Secondo Lora Cecere, la gestione accurata della supply chain e della logistica permette alle aziende di resistere nella tempesta perfetta della crisi attuale e pone un argine alla volatilità dell’economia globalizzata
«When I think about my supply chain journey, I want to be sure that my legs are not longer than the step. Whatever I chose to implement, I want to be sure that it does not take as long as the Duomo to build». Parola di Lora Cecere. Non capita spesso l’occasione di incontrare direttamente un guru a livello mondiale della supply chain, come l’americana Lora Cecere. Ospite presso il Centro Congressi Stelline, Cecere ha scelto ToolsGroup (www.toolsgroup.com/it) come supporter nella tappa italiana di presentazione del suo nuovo libro “Bricks Matter”, scritto a quattro mani con Charles Chase, esperto di econometrica e di logistica strategica.
Introducendo l’ospite, Eugenio Cornacchia, chief scientist e fondatore di ToolsGroup, società che offre soluzioni per definire un’accurata pianificazione della supply chain con il minimo livello di scorte, ha ripercorso le tappe della sua esperienza quarantennale in questo campo.
Cecere ha lavorato prima per aziende come Procter & Gamble, Kraft General Foods, Clorox e Nestlé, passando poi a Manugistics e Descartes Systems Group, sviluppando la carriera di analista presso Gartner Group, AMR Research e Altimeter Group. Nel 2012 ha fondato la società di ricerche Supply Chain Insight, di cui, attualmente, ricopre la carica di chief executive officer. Esperta di business strategico, Cecere si interessa di evoluzione delle tecnologie aziendali a supporto della supply chain. Le sue ricerche si concentrano sul consumatore digitale, sulla modellazione della domanda e delle reti market driven, sullo sviluppo dell’analisi previsionale e sulle soluzioni più innovative di business intelligence.
Come ha sottolineato Paolo Bisogni, presidente dell’Associazione Italiana di Logistica e Supply Chain (www.ailog.it), nel libro di Cecere, è evidenziato il cambiamento di approccio a queste attività, che da puro costo sono diventate un possibile strumento per sviluppare valore. Il libro “Bricks Matter” – dedicato a coloro che operano nel complesso mondo della supply chain odierno – oltre a descrivere i cambiamenti verificatisi negli ultimi 30 anni, spiega che cosa devono fare le aziende per superare lo stato attuale di stallo (definito “supply chain plateau”), sfruttando le leve che devono essere al primo posto per raggiungere nel 2020 l’eccellenza nelle performance logistiche. In merito ai temi emergenti della supply chain, Cecere ha descritto una nuova prospettiva della catena del valore, che va oltre all’obiettivo basilare di «far arrivare il prodotto giusto nel luogo stabilito e nei tempi previsti».
Ma quali sono gli elementi che preoccupano maggiormente i responsabili di questa funzione? «La prima preoccupazione – risponde Cecere – riguarda la capacità di ottenere dati di qualità, ma anche strumenti di analisi adeguati». In conclusione, sono stati analizzati i futuri scenari che si prospettano. Considerando anche gli aspetti connessi alle variazioni demografiche nei differenti continenti, Cecere prevede un mutamento del fabbisogno di beni e la maggiore globalizzazione della supply chain, partendo dal procurement, passando per la logistica e finendo con la distribuzione.
