David Bevilacqua, amministratore delegato della società in Italia, sottolinea l’importanza della banda larga e riafferma la bontà delle scelte di Cisco
Dieci anni fa attraevamo investimenti in Italia, perché eravamo un Paese moderno dal punto di vista tecnologico, sostiene David Bevilacqua, amministratore delegato di Cisco (www.cisco.com/it), in un recente incontro con la stampa per fare il punto della situazione nel nostro Paese. In quel periodo Cisco acquisiva, per due miliardi di dollari, Pirelli Optical Systems e il suo know how, «un centro di ricerche a Vimercate, a pochi chilometri da Milano, che continua a sviluppare nuove tecnologie per tutto il mondo. C’erano i talenti, ma se non si investe in una seria agenda digitale sarà sempre più difficile attrarre investitori in Italia».
Nel rapporto tra Pil e innovazione tecnologica «l’Italia è al ventisettesimo posto», aggiunge Bevilacqua che prosegue sottolineando lo scarso livello di educazione a Internet che mette in risalto esclusivamente gli aspetti negativi come pirateria o pedofilia e infine si pone il problema di quale ruolo debbano avere le aziende di settore, affermando che «oggi devono vendere produttività, non solamente tecnologia».
Cisco e i suoi partner si muovono su questa direzione strategica, secondo Bevilacqua, così come alcuni settori dell’ambiente enterprise come le banche, il retail e la logistica integrata, «perché interpretano l’ICT come un elemento abilitante».
Le difficoltà le hanno incontrate le Pmi, aggiunge l’ad di Cisco che affronta il mercato ICT a 360 gradi, con grandi problemi legati al credito, «perciò è stato determinante l’apporto di Cisco Capital per supportare gli investimenti in tecnologia di questa categoria di imprese». Ma Cisco è attiva anche nel mercato dei data center e della virtualizzazione grazie agli investimenti fatti «che ci hanno portato – riferisce Bevilacqua – ad avere un market share del 10,5%, secondo IDC, in un segmento dove fino a tre anni fa non eravamo presenti», grazie anche al lavoro svolto in partnership con VMware ed EMC.
L’ad di Cisco ha anche ricordato l’iniziativa EnergyWise con 14 imprese italiane dell’elettronica e dell’IT indirizzata a sviluppare una soluzione di Energy Management per la gestione del consumo energetico in ottica di creare saving.
Infine, prima di passare a un’indagine realizzata da Forrester sull’evoluzione del Web, David Bevilacqua ha voluto ricordare diverse iniziative per incentivare la formazione (la Networking Academy e alcuni corsi per la scuola elementare – studenti, genitori e docenti – sulle tematiche Web) e quelle di solidarietà a favore di onlus.
Illustrando poi il quinto rapporto annuale Visual Networking Index Forecast 2010-2015 (Forrester), Bevilacqua ha detto che il traffico Internet totale, a livello globale, quadruplicherà entro il 2015 e raggiungerà la quota di 966 Exabyte all’anno. Tale crescita, secondo Cisco, è da imputare a quattro fattori principali: un maggior numero di device che si connettono al Web (entro il 2015 ci saranno oltre 15 miliardi di oggetti o terminali connessi); quasi tre miliardi di utenti di Internet; velocità media delle connessioni broadband fisse che si quadruplica entro il 2015, passando dai 7 megabit per secondo del 2010 a 28 megabit; più video: entro il 2015, ogni secondo transiteranno su Internet un milione di minuti di contenuti video, elemento centrale nella strategia Cisco.