VMware, la virtualizzazione è totale

Molti annunci e più di ottomila partecipanti all’edizione europea di VMworld 2013, la user conference del colosso della virtualizzazione, svoltasi a metà ottobre a Barcellona. Pat Gelsinger: «Dai mainframe all’IT as a Service, superando il modello a silos»

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Nell’anno in cui festeggia i suoi primi 15 anni di vita, VMware (www.vmware.it) torna nella capitale catalana per l’edizione europea dell’evento dedicato a clienti e partner. E, come lo scorso anno, riserva il keynote d’apertura al CEO, Pat Gelsinger. «Il ritmo dell’innovazione continua ad accelerare e siamo passati dall’era dei mainframe, in cui il mantra era “mantenere il controllo”, a quella del client/server, dove il mantra era “creare i silos”, per sfociare nell’era odierna, con miliardi di utenti e milioni di app all’insegna del mobile e del cloud, in cui il mantra è “IT as a Service”, perché tutto questo non sarebbe possibile senza la virtualizzazione che libera le risorse» – ha dichiarato Gelsinger. Una virtualizzazione che ormai si estende a tutti i livelli: dal data center, che è sempre più di tipo “software defined”, al networking, con le reti SDN rese possibili da VMware NSX, allo storage, fino ad arrivare ai desktop, con l’offerta rafforzata dall’acquisizione di Deskstone, società specializzata nell’offerta di virtualizzazione desktop, anzi di DaaS, Desktop-as-a-Service, che costituisce la nuova frontiera della fornitura via cloud di ambienti di produttività personale. 

I riflessi in Italia

Dato che Deskstone è una società non quotata, i dettagli finanziari dell’acquisizione non sono stati rivelati, ma di sicuro l’importo non è di quelli capaci di far impensierire i bilanci di un colosso come VMware che nel 2012 ha fatturato più di 4,5 miliardi di dollari. In ogni caso, la soluzione di Deskstone «va ad aggiungersi on top sul nostro stack – ha spiegato a Data Manager, Alberto Bullani, regional manager di VMware Italia – per arricchire ulteriormente la nostra offerta con un portale per operare sulle applicazioni Windows». Per il management italiano di VMware, gli annunci di Barcellona rappresentano un po’ l’onda lunga delle novità viste all’edizione USA di VMworld 2013 (tenutasi in agosto a San Francisco) e hanno grande rilevanza anche per il mercato di casa nostra. A cominciare dalla versione 5.5 di vSphere, il cui potenziamento – che ne raddoppia sostanzialmente la scalabilità e ne amplia le capacità di virtualizzazione – significa anche offrire sempre nuovi servizi, anche a livello applicativo e non più solo infrastrutturale. Ma non solo: le novità annunciate spingono sempre più l’acceleratore verso le promettenti frontiere del SDDC, il Software Defined Data Center, e l’SDN, cioè le reti definite via software, proponendo ai clienti lo stesso modello operativo della virtualizzazione dei server anche per il networking e lo storage, rispondendo alle crescenti richieste di flessibilità e scalabilità. Non a caso, con le nuove soluzioni VMware cloud management, l’automazione, il supporto e la visibilità sui costi aumentano, semplificando e automatizzando ulteriormente la gestione dei data center per abilitare l’IT as a Service. Proprio l’automazione dei data center e la trasformazione del mix dei costi IT costituiscono l’obiettivo da raggiungere: «Le aziende – ha spiegato Gelsinger – spendono in media il 70% del loro budget IT in manutenzione, destinando solo il 30% agli investimenti. Il nostro obiettivo è quello di portare tutti a un livello di 50-50, per poi migliorarlo ulteriormente. Non si tratta di una sfida impossibile, visto che i nostri migliori clienti sono già su un livello di 60-40». 

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L’ora dei partner

Particolarmente nutrita anche l’area espositiva della tre giorni di Barcellona, dove non sono stati pochi i partner a presentare novità. È il caso per esempio di Lenovo (www.lenovo.com/it), che ha annunciato i ThinkServer RD 540 e 640, oltre alla soluzione completa VSpex con storage LenovoEMC, «indicata in particolare per i cloud privati delle piccole e medie aziende» – come ha sottolineato Gianluca Degliesposti, executive director Server & Storage di Lenovo.

Dell Software (www.dell.it) ha invece portato tre nuove release per la gestione degli ambienti virtuali della gamma Foglight, ricche di novità tra cui «l’aggiunta del supporto per VMware vCloud Director, per ottimizzare le implementazioni di cloud privato che fanno uso di questo componente» – ha spiegato John Maxwell, vice president product management di Dell.

Anche Hitachi Data Systems (www.hds.com/it) ha colto l’occasione per proporre un’offerta di nuovi servizi di private cloud e ampliare la gamma prodotti, per realizzare un approccio sempre più virtualizzato, aperto e sicuro verso il cloud privato.

Dal canto suo, Veeam (www.veeam.it) – il fornitore di soluzioni di backup, replica e gestione degli ambienti virtualizzati vSphere – ha schierato la sua offerta innovativa, che ha finora conquistato «oltre 40mila clienti in Europa, seguiti da circa 10mila reseller che fanno capo a più di 250 distributori a valore aggiunto» – come ha sottolineato il managing director Daniel Fried.

Infine, NetApp (www.netapp.com/it) ha scelto la platea del VMworld 2013 per presentare un importante successo di mercato: la fornitura, al colosso francese Orange Business Services, dell’infrastruttura storage NetApp Data Ontap come base per l’erogazione dei servizi cloud denominati Flexible Computing, che gestiscono attualmente oltre 35 petabyte di dati.

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