Presso gli Spazi Ayno di Roma e Milano è possibile sperimentare in prima persona – gratuitamente – la qualità delle video meeting rooms di ultima generazione
Il modello organizzativo basato su singoli dipartimenti funzionali è ormai diventato obsoleto: la nuova parola d’ordine è collaborazione, il che significa mettere costantemente a fattor comune competenze ed esperienze, naturalmente senza aggravio di costi. Un’utopia? No, se si prende seriamente in considerazione la videoconferenza, uno strumento di comunicazione che non nasce certo oggi, ma che sta vivendo una seconda giovinezza, come conferma Luciano Zoccoli, amministratore delegato di Ayno Videoconferenze (www.ayno.it), un’azienda che da oltre dieci anni si occupa esclusivamente di comunicazione a distanza. «Con l’avvento dell’alta definizione il video trova oggi la sua massima espressione – dice Zoccoli -; è finita l’era dei piccoli monitor posizionati in un angolo della sala riunioni: oggi gli schermi sono di grande formato, le persone a grandezza naturale e la qualità delle immagini ottima, per cui gli incontri vis-a-vis e le riunioni virtuali sono del tutto simili a quelli reali. Inoltre gli algoritmi di compressione e decodifica sono migliorati, quindi occorre anche meno banda per ottenere risultati eccellenti».
Uno scenario ottimistico confermato dai fatti, visto che nel 2010 Ayno ha registrato una crescita del 22% rispetto all’anno precedente, un risultato che l’ha convinta ad ampliare l’ufficio di Milano. Nell’agosto scorso, infatti, è stato inaugurato il nuovo Spazio Ayno meneghino in un moderno complesso direzionale, che va ad affiancarsi alla storica sede romana: in entrambe le strutture sono disponibili e utilizzabili le migliori soluzioni attualmente presenti sul mercato, oltre a una serie di infrastrutture e allestimenti tesi a rendere l’esperienza video il più coinvolgente possibile.
«Per noi il 2010 è stato un anno di grande successo, con un aumento significativo del numero e della portata dei progetti, che ci lascia ben sperare anche per il futuro – assicura Zoccoli -. Gli Spazi Ayno di Roma e Milano sono realizzati proprio per rendere evidente a tutti, clienti e non, le potenzialità della videoconferenza e i vantaggi che può offrire quando viene implementata correttamente». Questo significa curare fin nei minimi dettagli la microarchitettura delle singole postazioni e delle sale meeting: non solo sistemi audio-video e connessioni di rete di ultima generazione – Ayno è l’unica azienda italiana partner ufficiale, quindi canale diretto di vendita e assistenza, dei due maggiori produttori al mondo, Cisco, che alla fine del 2009 ha acquisito Tandberg, e Polycom – ma anche studio accurato delle geometrie, dell’acustica, dell’illuminazione e degli arredi, al fine di costruire soluzioni su misura e chiavi in mano in grado di venire incontro a qualsiasi tipo di esigenza.
Per contribuire in maniera ancora più incisiva alla diffusione della cultura della videoconferenza, che abilita modelli organizzativi in grado realmente di ridurre i costi operativi delle aziende migliorando nel contempo la produttività e la qualità della vita delle persone, Ayno ha deciso di dare nuovo impulso anche al servizio di Public Room, mettendo i propri spazi a disposizione di chiunque voglia sperimentare dal vivo questo nuovo modello interattivo, magari prima di prendere una decisione definitiva. «Il nostro obiettivo – conclude Zoccoli – è far toccare con mano la semplicità d’uso e la qualità dei sistemi oggi disponibili, spiegando altresì che, grazie a strumenti finanziari quali il noleggio operativo, l’investimento si paga da solo: basta confrontare i canoni di noleggio con i costi relativi a viaggi e trasferte per non avere più dubbi». Senza contare altri vantaggi difficilmente quantificabili, ma tangibili, come il risparmio di tempo e il miglioramento dei processi decisionali.