Una giovane startup italiana esplora le applicazioni industriali della realtà aumentata. Nei suoi nuovi locali nella periferia nord-ovest di Milano, JoinPad ha sviluppato un assistente video-digitale per la manutenzione di impianti radiotelevisivi. Presentandolo a Las Vegas al Nab Show, tempio americano del broadcast
Nell’ormai classico scorcio archeo-industriale di una Milano che non rinuncia ai suoi capannoni periferici, ma li riadatta (svuotandoli di torni, telai e macchinari vari) alle esigenze della creatività high-tech, i ragazzi di JoinPad (www.joipad.net) non usano il software per fuggire da una realtà ancora troppo nemica dell’innovazione. Il loro obiettivo consiste anzi nell’estendere questa realtà, nell’aumentarla. Costituita lo scorso dicembre con l’aiuto – e già questa è una eccezione – di un fondo di investimento americano, JoinPad si propone come prima Augmented Reality Farm in Italia. Un gruppo di tredici persone tra manager, programmatori e comunicatori impegnati nello sviluppo di sofisticati algoritmi di riconoscimento visuale. Cercando nuove applicazioni, anche industriali, di una tecnologia – figlia della realtà virtuale – che invece di costruire mondi artificiali punta piuttosto a mescolare la realtà che ci circonda con le informazioni numeriche, grafiche, animate generate dal computer.
programmatore dall’età di 11 – Il team guidato dai tre fondatori di JoinPad, il Ceo Mauro Rubin, il Cto Andrea Gonteri e il responsabile delle comunicazioni Alessandro Vannicelli, segue fedelmente i dettami della giovane imprenditoria californiana. «Qui tutti partecipano alle decisioni», dice il 31enne Rubin, programmatore dall’età di 11, un’esperienza nell’esercito professionale e poi nella consulenza in aziende tecnologiche come Accenture. «Anche chi scrive codice può dare suggerimenti di marketing». La peculiarità di questa startup risiede anche nel curriculum personale di Rubin e di Gonteri, anche lui maturato come professionista del software nella consulenza per conto di Accenture e di PricewaterhouseCoopers. Entrambi vivono il software come una passione esclusiva, autoformativa, un mestiere “hands on” che si consolida sul campo, al di fuori della canonica formazione universitaria. Data Manager ha incontrato Rubin e i suoi soci poche ore prima della loro partenza per Santa Clara, sede di “Are2011”, il maggior evento internazionale sulla realtà aumentata. A parte forse un’età leggermente più matura rispetto ai nerd californiani che diventano imprenditori ancor prima di iniziare a radersi, nella sede che ospita JoinPad nel quartiere di Milano Certosa si respira la stessa atmosfera della Silicon Valley. L’obiettivo, conferma Rubin, è proprio quello di operare in un contesto globale, dove l’inventiva e la voglia di rischiare non vengono considerate con sospetto. «Qui non puoi permetterti di dire che sei il primo a fare qualcosa. Si tende a pensare che se non l’ha fatta nessuno, non può funzionare».
REALTà AUMENTATA PER LA MANUTENZIONE – Forse anche per questo il debutto ufficiale di JoinPad, a parte una prima importante collaborazione, lo scorso anno, con gli “Mtv Days” organizzati dalla celebre emittente musicale, è un salone superspecializzato come il Nab Show di Las Vegas, dove nell’aprile scorso la società di Rubin ha presentato Augmented Xp. Il National Association of Broadcasters Show è la principale vetrina tecnologica e di servizio dell’industria broadcast americana, un circolo esclusivo e chiuso. In quel contesto, l’applicazione di realtà aumentata destinata ai tecnici che effettuano la manutenzione degli impianti di trasmissione, ha riscosso un notevole successo. «Tutto nasce – spiega Gonteri – da un concept presentato dalla Bmw nel 2007, un sistema che impartiva le istruzioni di smontaggio di un motore sovrapponendo sul campo visivo del meccanico una serie di simboli e istruzioni animate». Quello che per la potente Bmw resta solo un concept molto avanzato, viene concretizzato dalla piccola JoinPad in collaborazione con ScreenService (una azienda bresciana che fornisce sistemi di trasmissione radiotelevisiva digitale in tutto il mondo) e con la friulana EuroTech, altro fiore all’occhiello dell’imprenditoria high-tech italiana, grande pioniere dei wearable computer.
Augmented Xp si basa sui nuovi algoritmi di riconoscimento che JoinPad ha sviluppato per consentire di analizzare le riprese dei componenti ScreenService, individuando i punti dove il tecnico deve intervenire per smontare, sostituire, e rimontare moduli, schede e connessioni. Un vero assistente digitale che può trovare applicazione in mille altre situazioni. «Una conferma – sottolinea Gonteri – che la realtà aumentata può andare oltre gli effetti sensazionalisti visti finora nei videogame o nella videocomunicazione pubblicitaria». Due aspetti che JoinPad ha comunque affrontato nei due anni che hanno preceduto la sua costituzione ufficiale. In questa prima fase la tecnologia utilizzata per sovrapporre le informazioni “aumentate”, spiega ancora Gonteri, si basava più tradizionalmente sull’analisi visuale di speciali marker o di codici a barre bidimensionali che inquadrati dalla videocamera lasciavano il posto a filmati e animazioni. «L’idea alla base di Augmented Xp è diversa e si basa sulla capacità di riconoscere gli apparati ScreenService e i gesti dei tecnici riparatori». Per questo riconoscimento è richiesta una potenza di calcolo nettamente superiore. «In realtà – conclude Gonteri -, ci stiamo preparando per quando questa potenza sarà disponibile sugli smartphone e sui tablet. Ci aspettiamo una vera esplosione di applicazioni di augmented reality industriale».
SOLUZIONI PER I-PHONE E I-PAD – JoinPad ha già sviluppato diverse soluzioni per il binomio iPhone e iPad e una di queste ha già visto la luce in occasione del recente Salone del mobile di Milano. Il merito di questi esploratori dell’iper-reale è anche quello di voler fungere da catalizzatore di nuove idee attraverso la promozione di un evento come Italian Augmented Reality, la cui prima edizione si è svolta in una forma più concisa nel 2010, quando il terzetto dei fondatori di JoinPad era ancora ospitato nei locali dell’acceleratore The Hub, nella Chinatown milanese. «Per Iar 2011, in programma il 16 giugno 2011, vogliamo fare di più», racconta Alessandro Vannicelli. Iar occupa da quest’anno l’intero arco della giornata e si articola in tre momenti, Business, People e Geek culture, per dare spazio agli operatori professionali del settore e ai risvolti della tecnologia nell’ambito del social media marketing e per sintetizzare tutto questo in un vero e proprio show finale in cui verranno esemplificate le ricadute della realtà aumentata in aree come lo shopping o i pagamenti mobili.