Fare parlare i clienti per evidenziare il vantaggio competitivo che deriva dall’adozione di tecnologie innovative
Nessuna crisi del settimo anno per il SAP World Tour 2010 (www.sap.com/italy). L’edizione italiana dell’evento, infatti, svoltasi all’inizio di novembre a Milano, ha fatto registrare un’affluenza di circa 1.250 visitatori, un numero persino superiore alle aspettative degli organizzatori. «Il successo di questa manifestazione, così come la fiducia che ci rinnovano ogni giorno i clienti – 102.500 aziende che operano in oltre 120 Paesi – significa una cosa sola: il mercato riconosce la nostra capacità di fornire strumenti e servizi estremamente utili per avere una visione globale del business in qualsiasi momento e con qualsiasi dispositivo – spiega Agostino Santoni, amministratore delegato di SAP Italia -; i tempi cambiano, e oggi le organizzazioni, se vogliono continuare a essere competitive, devono affrontare sfide sempre più impegnative. Non basta più, infatti, integrare tutti i processi interni: chi vuole avviare processi di internazionalizzazione, o crescere per linee esterne, attraverso fusioni e acquisizioni, o ancora adottare i nuovi modelli di business abilitati dalle tecnologie di ultima generazione, social media e dispositivi mobili in primis, deve innanzitutto introdurre in azienda una nuova mentalità, una nuova cultura basata sulla flessibilità e sulla collaborazione e, per poterlo fare con successo, ha bisogno di un partner tecnologico in grado di affiancarlo in questo percorso evolutivo in maniera efficace e proattiva».
Proprio quello che da sempre fa SAP con le sue soluzioni e i suoi servizi di consulenza, grazie anche al vasto ecosistema di partner che l’affianca. Non a caso durante il World Tour 2010 più che sulle novità di prodotto – che pure non mancano – il focus è stato posto sulla testimonianza dei clienti, perché sentire dalla viva voce di chi ha portato a termine con successo progetti complessi nei tempi e nei modi stabiliti vale più di qualsiasi demo. Emblematico il caso del Gruppo Camozzi, attivo dal 1964 nel settore dell’automazione industriale, che nel corso del tempo si è internazionalizzato ed è cresciuto nel segmento delle macchine utensili e tessili, dell’energia, della lavorazione di materie prime e nella produzione di prodotti speciali. «Abbiamo potuto competere con successo sul mercato globale anche grazie agli investimenti It – ha assicurato Lodovico Camozzi, Ceo del Gruppo -; tutte le nostre attività sono infatti assistite dall’utilizzo diffuso di tecnologie informatiche; grazie al sistema informativo SAP è possibile gestire in maniera integrata tutti i processi aziendali e condividere dati e informazioni in tempo reale; le numerose acquisizioni effettuate nel corso degli ultimi anni sono state integrate in tempi rapidissimi grazie alla piattaforma tecnologica SAP».
Altrettanto soddisfatti si sono mostrati alcuni attori operanti nel segmento retail, tra quelli che hanno saputo fronteggiare meglio l’attuale congiuntura economica. Realtà come il Gruppo Preziosi, che opera nel mondo del giocattolo e non solo, Inticom, attiva nel settore abbigliamento e accessori con il marchio Yamamay, Gruppo Pietrini (alimentare e zootecnica), e Sacchi Giuseppe (forniture elettriche), hanno confermato l’importanza dell’It, e delle soluzioni SAP in particolare, al fine di migliorare la gestione dei punti vendita e il servizio ai clienti, aprirsi a nuovi mercati e introdurre nuove linee e nuovi prodotti in tempi rapidissimi.