Dedanext, la forza del cambiamento


La società, nata dalla fusione di Dexer e Infolab, crea un nuovo modello ICT per sostenere le sfide di mercato con cui si confrontano le aziende. Come coniugare cultura di processo e know how di infrastruttura tecnologica in un percorso evolutivo Cloud oriented

 

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Per essere competitivi e sostenere le sfide di un mercato soggetto a cambiamenti di ordine strutturale, travolto da una progressiva instabilità economica e da una conseguente tendenza alla conservazione dell’esistente, occorre avere le capacità di comprendere le dinamiche che possono generare nuovo valore per l’impresa, assecondare le specifiche esigenze di settore, ipotizzare investimenti che permettano di introdurre flessibilità e scalabilità architetturali. In definitiva concepire l’ICT non come un centro di erogazione di servizi subalterno alla logica delle line of business aziendali, ma come elemento di cambiamento allineato alla visione strategica del top management. Di fronte a questo scenario occorre essere pronti a cogliere le nuove opportunità che nascono da una criticità del rapporto domanda/offerta che non può più essere interpretato attraverso modalità che appartengono a vecchie logiche del passato.

Nei confronti dei clienti risulta sempre più indispensabile coniugare cultura di processo, progettualità e tecnologia innovativa. La posta in gioco è alta: riuscire a far convergere skill e know how sufficienti a gestire la nuova sfida al cambiamento comporta, infatti, un ripensamento complessivo del proprio modo di essere sul mercato, avere una dimensione che consenta di rispondere alle pressioni esercitate sulle organizzazioni IT. Queste ultime esprimono l’esigenza di disporre di interlocutori in grado di fornire una capacità di implementazione e gestione semplificata delle risorse, azzerando, o quanto meno attenuando, l’intrinseca complessità tecnologica. Quanto sinora affermato è in linea con la strategia di Dedanext (www.dedanext.it), società nata dalla fusione di due importanti realtà dell’Emilia-Romagna, Dexer e Infolab, integrate oggi nel network ICT di Dedagroup, realtà industriale con un fatturato di 110 milioni di euro e circa 900 tra dipendenti e collaboratori. L’operazione ha permesso di ampliare e consolidare la dimensione societaria dei singoli player in un network che consente di condividere sforzi finanziari, best practice e visione strategica. Paolo Angelini, amministratore delegato di Dedanext, afferma che l’integrazione tra Dexer e Infolab consente di aggregare energie e forze rispondendo a un problema di qualificazione dell’offerta e alla necessità di mantenersi aggiornati, innovativi e propositivi.

 

Il percorso evolutivo al Cloud

Nella visione prospettica espressa da Maurizio Lenzi, vice presidente delegato di Dedanext, il Cloud riveste una importanza strategica. «Su questo paradigma di servizio – sostiene Lenzi – gli interlocutori più seri, vale a dire quelli che non ragionano soltanto su problemi dettati dalla contingenza ed emergenza, ma che cercano di stabilire percorsi evolutivi di medio e lungo periodo, le aziende sono ricettive, comprendono la sostanza contenuta nel messaggio poiché implica concetti di flessibilità economica e operativa, nonché riduzione dei costi e sostenibilità di aggiornamento tecnologico. Il punto di forza è riuscire a metter insieme un menu il più possibile completo che permetta al cliente di ritagliare un servizio adatto alle proprie specifiche esigenze».

Il know how e l’esperienza di virtualizzazione acquisita nel corso degli anni da Infolab attraverso la partnership con VMware e le successive e conseguenti relazioni sviluppate con EMC nell’ambito dello storage, permettono oggi a Dedanext di affiancare i clienti nella definizione di ambienti fortemente Cloud oriented. «Tutti parlano di Cloud pensando che sia un argomento astratto. Per noi – afferma Lenzi – Cloud significa acciaio, ferro, cemento, vuol dire data center e connettività. Siamo in grado di proporre soluzioni di disaster recovery in ottica di business continuity con un approccio da system integrator valutando le reali necessità dei singoli clienti. Sono dell’idea – continua Lenzi – che il Cloud avrà un effetto a valanga. Non siamo più agli inizi degli anni duemila. Allora si pensava che tutti avrebbero messo le proprie infrastrutture nei data center. Così non è stato. Non vi erano le condizioni che potessero garantire la sostenibilità di quel modello, sia in termini di connettività, sia di architettura. La virtualizzazione si è infine affermata e ha trasformato radicalmente la formulazione tecnologica del data center. Da allora si sono fatti passi da gigante e l’evoluzione è costante. Stiamo iniziando a parlare di Cloud verticali, vale a dire blocchi di tecnologia virtualizzata pienamente rispondenti ai requisiti del nuovo paradigma di servizi IT».

Leggi anche:  Netskope supera i 500 milioni di dollari di entrate annuali ricorrenti (ARR)

Virtualizzazione, storage, unified computing, connettività, sono oggi gli elementi qualificanti che la capogruppo Dedagroup utilizza per predisporre un’infrastruttura Cloud secondo una logica industriale che tende a razionalizzare e ottimizzare la creazione di un ambiente ad alta efficienza. E l’evoluzione, commenta Lenzi, si preannuncia ricca di nuove opportunità. «Data center over the Cloud vengono oggi predisposti attraverso un percorso a blocchi di tecnologia virtualizzati, prefabbricati e pienamente integrati. I Vblock Infrastructure Package sono configurazioni completamente integrate, testate, validate dall’alleanza Cisco, EMC e VMware, e pronte per essere installate. In questo modo EMC e VMware, partner strategici di Dedanext, hanno iniziato a confrontarsi sulla visione di una infrastruttura IT per il Cloud computing, dando vita, con Cisco, alla coalizione chiamata Virtual Computing Environment. L’obiettivo è abilitare a un percorso verso l’adozione del Cloud computing che possa conferire all’utente significativi vantaggi in termini di riduzione di spese, sia in un’ottica Opex, sia Capex, vale a dire riduzioni di investimenti in spesa capitale e operativa».

 

Cogliere nuove opportunità di mercato

«Dedanext – dice Angelini – si trova nella miglior condizione di coniugare le esperienze precedenti di Dexer, sviluppate nell’ambito di soluzioni applicative Erp, con gli skill di infrastruttura tecnologica multibrand di Infolab. Ma questo è soltanto un punto di partenza. L’idea dell’integrazione delle due compagini societarie è nata per traslare le sinergie di Dexer e Infolab nella dimensione di architetture virtualizzate che possano poi evolvere nel nuovo paradigma Cloud declinato nella forma più appropriata rispetto ai contesti aziendali di riferimento. L’unione delle due forze porta di fatto Dedanext a poter offrire alle aziende un approccio open alle complessità di sviluppo delle applicazioni aziendali, così come all’opportunità di aprirsi progressivamente a una formulazione e implementazione degli stack tecnologici coerentemente con i requisiti di un moderno data center. Dalle applicazioni Erp di Dexer, al mondo SAP, grazie alle relazioni con partner di prestigio come Derga. Il tutto calato in un ambiente infrastrutturale il cui denominatore comune è la virtualizzazione».

 

Numeri e relazioni industriali

La creazione di Dedanext, avvenuta nel 2009, ha riscosso già i primi successi. Nel corso del 2010 il fatturato ha raggiunto i 13,5 milioni di euro, di gran lunga superiore alla somma dei singoli fatturati di Dexer e Infolab raggiunti nel 2009, rispettivamente di 4,2 e 5,7 milioni. Anche i risultati operativi in termini di margine operativo sono incoraggianti con un Ebitda di 700mila euro. Le prime attività congiunte, volte a rafforzare il valore di Dedanext, hanno fatto leva su politiche di cross selling indirizzate ai rispettivi clienti Dexer e Infolab, ma hanno anche permesso di acquisire nuovi clienti, come l’importante Rizzoli Ortopedia di Bologna. «Si è esteso il raggio d’azione applicativo – dice Angelini -. Accanto alle applicazioni core Erp, si è messa a punto una business unit dedicata alla gestione del ciclo di prodotto, il cui partner di riferimento è PTC con la sua piattaforma Windchill. Ci stiamo muovendo con buoni risultati anche su questo fronte – osserva Angelini -. Importante è assumere nei confronti del cliente responsabilità globali con soluzioni integrate. È questo lo spirito che muove il nostro modello di business». Obiettivo che si cerca di perseguire individuando sul territorio quelle realtà che possano aggiungere nuove competenze a quelle già esistenti. «Insieme ad altre 24 aziende si è costruita una rete d’impresa il cui scopo è sviluppare la collaborazione tra gli operatori ICT, che nella nostra regione – afferma Angelini – così come in altre aree, sono tanti ma frammentati, con una scarsa propensione alla condivisione di esperienze. Un’iniziativa che ha già prodotto buoni frutti. Con alcune aziende lavoriamo insieme su alcuni progetti. Ciascuno apporta il proprio specifico know how con il risultato di avere una più ampia capacità nel risolvere le più diverse problematiche e poter condurre progetti innovativi per la media e grande impresa, vero target di Dedanext. Sulla parte Cloud condividiamo le esperienze già realizzate dalla capogruppo, ma il nostro approccio è comunque indirizzato a implementare soluzioni che siano allineate a un percorso evolutivo di tipo Cloud». In definitiva, spiega Angelini, l’evoluzione del concetto di virtualizzazione, metabolizzato da gran parte delle aziende, apre le porte al Cloud computing e soluzioni applicative che si appoggiano a una infrastruttura virtualizzata sono la premessa per una migrazione al nuovo paradigma.

Leggi anche:  Amazon raddoppia l’investimento su Anthropic con 4 miliardi di dollari

 

VMware e EMC

Un ingrediente trasversale alla proposta complessiva di Dedanext è la componente di storage di EMC, una partnership che permette di arricchire le proposizioni di offerta e progettuali sia in termini di memorizzazione che di gestione del dato nella sua più ampia accezione. «La naturale sinergia tra VMware ed EMC – dice Giorgio Pianesani, direttore commerciale – permette di mettere a punto infrastrutture di sistema e storage virtualizzato e realizzare configurazioni architetturali che riescono a ottimizzare al meglio le risorse in utilizzo presso i clienti». Il rapporto con EMC, portato in dote da Infolab consente a Dedanext di avere una più ampia progettualità presso quei clienti che utilizzano applicazioni Erp, in particolare per quanto riguarda la gestione, la sicurezza e l’archiviazione dei dati. La dimensione di storage e di virtualizzazione consente di essere un interlocutore globale. «In un mondo sempre più complesso – afferma Pianesani – vuol dire poter semplificare le soluzioni prospettando la possibilità di accedere alla tecnologia a costi sempre più bassi e con più elevati livelli di servizio. Nelle imprese private, nella Pubblica Amministrazione, in particolare nella Sanità, esiste una forte esigenza di gestione del dato così come una sempre più accentuata propensione a realizzare sistemi di gestione documentale e delle informazioni e la sinergia che può essere innescata da una stretta integrazione tra componente di storage EMC e la componente di virtualizzazione di VMware può condurre a una ottimizzazione complessiva dei sistemi e della stessa logica di gestione. Possono esservi esigenze di trattamento di grandi volumi di dati così come la necessità di operare su dati strutturati e non strutturati – prosegue Pianesani -, una serie di condizioni che devono poter essere gestite soddisfacendo i requisiti di facile accesso alle informazioni approntando una infrastruttura dedicata che risponda a criteri di flessibilità e scalabilità. Per operare in questo modo gli ingredienti essenziali sono cultura di processo e progettualità infrastrutturale».

Leggi anche:  Sesa acquisisce la tedesca Smart Engineering

 

Tecnologia multibrand

Dedanext, come già anticipato, lavora in un’ottica multibrand. Nello specifico – spiega Enrico Tasquier, direttore soluzioni tecnologiche e infrastrutturali – ciò significa operare su più fronti: da una parte il mondo IBM Power e dall’altra il mondo open, ovvero tecnologie Windows e Linux, il tutto calato in infrastrutture virtualizzate i cui ingredienti di fondo risiedono nello stack VMware e nella dimensione storage di EMC. Soluzioni, queste ultime, di grande efficienza per ciò che riguarda la realizzazione di sistemi di backup, tendenzialmente basati su tecnologia Avamar e Data Domain e sicurezza Rsa. L’offerta in ambito infrastrutturale si muove su due direttrici: da un lato il Cloud privato, soluzioni on premises mirate a massimizzare concetti quali capacità di gestione, elasticità, flessibilità e crescita dell’infrastruttura; dall’altra il Cloud pubblico attraverso i data center di Dedagroup». Dedanext offre un percorso al Cloud in rapporto allo scenario di riferimento del cliente, dice Tasquier, un percorso di avvicinamento che prevede virtualizzazione delle risorse sia sulla componente server, sia sulla componente desktop, ancora poco sfruttata ma che permette di ottenere ottimi risultati di consolidamento dei posti di lavoro nella stessa misura in cui la virtualizzazione permette di procedere al consolidamento della componente server. «Nei confronti dei clienti – conclude Tasquier – Dedanext garantisce anche programmi di formazione nell’ambito dei brand di riferimento dando la possibilità di creare al proprio interno il know how necessario per gestire efficacemente le tecnologie che di volta in volta vengono introdotte in azienda».

 

«Dedanext è per noi un importante EMC Premier Partner, in grado di garantire competenza consolidata, conoscenza del territorio e del tessuto imprenditoriale, attenzione alle esigenze dei clienti e presenza continuativa. Tutti elementi preziosi che rafforzano un rapporto di fiducia reciproca e di partnership ormai consolidata da anni (e nata con Infolab). Inoltre, grazie agli investimenti marketing congiunti, lavoriamo in perfetta sinergia per costruire nuove opportunità di business e rinnovare continuamente il valore aggiunto offerto ai clienti»

 Francesca Pilone, channel & mid market marketing manager di EMC

 
«Dedanext rappresenta una preziosa opportunità per EMC: una realtà dinamica e innovativa, che ha alle spalle un solido gruppo imprenditoriale. Proprio per questo garantisce elevati livelli di affidabilità, ma anche creatività e attenzione all’inarrestabile evoluzione tecnologica. Lungimiranti nelle scelte imprenditoriali, sanno sempre differenziarsi ed essere sempre competitivi. Il percorso intrapreso nella nuova sfida del Cloud computing ne è un prezioso esempio»

Michele Ferrara, head of channels & mid market di EMC