I primi dieci anni della società di paghe e amministrazione del personale in outsourcing, che ha saputo conquistare un posto di rilievo sul mercato puntando sull’ascolto dei clienti e dei collaboratori.
di Luca Veronese
“La sensibilità paga”. La tag-line di Zeta Service (www.zetaservice.com) non lascia dubbi sulla value proposition della società italiana specializzata in paghe e amministrazione del personale in outsourcing, che proprio nel 2013 compie dieci anni. «è fondamentale essere un’azienda attenta al benessere delle proprie persone e dei clienti, e che punta sempre all’innovazione e al miglioramento dei servizi» – sintetizza Silvia Bolzoni, amministratore unico di Zeta Service, che incontriamo nella sede di Milano, insieme a Patrizia Miccolis, direttore del servizio clienti, per fare il punto su questi primi dieci anni di attività. Un decennio di successi, se si considera che la società gestisce più di 100mila buste paga ogni mese, ha quasi 400 clienti, un fatturato superiore ai 12 milioni di euro e occupa oltre 160 persone, di cui l’80% sono donne, distribuite nella sede di Milano e in altri uffici in Italia. «Anche se il 2013 vede purtroppo il perdurare dello sfavorevole quadro economico, noi siamo ancora in crescita – prosegue Silvia Bolzoni – con numerose trattative in corso per acquisire nuovi clienti. Questo accade non solo perché nei momenti di crisi le aziende sono più attente ai costi, e quindi cercano di terziarizzare gli aspetti non-core, ma anche perché siamo ormai riconosciuti come un’azienda affidabile, realmente attenta ai propri clienti e che offre un servizio di qualità».
Tre fattori chiave
La conferma arriva anche dall’ultima indagine di soddisfazione clienti: 98% di clienti soddisfatti, 9/10 il voto medio dato alle persone di Zeta Service per competenza, cortesia, disponibilità e reperibilità, per citare qualche dato. Patrizia Miccolis, individua i fattori di successo in tre filoni principali: «La condivisione dei valori aziendali, le competenze e la flessibilità». Ma attenzione: «I valori aziendali devono essere condivisi attraverso l’ascolto reciproco sia all’interno, per mettere le nostre risorse in grado di operare sempre al meglio, sia all’esterno, per comprendere le esigenze specifiche di ogni cliente. Questo approccio è ciò che ci ha permesso maggiormente di differenziarci sul mercato e di trasmettere alle aziende una reale vicinanza». Anche il secondo fattore chiave, legato alle competenze, va inteso in senso ampio e comprende da un lato le competenze tecniche e normative e dall’altro le competenze relazionali sulle quali vengono formate tutte le risorse attraverso dei corsi specifici. «La flessibilità è il terzo aspetto fondamentale, in quanto tutti i nostri servizi hanno linee guida comuni, ma poi vengono declinati sui bisogni specifici dei diversi clienti» – sottolinea Patrizia Miccolis.
«Circa l’80% dei nuovi clienti di quest’anno – stima Silvia Bolzoni – era precedentemente seguito dai nostri concorrenti. Questo risultato premia la nostra specializzazione, ma soprattutto il modo in cui ci relazioniamo con le aziende. Infatti, noi ci teniamo a mantenere una coerenza di prezzo sul mercato. Il prezzo non è il fattore determinante. Quando un’azienda è alla ricerca di un vero e proprio “partner” col quale confrontarsi quotidianamente su aspetti importantissimi come la gestione delle risorse umane, diventa naturale che si rivolga a noi». Con queste premesse viene naturale chiedere quali siano le prospettive per l’intero 2013. Silvia Bolzoni non ha dubbi: «Anche questo sarà per noi un buon anno. Non ce la sentiamo – però – di gioire in modo particolare, in quanto purtroppo vediamo alcuni dei nostri clienti in difficoltà a causa della congiuntura economica. Gestendo le paghe, abbiamo il polso dell’attuale situazione economica vissuta da molte imprese – e proprio per la nostra storia di azienda sempre attenta all’aspetto umano di tutto ciò che facciamo – sappiamo bene che dietro ogni cedolino, c’è una persona con i suoi progetti e la sua storia. Per noi elaborare 200 buste paga in meno per conto di un’azienda, significa prima di tutto che ci sono 200 persone in meno che lavorano».
Chiacchierando con Silvia Bolzoni e Patrizia Miccolis emerge chiaramente come faccia parte del dna di Zeta Service non solo una forte sensibilità, ma anche la propensione al pensiero positivo, inteso come la volontà di privilegiare sempre il lato migliore delle cose. Questo atteggiamento nel tempo ha portato l’azienda, che ricordiamo essere al 100% italiana, a diventare un esempio virtuoso di come nel business ci sia spazio anche per un po’ di sensibilità e positività.