I Google Glass saranno il tuo prossimo telecomando

Grazie a Bluetooth e codici QR, con gli occhialini di Google potremo dialogare con televisori, frigoriferi e tutta la tecnologia presente in casa

Controllare la televisione con un paio di occhiali? Sembrerà pura follia (e forse lo è) ma Google ci sta pensando seriamente. Lungi dal dover maneggiare un paio di lenti hi-tech come fareste con il fido compagno di pomeriggi e week-end, l’interazione sarebbe tutta “online” senza bisogno di utilizzare le mani. Come sapete, i Google Glass permetteranno ai fortunati possessori di interagire con il mondo circostante grazie alla realtà aumentata e al web accessibile attraverso una piccola videocamera posizionata su uno degli occhi sui quali poggiano i Glass. Lo stesso sistema potrebbe quindi essere utilizzato per accedere ai contenuti televisivi attraverso un’interazione tra i due dispositivi senza fili.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Il brevetto

La notizia è balzata agli onori della cronaca grazie a un recente brevetto depositato da Google allo US Trademark Office attraverso la richiesta di brevettare un “computer indossabile con controlli e istruzioni a sovrapposizioni”. Direttamente dal futuro, la nuova tecnologia di Google (assieme ad altre più discusse), implementata nei Glass, permetterebbe quindi di comandare un pannello virtuale dove sono presenti diversi modi di interagire con gli oggetti “connessi” presenti in casa: dalla televisione al termostato, passando per il forno e la macchina del caffè. Il brevetto descrive come i Google Glass utilizzeranno sensori Bluetooth o codici QR piazzati per la casa per proiettare schermi attraverso la realtà aumentata come fossero interfacce a disposizione dell’utente. Il tutto servirebbe non per soppiantare le attuali metodologie di impostazione (telecomando classico, interruttori on/off, regolatori di temperatura) ma per aumentare il grado di interazione con essi. Si pensi alla necessità di individuare un guasto nel frigorifero oppure nel microonde, piuttosto che regolare la temperatura di casa semplicemente leggendo, da tutt’altra parte, il codice QR assegnato a quel dispositivo.

Leggi anche:  Acqua, inclusione, mobilità e salute per un futuro sostenibile