Thales, quando la security è strategica


L’azienda multinazionale, partner di Symbolic, racconta il proprio punto di vista sulla sicurezza IT e sulla sua evoluzione

 

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La sicurezza è un argomento sulla bocca di tutti, soprattutto in periodi di incertezza come il presente. Ma parlare di sicurezza oggi non è più sufficiente: le minacce e le tecniche utilizzate dagli hacker e da malintenzionati di vario tipo per sottrarre dati sensibili e rubare segreti industriali sono ormai talmente sofisticate che anche la tecnologia impiegata per difendersi deve essere altamente sofisticata e, soprattutto, efficace. Ecco perché aziende come Thales (www.thalesgroup.com), multinazionale attiva in moltissimi settori, tra cui la sicurezza, ha deciso di studiare e implementare una strategia ben precisa, basata su una gamma di prodotti integrata e avvalendosi nelle varie nazioni dove opera della partnership di aziende altamente specializzate come, in Italia, Symbolic (www.symbolic.it). Per conoscere da vicino le caratteristiche dell’offerta Thales e dell’azienda, Data Manager ha intervistato Massimiliano Brambilla, direttore della divisione Critical Information Systems di Thales Italia. «Il Gruppo Thales è presente in 50 Paesi del mondo, con più di 68mila dipendenti, un fatturato di circa 13 miliardi di euro e una presenza da leader in vari settori di mercato, dall’aerospace alla difesa, ai trasporti e alla security». Una leadership di mercato conquistata grazie a forti investimenti in R&D, con «oltre 25mila ingegneri e ricercatori e una spesa annuale pari al 18% del fatturato, grazie a cui sviluppiamo soluzioni, tecnologie e servizi per le più complesse esigenze di sicurezza».

L’Italia

In Italia, Thales è presente nelle sedi di Milano, Chieti, Firenze, Roma e Napoli, con 600 addetti. «Thales Italia fattura 200 milioni di euro ed è Centro di competenza a livello mondiale per alcuni ambiti, tra cui i sistemi di sicurezza per il controllo della navigazione e del traffico aereo e i sistemi di supervisione e controllo della sicurezza delle infrastrutture critiche, delle persone e delle informazioni». Thales combina inoltre forti capacità di system integration in contesti complessi «con un portafoglio tecnologico all’avanguardia.

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IT Security

La sicurezza IT è uno dei key business di Thales, come conferma Brambilla. «Offriamo un servizio full-life cycle, dal security consulting al risk assessment, all’implementazione di soluzioni complesse che vanno dalla Strong Authentication & Identity Management alla firma digitale, al Key Management, alla Network Encription alle soluzioni Siem (Security Intelligence Event Platform) e di Security Cloud, sia integrando nostri prodotti che altre soluzioni leader di mercato». Gioca in questo senso anche l’acquisizione, effettuata da Thales nel 2008, di nCipher che ha portato in dote le proprie soluzioni Hsm, Hardware Security Module.

Symbolic

La partnership con Symbolic in Italia rappresenta un rapporto consolidato, che, spiega Brambilla, «si rafforza di anno in anno con l’evoluzione delle nostre soluzioni». Infatti, oltre ai prodotti e soluzioni Pki e firma qualificata, esiste «un forte interesse e potenziale sviluppo nell’ambito Siem, grazie alla soluzione e alla tecnologia Qradar di Q1Labs». Ma quali sono le reali prospettive della security in Italia? «Il mercato offre buone prospettive di crescita, e impone alle aziende la necessità, ormai vitale, di dotarsi di sistemi intelligenti di gestione e monitoraggio degli eventi, che possono evidenziare/prevenire o presagire eventuali attacchi anche solo ipotetici». E quale sarà il ruolo della partnership con Symbolic in questo contesto? «Thales vuole mettere a disposizione del mercato e, in particolare, dei propri clienti – conclude Brambilla – la combinazione tra una soluzione modulare e scalabile e le forti competenze di integrazione che possiamo mettere in campo grazie anche alla collaborazione di un partner competente e attivo come Symbolic». Per rendere le reti sempre più sicure.