Si aprono nuove sfide anche per settori tradizionali come quello della stampa. Sta per finire il periodo dei grandi volumi e si sta aprendo quello in cui anche la carta stampata dovrà confrontarsi con l’“ad hoc”
Completata ormai l’acquisizione da parte di Canon (www.canon.it), oggi proprietaria dell’intero pacchetto azionario di Océ (www.oce.it), ci si domanda quale sarà il futuro della stampa professionale. Se da una parte le nuove tecnologie hanno sicuramente ridotto l’utilizzo della stampa, dall’altra appare evidente che ne hanno cambiato in qualche modo, ruolo e funzione. Di sicuro oggi le aziende sono in grado di produrre al loro interno materiale stampato di altissima qualità senza rivolgersi all’esterno. Questo, oltre a permettere risparmi, consente di produrre in funzione della specifica esigenza e con tutte le possibili personalizzazioni che il contesto richiede. Allo stesso tempo le nuove tecnologie, tra cui il Cloud e i diversi dispositivi mobili, hanno di fatto annullato la necessità della presenza fisica rispetto al dispositivo di stampa.
Océ in questo mercato ha sempre giocato un ruolo fondamentale e l’acquisizione di questa azienda da parte di Canon è un’esplicita ammissione di come i dispositivi per la stampa professionale ad alto livello hanno ancora un ruolo importante da giocare, anche in termini di mercato. Per capire meglio quale sarà il futuro, non solo di Océ, ma di tutto il settore, abbiamo avuto la possibilità di sentire l’opinione di Walter Bano, business unit manager Wfps di Océ-Italia.
Data Manager: Iniziamo a parlare dell’acquisizione di Océ da parte di Canon.
Bano: Siamo in una fase sicuramente delicata. Dopo l’acquisizione di tutte le azioni di Océ da parte del gruppo Canon, ci si sta ancora interrogando su quale sia la strada migliore da perseguire. Inevitabile comunque una fase di integrazione, sia centrale che locale, che vede l’Italia tra i primi Paesi a essere coinvolti. D’altra parte se Canon, nell’obiettivo di rafforzare ulteriormente la propria posizione nel mercato del printing, ha fatto questa scelta, significa che Océ poteva fornire competenze e know how di elevato livello.
Ma con una scelta di questo tipo in cui, almeno al momento, continuano a esistere i due brand, non si corrono rischi di overlap? Continueranno a coesistere entrambi?
I due brand ora vengono regolarmente affiancati e, per il futuro, è abbastanza presto per fare previsioni. Quello che è certo è che ognuna delle due aziende ha una specializzazione ed un focus specifico e complementare, tutto ciò riduce molto il rischio di sovrapposizioni. Per questo ognuna delle due aziende continua ad agire nel proprio ambito. Ciò non toglie che la cooperazione stia già dando i suoi frutti; infatti lo scorso ottobre c’è stato il lancio del primo prodotto congiunto e proprio in maggio abbiamo cooperato a livello italiano ed eruropeo per la fiera internazionale della stampa Drupa 2012.
Tutto questo si traduce quindi in un messaggio che tranquillizza clienti e partner?
Assolutamente; questa unione si traduce in un’operazione vantaggiosa per tutti, al di là di quali possano essere i destini dei brand aziendali o l’organizzazione.
Vogliamo dire due parole su come si presenta oggi il mercato in funzione anche dell’evoluzione tecnologica?
Da una parte la distribuzione delle informazioni e gestione documentale sono al centro dell’interesse delle aziende, soprattutto laddove è importante creare prodotti finiti con una continua disponibilità di informazioni aggiornate. Dall’altra troviamo il problema della stampa e la sempre maggior esigenza di driver di stampa virtuali per aprire le connettività dei nostri sistemi di stampa con i dispositivi mobili di diverso tipo il cui utilizzo segna una costante crescita. In questa direzione abbiamo operato con il lancio dei nuovi sistemi per il disegno tecnico Océ PlotWave 350.
E per quanto riguarda l’immediato futuro?
Canon pubblicherà un report a maggio sul futuro della stampa digitale. Sembra che stiamo assistendo a un significativo cambiamento della stampa grafica, con un progressivo passaggio dalla stampa analogica a quella digitale, anche per rispondere a una sempre maggior richiesta di bassi volumi di stampa. A mio avviso si passerà dai pochi titoli ad alta tiratura a molti titoli a bassa tiratura.
Anche la stampa dunque verrà condizionata dalla personalizzazione?
Nel settore aziendale stiamo assistendo a un’evoluzione della stampa verso il colore, la personalizzazione: non più solo fatturazione, ma anche advertising nelle bollette. Il futuro è ancora, in parte, da inventare.