La Virtual Application Delivery Infrastructure (Vadi) della società cresce con due nuovi componenti: Alteon VA e vDirect plug-in
Un incremento dei ricavi del 32% in un anno non facile come il 2010 non è cosa da poco. Stiamo parlando di Radware (www.radware.com), protagonista nel mercato dell’application delivery, che ha chiuso l’anno con 144,1 milioni di dollari di ricavi, a fronte dei 108,9 dell’anno precedente.
«Artefice di questo successo inizialmente è stato, anche in Europa, Alteon – dice Alberto Prandini, regional manager della società per Italia, Grecia e Cipro –; dopo l’acquisizione, nel 2009, Radware ne ha infatti potenziato la gamma e migliorato ulteriormente le prestazioni. Nella parte finale dell’anno, nuovo impulso è venuto dall’annuncio della strategia Vadi (Virtual Application Delivery Infrastructure), nata per efficientare le soluzioni di application delivery virtualizzate».
Nel momento in cui si decide di trasformare un ambiente fisico in un data center virtualizzato, infatti, spesso si assiste a un peggioramento delle performance e a un incremento della resilienza delle applicazioni: l’obiettivo di Radware è quello di aiutare le aziende a superare questo gap. Il primo passo è stato il lancio dell’ADC-VX, un hypervisor ADC (Application delivery controller) che permette di utilizzare vADC multipli su una piattaforma specializzata dedicata, l’OnDemand Switch. Ora arrivano sul mercato altre due novità, l’Alteon VA (virtual appliance), che è un ADC soft, e vDirect, un plug-in progettato per essere integrato con vCenter Orchestrator, il sistema di orchestrazione di VMware. Essenzialmente, Alteon VA è un dispositivo ADC virtuale che gira su un’infrastruttura server virtuale di VMware, e fornisce analoga operatività ai dispositivi fisici ADC della serie Alteon. Anche vDirect plug-in è progettato specificamente per data center virtuali: grazie alla “business agility” viene assicurato l’allineamento costante del livello di application delivery ai cambiamenti che intervengono nell’infrastruttura virtuale.
Radware in Italia
Per Radware, insomma, la strategia Vadi è un impegno preciso, che ha l’obiettivo di portare al mercato elementi innovativi orientati all’agilità e all’efficienza del layer ADC virtualizzato.
Radware, naturalmente, vuole continuare a migliorare anche il proprio go-to-market. «In Italia – puntualizza Prandini -, nel 2011 gli investimenti saranno principalmente di tipo organizzativo. L’aumento della domanda di soluzioni di application delivery nel nostro Paese ha reso necessario sistematizzare l’organizzazione e le risorse a disposizione dei partner. Il numero di clienti Radware è in continuo aumento e, oltre a fornire soluzioni tecnologiche innovative, vogliamo continuare a incrementare anche il livello qualitativo del supporto erogato sia in modo diretto che indiretto, ed è per questo che abbiamo lanciato lo “Smart Choice Partner Program”. L’organizzazione di Radware Italia verrà inoltre articolata in differenti unit, che si focalizzeranno sulla copertura di specifici mercati sia in modo diretto, per i clienti top, che indiretto. Completeranno il quadro l’avvio di un portale dedicato ai partner, programmi di formazione e incentivi».
Per i carrier
Anche il settore carrier riveste per Radware un’importanza strategica. A breve è previsto il lancio di una nuova strategia, denominata Mobile Service Edge (MSE) che, sfruttando gli elementi chiave dell’application delivery (service enablement, ottimizzazione, resilienza, scalabilità, sicurezza e visibilità) e applicandoli al mercato del mobile data, in costante evoluzione – mobile core network, mobile Internet, Applications e streaming, data center mobili – introduce un set di funzionalità innovative e personalizzabili quali steering dinamico del traffico, capacità di geo-ridondanza e geo-diversità, sicurezza mobile integrata multi-tier, supporto ai protocolli di rete e servizi critici, ottimizzazione delle risorse Ims e scalabilità di servizio VoIP/VoLte, alta disponibilità e data mining esteso, visibilità e attack correlation per tutta la rete di mobile data.