CA Technologies aggiunge al suo portafoglio di competenze una piattaforma di service virtualization in grado di rimuovere molte delle difficoltà incontrate dai team di prototipizzazione e testing nelle aziende
In un’economia basata in buona misura sul software e condizionata da fattori come la mobilità della clientela, la globalizzazione di merci e servizi, i ritmi di evoluzione delle tecnologie e delle aspettative dei clienti, i dipartimenti informatici delle aziende faticano a mantenere elevato il loro tasso di produttività. La competitività dipende dal rapido deployment di applicazioni, ma le fasi di sviluppo e testing del software occupano intervalli di tempo sempre più brevi, in un contesto infrastrutturale continuamente sotto pressione.
Una soluzione c’è, dicono gli esperti di CA Technologies (www.ca.com/it): puntare sulla carta della virtualizzazione dei sistemi che gli sviluppatori aziendali utilizzano per la protitipizzazione e la sperimentazione dei loro programmi. L’impegno di CA Technologies nel nascente settore della “service virtualization” ha subito una forte accelerazione un anno fa, quando lo specialista di software infrastrutturale di Islandia ha acquisito l’azienda texana ITKO, integrando la sua suite di strumenti di virtualizzazione, LISA, nel portafoglio di tecnologie CA mirate al controllo delle infrastrutture fisiche e software dell’impresa.
Per meglio circoscrivere il potenziale di mercato della service virtualization, CA Technologies ha condotto uno studio su scala europea che in Italia ha coinvolto un centinaio di importanti aziende, chiamate a rispondere a una serie di domande tese a misurare fattori critici come la propensione all’outsourcing dello sviluppo, la contrazione dei cicli di produzione, gli ostacoli riscontrati.
Lo studio evidenzia la tendenza da parte delle aziende a internalizzare le attività di sviluppo e testing delle applicazioni per motivi di privacy (per il 75% del campione) e per rispondere più velocemente allo sviluppo di nuovi servizi richiesti dai clienti. Risulta anche evidente il forte aumento dei ritmi di lavoro. Se in media un team di sviluppo rilascia 6,5 release all’anno, quasi la metà degli intervistati (45%) prevede di effettuare nel 2012 un numero di rilasci ancora più elevato, con più funzionalità per ciascuna release. Peraltro, diminuisce il tempo a disposizione per sviluppare, testare e mettere in produzione le applicazioni: se in media un progetto dura 5 mesi, nel 28% dei casi questi vengono svolti nell’arco di soli tre mesi.
Problematiche, queste, che non trovano facile sponda dentro alle infrastrutture convenzionali. Mainframe, database, singoli servizi – mobilitati dalle attività day by day dell’azienda – non offrono sempre buoni livelli di disponibilità.
Ed è qui che può entrare in gioco la capacità di CA LISA di virtualizzare questi servizi. La service virtualization può rimuovere molte limitazioni in particolare migliorando i processi e le fasi di testing, rendendoli ancora più rapidi, approfonditi e di qualità, con vantaggi molto significativi in termini di:
• Riduzione dei costi (69%), con la garanzia di una maggiore continuità dei budget di sviluppo, disponibilità di ulteriori risorse finalizzate a nuovi progetti.
• Maggiore qualità (68%) con conseguente riduzione dei costi del testing e della presenza di bachi nelle applicazioni messe in produzione.
• Cicli di sviluppo più rapidi (63%), con marcate accelerazioni del time to market e una maggiore reattività al mutare dei requisiti aziendali.
«Gli strumenti messi a disposizione dalle soluzioni di virtualizzazione dei servizi realizzate da CA Technologies aiutano le aziende e gli sviluppatori a ottenere reali benefici proprio in queste aree» afferma Gabriele Provinciali, co-autore dello studio “Virtualizzazione dei servizi, la chiave del successo per il business” e senior principal consultant di CA Technologies Italia. In particolare, con CA LISA è possibile:
• Virtualizzare i servizi, eliminando in questo modo la dipendenza e le limitazioni causate dall’indisponibilità dei sistemi.
• Automatizzare le procedure di test.
• Validare il software in modo continuativo.
• Identificare le anomalie attraverso una piena visibilità attraverso tutte le fasi dello sviluppo.