negli ultimi sei mesi. Anche Facebook ha rivelato le richieste di accesso della FISA , sostenendo che il numero di profili “interessanti” per il governo è di circa 19.000. 

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