HP VirtualSystem riduce dell’86% i costi di manodopera IT

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La virtualizzazione offre all’IT tutta l’agilità necessaria per stare al passo con la velocità e la scalabilità di un business in rapida evoluzione. Le complicazioni che ne derivano creano tuttavia numerose problematiche di gestione delle risorse IT

La virtualizzazione ha aiutato le aziende a ridurre il numero di server fisici nei propri data center e a diminuire sia il consumo di energia che i costi operativi. Infatti oggi ci sono molte più macchine virtuali (VMs) che macchine fisiche e IDC prevede che il 69% di tutti i workload sarà virtualizzato entro il 2013. Il trend è evidente, tanto che Gartner ha stimato che la virtualizzazione sarà uno dei fattori trainanti del mercato per il 2012.

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Nonostante la virtualizzazione venga adottata più saggiamente la sua complessità si è comunque accresciuta. Questo processo ha messo gli IT manager di fronte a sfide che sembra non siano ancora pronti ad affrontare. Oggi le aziende che producono network falliscono nel creare semplicità, performance, e capacità necessarie ai nuovi super virtualizzati per il traffico server – to –server.

Invece di focalizzarsi sulla virtualizzazione della propria infrastruttura server spesso le aziende non si dotano di architetture server più moderne, ideate appositamente per questo processo. Gli utenti stanno affrontando, tra gli altri problemi, significative difficoltà di storage, performance, provisioning e aspetti di gestione, che, uniti fra loro, alzano considerevolmente i costi e i rischi legati all’assunzione di server virtuali.

Fortunatamente, le infrastrutture convergenti risolveranno nel lungo termine la complessità legata alla virtualizzazione, integrando server, storage, networking, sicurezza, cooling e strutture, unificando in un sistema le risorse, che saranno quindi disponibili a più livelli.

Dalla nuova ricerca prodotta da IDC, “Misurare il valore di business delle infratrutture convergenti nei Data Center”, è emerso che la complessità può essere ridotta, generando di conseguenza valore per il business, integrando i software di management e dotandosi di una piattaforma di hypervisor, di un network manageriale aziendale, e applicazioni software per l’automazione IT. Una completa infrastruttura IT convergente elimina i “mal di testa” da integrazione e ottimizza le performance e la scalabilità dei data center virtualizzati.

La convergenza porta tre innegabili benefici:

• riduce la complessità di intergrazione fra harware e software di virtualizzazione e crea una soluzione finita per i data center

• Semplifica il ciclo di vita di gestione e sicurezza

• Protegge ed espande gli investimenti in virtualizzazione indirizzandoli verso un ambiente cloud ibrido quando il business sarà pronto

Nello specifico, un ambiente virtualizzato riduce dell’86% i costi IT, accelera del 40% l’implementazione di nuove applicazioni e riduce i downtime annuali del 84%.

IDC ha quindi raccolto le priorità IT in 5 livelli di maturità delle infrastrutture convergenti:

Tradizionali e compartizzate (level 1)—l’azienda ha iniziato da poco la convergenza

Standardizzata e ottimizzata (levels 2 and 3)— molte delle attività principali sono state implementate ma l’azienda ha appena iniziato a ottenere benefici, come diminuzione dei costi dell’infrastruttura e incremento della produttività IT

Automizzato e rifornito adattivamente (levels 4 and 5)— L’azienda ha ottimizzato la propria infrastruttura IT non appena ha ottenuto la tecnologia necessaria. E’ ora tecnicamente pronta ad offire servizi di private cloud

Il VirtualSystem HP è classificato al livello 3 come descritto dal report IDC: “Il VirtualSystem HP è costruito con architetture certificate ottimizzate per: Citrix, HP-UX, Microsoft e VMware best practices, ed è modellato per supportare workload multipli per imprese medio-grandi fino a quelle di classe enterprise e service providers. Il sistema può essere espanso con componenti modulari per aggiungere performance e capacità, ed è costituito da una architettura modulare che permette l’aggiornamento ad un ambiente di cloud ibrido con HP CloudSystem”.

HP VirtualSystem semplifica e amplia la Converged Infrastructure offrendo soluzioni ottimizzate pronte all’uso per la virtualizzazione lato server e lato desktop. La soluzione offre un ambiente virtualizzato completo ad alte prestazioni con risorse server, di storage, di rete, di gestione e hypervisor già preottimizzate. HP Converged Systems riduce il tempo e le risorse necessari per planning e approvvigionamento, al fine di incrementere la produzione di app di valore. HP 3PAR Utility Storage platform permette di ridurre i costi inziali di capacità per più del 50% con un aumento dell’efficienza nella gestione dello storage di 10 volte superiore. Ciò permette Provisioning semplificato, gestione, economia di scala, ae consolidamento di workload multipli senza perderne in sicurezza e performance.

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