Dopo aver raccontato come i social network hanno cambiato il mondo delle media relations tradizionali e aver portato l’ufficio stampa su Internet, Daniele Chieffi fa il punto sul mestiere di giornalista e comunicatore al tempo del web insieme a Claudia Dani e Marco Renzi. “Working on Web” è il punto di arrivo di una riflessione sulle caratteristiche, le competenze, le mansioni che le nuove professioni digitali sono chiamate a svolgere. Una riflessione che mette a frutto i percorsi professionali degli autori e abbraccia anche l’esperienza diretta di ventuno professionisti. Daniele Chieffi è responsabile dell’ufficio stampa web di Eni. Dal 2008 al 2013 ha gestito i rapporti con i media online nell’ambito della struttura di media relations del Gruppo UniCredit e insegna i segreti della comunicazione digitale in università (Università Cattolica di Milano, Sapienza) e scuole di formazione manageriale (Cuoa, Business School del Sole 24Ore). Secondo Chieffi, solo di recente le grandi aziende hanno cominciato a confrontarsi con i nuovi media sociali e più in generale con il mondo del web. Per fare il “mestiere” on web, c’è bisogno di coraggio come per stare on the road, ma anche mettere insieme competenze diverse. Il giornalista-barra-comunicatore è multitasking e multimediale, specialista e generalista, politecnico e scrittore. Il web non è solo un luogo, ma soprattutto un mezzo. «Non si tratta più soltanto di scrivere una notizia o di affiancarla a un’immagine» – spiega Daniele Chieffi nel libro. L’uso dell’ipertesto, l’utilizzo dei dati e la multimedialità obbligano il professionista dell’informazione a ripensare il processo di produzione e diffusione della notizia. «Il web è un ecosistema sociale basato sullo scambio e la circolazione delle informazioni. I ruoli si ibridano, si sovrappongono. Ma esiste un solo professionista della comunicazione digitale, che possieda la conoscenza approfondita di strumenti e modalità professionali per lavorare nell’ecosistema sociale che è il web. Differiscono gli obiettivi e gli impianti deontologici ed etici che vanno poi rispettati. Un giornalista dovrà “fare il giornalista”, il comunicatore il suo mestiere, ma utilizzeranno gli stessi “attrezzi del mestiere”.