La società israeliana, accanto a soluzioni di application delivery, offre una propria visione di consolidamento, virtualizzazione e sicurezza
L’informatica ha attraversato varie fasi evolutive, che hanno portato dalle prime strutture centralizzate alle successive soluzioni distribuite, per tornare ora a infrastrutture dove la componente centrale è nuovamente egemonica. Basti pensare alla diffusione delle applicazioni Web, al successo dei net computer e alla crescente potenza installata nei data center.
La soluzione offerta da Radware (www.radware.com), basata su una piattaforma di application delivery (www.radware.com/Products/ApplicationDelivery/default.aspx) e arricchita da un layer 4-7, acquisito a suo tempo da Nortel, ha l’obiettivo di assicurare l’allineamento dei key business driver tra le infrastrutture IT delle grandi organizzazioni e le applicazioni critiche, quali per esempio Erp e Crm.
Smart data center e smart business
«Alla base di questa visione – ha spiegato Sharon Trachtman, durante la tappa italiana di un tour che è stata l’occasione per presentare i positivi risultati conseguiti nel 2010 e le iniziative in corso – c’è la nostra capacità di proporre soluzioni per i grandi data center di nuova generazione, in grado di garantire al 100% la disponibilità di infrastrutture e applicazioni, di aumentare le performance fino al 300% e di offrire una sicurezza comportamentale in tempo reale, assicurando nello stesso tempo la protezione degli investimenti già fatti».
Sharon Trachtman conosce bene Radware, dato che è stata la matricola numero sei e ha ricoperto la carica di vice president global marketing fin dalla sua fondazione.
«L’approccio di Radware è unico – ha sottolineato Trachtman – in quanto offre ai clienti un’ampia gamma di funzionalità innovative ed essenziali rendendo più agile il business. Le soluzioni che offriamo comprendono modelli di acquisto on-demand, su piattaforme estremamente avanzate e in grado di adeguarsi alle necessità del cliente».
La suite APSolute di nuova generazione è una piattaforma di application delivery unificata, progettata per garantire applicazioni Web affidabili, veloci e sicure, coniugando l’intelligenza e la capacità di elaborazione necessarie a rendere smart le soluzioni, per rispondere alle esigenze di un business dinamico e di un ambiente IT evoluto.
Virtualizzazione e sicurezza
«Inoltre – ha fatto rilevare Alberto Prandini, regional manager Radware per Italia, Grecia e Cipro, presente all’incontro – grazie alla nostra strategia Virtual Application Delivery Infrastructure (Vadi), disegnata per integrarsi con l’infrastruttura VMware, anche in Italia primari Istituti finanziari, grandi carrier delle telco e importanti aziende industriali possono utilizzare le applicazioni mission critical da tutti i punti di accesso Wan, ottimizzando qualunque attività grazie a un’elevata scalabilità».
Accanto al modello Vadi, che facilita l’adozione di comportamenti tesi al consolidamento e alla virtualizzazione, Radware è molto attiva anche sul fronte della sicurezza, grazie allo sviluppo di tecnologie particolarmente innovative, come quella adottata da APSolute Attack Prevention, e al supporto offerto dal suo Emergency Response Team, specializzato nel dare risposte in tempo reale.
«Tutti i grandi siti – ha concluso Trachtman – possono costituire oggi un target preso di mira. È noto come recentemente alcuni fan di Wikileaks abbiano portato attacchi a istituzioni finanziarie, in forma di cyber ritorsione, quando queste hanno bloccato le donazioni, adeguandosi alle pressioni del governo Usa».
Senza fare nomi per motivi di riservatezza, anche un cliente di Radware è stato colpito da questi attacchi e ha contattato subito l’ERT. Il team ha immediatamente analizzato la tipologia di attacco, ha definito in real time i profili di sicurezza più adeguati e, sfruttando le soluzioni Radware, ha potuto mantenere inalterate la disponibilità e la continuità di servizio del cliente.
