Si è riunito il network dei manager italiani appartenenti alla community Growth, Leadership e Innovation promossa da Frost & Sullivan. Al centro della discussione, le tendenze e le 50 tecnologie più innovative che saranno il prossimo motore di crescita anche in Italia
Il legame tra innovazione, leadership di mercato e crescita economica è una realtà che nessuno nega, ma che forse è impossibile tradurre in una ricetta ben definita e generalizzabile. Questa misteriosa, ma potente correlazione rappresenta tuttavia l’asse portante di un progetto che gli analisti di Frost & Sullivan portano avanti da qualche tempo attraverso la community internazionale “Gil”, che – manco a farlo apposta – è l’acronimo di Growth, Leadership e Innovation. Il progetto – fatto di attività di ricerca, produzione di documenti e scambio di informazioni – si articola anche in una fitta serie di eventi itineranti che riuniscono decine di CEO e manager del C-level nei principali business center del mondo. La comunità globale promossa da Frost & Sullivan continua a essere una delle poche risorse di questo tipo a sostegno, non solo dei responsabili informatici e tecnologici delle imprese, ma soprattutto dei loro amministratori delegati e dei team di management. Con il preciso obiettivo di offrire informazioni o piuttosto vere e proprie ispirazioni alle loro decisioni. Gil si propone di generare, raccogliere e condividere strumenti che aiutino i leader dei diversi settori industriali a raggiungere i tre obiettivi essenziali rappresentati nell’acronimo che distingue l’iniziativa.
MILANO GIL 2013
Alla fine di un maggio freddissimo per la meteorologia e l’economia italiane, si sono dati appuntamento a Milano per Gil 2013: Italy una settantina di manager in rappresentanza di un campione molto variegato dei nostri settori industriali. La locandina della giornata, a metà strada tra seminario e gioco motivazionale, metteva in bell’evidenza la presentazione della Top 50 dell’osservatorio Frost & Sullivan “TechVision 2020”, una rassegna molto ragionata delle cinquanta tecnologie più calde del momento. Il merito dell’iniziativa della società di ricerche di mercato e consulenza è sicuramente quello di affrontare la questione dell’innovazione non attraverso messaggi troppo generici, ma con un approccio che prima individua le tecnologie emergenti attraverso precisi indici di misurazione e poi cerca di correlarle, non solo con alcune linee di tendenza macroeconomica – i cosiddetti Mega Trends – ma anche con i case study aziendali più interessanti descritti a livello globale e locale. Uno dei momenti della giornata milanese, infatti, ha coinciso con l’assegnazione di quattro “Best Practice Awards” ad altrettante realtà italiane, che si sono distinte per l’eccellenza di nuove linee di prodotto o servizio in svariati settori. Per questa edizione 2013 di Gil Italy, i rinoscimenti sono andati a Emerson Network Power, Radici Group, Dainese e Silicon Biosystems, premiate per aver dimostrato crescita, innovazione e leadership in ambito di energia e ambiente, materiali plastici, tecnologie di sicurezza e sanità. Nell’annunciare e chiamare sul podio le aziende selezionate, Livio Vaninetti, direttore di Frost & Sullivan Italia, ha spiegato che «il programma di Best Practice Awards, attivo già da molti anni, riconosce le imprese che hanno dimostrato un approccio unico nel condurre il business nel proprio mercato di riferimento: Frost & Sullivan premia idee e strategie vincenti che guidano la crescita aziendale».
STRATEGIA E VISIONE
Le metriche utilizzate dagli analisti F&S per individuare trend e tecnologie emergenti devono idealmente servire alle aziende per definire meglio le azioni che le guideranno in uno spazio definito dalla dimensione strategica, tecnologica e commerciale verso zone caratterizzate da nuove opportunità di crescita, sia attraverso il soddisfacimento dei fabbisogni emergenti, sia – ed è questo il caso degli autentici “visionari” – nella definizione di fabbisogni del tutto nuovi. Mega Trend e nuove tecnologie danno luogo a complicati incastri, aree di intersezione e convergenza tra settori, che un tempo erano distanti e compartimentalizzati. In questo senso, un esempio molto eloquente è stato proposto da Dorman Followwill, partner e director Frost & Sullivan, che insieme ai colleghi Sarwant Singh e John Raspin ha animato la prima parte della giornata – sull’incredibile impatto che Internet e i social network stanno avendo sul settore sanitario. «In passato, quando ci si ammalava, si correva dal medico più bravo e quello che diceva era legge. Oggi, la prima reazione di molti pazienti è correre su Google». Proprio nei punti in cui settori e tecnologie si intersecano – la medicina con l’IT e le terapie geniche, i nuovi materiali con le batterie e il settore dell’auto elettrica – le aziende trovano in genere le opportunità di mercato più interessanti e soprattutto libere dalla concorrenza.
Durante l’incontro, Singh – autore del volume “New Mega Trends: Implications for our Future Lives”, pubblicato per Frost & Sullivan dall’editore Pelgrave Macmillan – ha discusso dei fenomeni high-tech più promettenti come urbanizzazione, smart – come prefisso universale e comune a una quantità di applicazioni – social, economia delle nazioni e dei continenti emergenti, connettività e convergenza (realtà aumentata), e-commerce (“brick and click”), innovazione che “azzera” (tutto quello che porta all’eliminazione degli sprechi, delle emissioni, della carta negli uffici).
Liana Colombelli, strategic account manager di Frost & Sullivan Italia, ha sottolineato che «il value for many – l’economia della condivisione che sostituisce il vecchio slogan “value for money” in numerose applicazioni come il car pooling, la microfinanza, gli acquisti di gruppo – il benessere e la mobilità del futuro possono scatenare un tracciato di implementazione che dal “macro” della tendenza generale porta – attraverso l’individuazione di trend più specifici e il loro impatto sui settori di appartenenza – al “micro” di applicazioni tecnologiche, che vanno incontro alle nuove esigenze del mercato. Sarwant Singh – inoltre – esorta l’Italia (dove solo l’1,5% del commercio è digitale) a prendere esempio dal Regno Unito, dove la penetrazione dell’e-commerce raggiunge ormai il 50% delle merci.
TECHVISION 2020
A Liana Colombelli, è toccato anche il compito di presentare il rapporto TechVision 2020, la selezione delle cinquanta tecnologie che per potenziale di mercato, volumi complessivi di finanziamenti, numero di brevetti registrati e potenziale di convergenza (la capacità cioè di trasformare e generare valore in più di un singolo settore di industria o area di applicazione), vengono considerate, nel loro complesso, come la nostra maggiore risorsa per il futuro. Sono tecnologie raggruppate in nove categorie principali – manifattura avanzata e automazione, ambiente ed ecologia, benessere, Ict, materiali e rivestimenti, dispositivi medicali e diagnostici, microelettronica, sensori ed energie sostenibili – che possono generare un volume pari a mille e 500 miliardi di dollari in cinque anni in nuovi prodotti, a fronte di investimenti che nel 2012 sono ammontati a 120 miliardi. Tra le tecnologie più affascinanti, la Colombelli ha ricordato l’energy harvesting, i sensori intelligenti, i veicoli a guida autonoma, il monitoraggio remoto dei pazienti, i tessuti intelligenti, il cloud computing, la tecnologia semantica, lo smart energy management, la sequenziazione genetica di nuova generazione, i semiconduttori composti.