Un nuovo modello che forse riuscirà finalmente a convincere le imprese che l’IT non è un costo ineluttabile, ma un alleato in grado di aiutarle a crescere
Ormai Microsoft (www.microsoft.com/italy) non perde occasione per ribadire la sua convinzione che il Cloud rappresenti il futuro per l’industria dell’Information & Communication Technology. Lo ha ribadito anche Kevin Turner, in pratica il numero due della società, nel corso di una sua recente visita in Italia. Turner, che ha lavorato per quasi vent’anni per Wal-Mart Stores, è oggi il chief operation officer di Microsoft e ha la responsabilità della leadership strategica e operativa a livello mondiale, delle vendite, del marketing e dell’organizzazione dei servizi della società. Gestisce inoltre l’organizzazione che si occupa dell’advertising online e le organizzazioni di supporto (servizi di assistenza post-vendita, branding, pubblicità, pubbliche relazioni, ricerche di marketing e marketing relazionale) e ha il compito di coordinare le attività IT interne. Una posizione molto impegnativa, insomma, che gli permette però di avere una visione globale del business e di capire se le strategie dell’azienda – oggi incentrate sul Cloud – rispondono alle nuove esigenze che esprime il mercato. «Direi proprio di si – dice -, visto che il nuovo paradigma permette alle aziende di accedere alle tecnologie di cui hanno bisogno in modo nuovo, utilizzando risorse hardware e software distribuite in remoto in modalità on-demand, con evidenti risparmi di costi e senza pregiudizi in termini di produttività, efficienza e sicurezza. Utilizzando l’ampio ventaglio di soluzioni in-the-Cloud proposte da Microsoft, in grado di abilitare Cloud pubbliche, private o ibride solide ed efficienti, inoltre, si ha un altro vantaggio: le interfacce utenti rimangono pressoché invariate, per cui gli utilizzatori non si accorgono quasi del cambiamento. Questo elimina alla fonte una delle principali barriere che da sempre ostacolano i cambiamenti: la resistenza a utilizzare i nuovi strumenti resi disponibili dall’IT».
Alcune testimonianze dirette confermano la tesi di Turner. In Italia, infatti, sono diverse le aziende che, in contesti differenti, hanno già realizzato progetti di Cloud computing basati su tecnologia Microsoft, sperimentandone i vantaggi: tra questi l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma e l’Istituto Universitario Europeo di Firenze, che hanno entrambi deciso di migrare i propri sistemi di posta elettronica sulla piattaforma in the Cloud di Microsoft. I risparmi ottenuti in entrambi i casi sono notevoli: 60% per la struttura romana, che ha richiesto 3.000 account per il servizio di posta elettronica Exchange Online e di collaborazione SharePoint Online, e 43% per l’ente fiorentino, che utilizza oggi 2.500 mailbox residenti sul servizio di messaggistica gestito da Microsoft. Entrambe le organizzazioni, inoltre, hanno visto ridursi notevolmente – per non dire azzerarsi – il tempo dedicato alla gestione della posta elettronica, recuperando in tal modo risorse da allocare su progetti a maggior valore aggiunto.
Per adottare soluzioni basate sulle tecnologie Cloud di Microsoft le aziende italiane possono contare su un vasto ecosistema di partner in grado di accompagnarle in un percorso di cambiamento che, finalmente, faccia percepire i sistemi informativi non come una voce di costo ineluttabile, ma come un alleato in grado di aiutarle a sviluppare il proprio business.