Il tuo prossimo portafoglio sarà un iPhone

Una nuova piattaforma musicale e una killer application per i pagamenti mobili. Ma la forza sarà sapersi adattare al mercato

Se tutto va secondo i piani, Apple dovrebbe tenere un evento al WWDC entro la metà dell’anno. In quell’occasione è probabile la presentazione di iOS 7 e un eventuale aggiornamento della linea MacBook, difficilmente un nuovo iPhone. Tuttavia gli utenti mobili possono già sfregarsi le mani visto che, secondo gli analisti, in casa Apple c’è sentore di novità. Secondo Katy Huberty della Morgan Stanley, l’azienda di Cupertino potrebbe annunciare un nuovo servizio web e una “killer application” nel segmento dei pagamenti “on the go”.

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iRadio

Il servizio web non sarebbe altro che iRadio, la risposta di Apple al crescente successo di servizi come Spotify, Pandora e Google Play che offrono (con versioni base e a pagamento) la fruizione di musica conservata sul dispositivo e nella propria libreria sulla nuvola. Un progetto che cerca di tirare i remi in barca dopo il mezzo flop di iTunes Match che permette agli utenti di ascoltare la musica caricata sulla nuvola di iTunes in streaming, senza tenerla fisicamente sul device. Vuoi per la quantità di banda richiesta (circa 1 MB per 1 minuto di canzone) vuoi per la poca novità, iTunes Match non è mai decollato perdendo il passo con i diretti concorrenti.

iPay

Per quanto riguarda la killer application, secondo la Huberty si dovrebbe trattare di una piattaforma correlata ai pagamenti in mobilità, un’integrazione ed estensione di quello che è già Passbook. In quest’ultimo è già possibile inserire voucher, buoni e biglietti aerei anche se le aziende che supportano il servizio sono ancora poche e il mercato pare si stia definitivamente muovendo verso l’adozione della tecnologia NFC. Apple non ha mai nascosto l’assenza di interesse verso la Near Field Communication (così come a suo tempo verso Java o l’allineamento agli standard europei per i connettori sui dispositivi mobili microUSB). La grandezza di un’azienda sta anche nel saper cogliere le tendenze del mercato quando non si è (più) in grado di dettarle personalmente. In questo Samsung è da anni sulla via maestra.

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