Barcellona 2.0, una città innovativa


«La tecnologia guida il cambiamento e trasforma il modello di business.
 Il Cio deve conoscere il settore in cui lavora per favorire l’innovazione e la trasformazione del business» 

 

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La città di Barcellona è stata spesso citata come esempio riuscito di riqualificazione architettonica che le ha permesso di diventare una delle perle dell’Europa, meta incontrastata di turisti da ogni parte del mondo. Pochi forse però sanno che Barcellona è all’avanguardia anche nell’uso delle nuove tecnologie come per esempio gli open data. Tutto ciò ne fa di fatto una Smart City. Ne abbiamo parlato con Pilar Conesa, Cio del Comune di Barcellona.

 

Data Manager: Lei è stata Cio del Comune di Barcellona, come è andata?

Pilar Conesa: Il mio lavoro in consiglio comunale di Barcellona è stato interessante e stimolante, perché ho avuto l’opportunità di guidare, a fianco del direttore generale, il processo di trasformazione organizzativa verso una gestione orientata al cittadino, sfruttando tutto ciò che la tecnologia potesse offrire. 

Le ICT sono il motore della trasformazione per realizzare una Pubblica Amministrazione più efficiente e flessibile che offre servizi facili ai cittadini, accessibili a tutti e da qualsiasi luogo.

Le ICT sono fondamentali per realizzare una amministrazione che sia più vicina al cittadino, garantendo la trasparenza dei canali di gestione e ampliando la comunicazione e la partecipazione. Abbiamo innovato i processi, sfruttando i vantaggi della tecnologia e rendendo il servizio al cittadino il focus e il centro di tutte le attività. 

La tecnologia è anche lo strumento per trasformare l’amministrazione in una amministrazione proattiva; utilizzando la conoscenza del cittadino e i diversi canali per mettersi in contatto con lui è possibile offrirgli i servizi cui è realmente interessato.

L’uso della mobilità è un chiaro esempio di come i processi basati sulle ICT possono essere il driver della trasformazione e una base per lo sviluppo delle Smart City. La mobilità permette di erogare servizi ovunque, sfruttando l’ubiquità e l’immediatezza offerta dalla tecnologia per rendere la città una realtà onnipresente. 

Quali sono stati i progetti realizzati? 

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Il progetto principale è stato la realizzazione del nuovo modello di gestione, chiamato Barcellona 2.0. Introduzione di nuovi servizi, efficienza della gestione comunale, partecipazione dei cittadini e sviluppo di politiche orientate alla città per garantire l’accesso dei cittadini al mondo digitale. 

I principali progetti ICT hanno soddisfatto alcuni macro requisiti: 

– Amministrazione vicina ai cittadini, questo vuol dire: azioni volte a migliorare l’attenzione ai cittadini, aumentando l’offerta di servizi e la loro qualità. Per esempio visione integrata di servizi elettronici.
– Personalizzazione dell’offerta per ogni target (cittadino, impresa, intermediario).

– Trasparenza e partecipazione dei cittadini: la tecnologia ha fornito gli strumenti che permettono nuove forme di interazione, aprendo nuovi orizzonti nella partecipazione democratica e lo sviluppo delle reti sociali. A tal fine abbiamo promosso l’uso degli open data. 

– Interoperabilità: parallelamente alla disponibilità di tecnologia, c’è un altro elemento chiave per agevolare le formalità per i cittadini, vale a dire l’interoperabilità tra le amministrazioni, in modo da permettere all’amministrazione sul piano interno l’accesso alle informazioni di cui già dispone. 

– Intranet e gli strumenti collaborativi: applicare strumenti Web 2.0 per sviluppare un ambiente di collaborazione tra i dipendenti pubblici. Si tratta di un fattore chiave per mobilitare la forza lavoro. 

– Realizzare le infrastrutture della Smart City: azioni rivolte al miglioramento delle infrastrutture di telecomunicazione, la piattaforma per la mobilità, la gestione integrata del territorio. Sviluppo di una rete Wi-Fi di telecomunicazione che fornisca una copertura per tutti i servizi comunali.

– Società dell’informazione: iniziative finalizzate a facilitare l’accesso dei cittadini alla società dell’informazione, riducendo al minimo il divario digitale. Menzione speciale va fatta del dispiegamento di 500 punti di accesso wireless per i cittadini negli spazi comunali in tutta la città. 

Avete utilizzato gli open data? 

Sì. Il Barcelona Open Data è cominciato all’inizio del 2010. Questo progetto è legato alla gestione orientata al cittadino e alla visione di Barcellona come Smart City, per definire e realizzare le politiche dei dati aperti. 

Il 1° dicembre 2010, il Consiglio comunale si è impegnato a offrire il servizio di accesso ai dati al fine di aumentare la trasparenza del Comune, universalizzare dati di accesso, promuovere l’innovazione e il tessuto economico. 

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Il Barcelona Open Data Project ha concluso il suo primo passo nel marzo scorso con la pubblicazione del portale Open Data http://www.bcn.cat/opendata/.

Il portale, per cominciare, offre 500 insiemi di dati raggruppati in cinque categorie principali: Territorio – include mappe, dati di pianificazione urbana, i dati di quartiere, ecc.; Popolazione – comprende informazioni demografiche e sociali, movimenti di popolazione, ecc.; Economia – include i dati su occupazione, alloggio, veicoli, ecc.; Ambiente urbano – include informazioni sulle attrattive della città, lo stato del traffico, dati di trasporto, ecc; Amministrazione – include statuto della città, regolamenti urbanistici, ecc.

Al fine di favorire il riutilizzo di questi insiemi di dati, tali informazioni vengono offerte in vari formati, a seconda delle caratteristiche di ciascun set di dati. Grazie agli Open Data, tutti i diversi attori della società – cittadini, imprese e istituzioni – possono utilizzare le informazioni per i propri scopi, o per creare nuovi servizi che integrano i servizi pubblici e che possono avere un valore commerciale. 

Qual è il ruolo dell’innovazione tecnologica in Spagna?

Innovazione e IT sono sempre più intrecciati. Nel 95% del processo di innovazione, l’IT è il driver necessario della trasformazione per ottenere risultati innovativi. 

Ci sono stati alcuni progetti falliti quando le organizzazioni hanno applicato la tecnologia con la tecnologia stessa come obiettivo finale. L’uso intensivo della tecnologia consente all’organizzazione di essere più competitiva e di distinguersi dalla concorrenza. L’IT è un motore di innovazione e di trasformazione. A seconda del settore, il ruolo del leader di innovazione è legato a diverse posizioni. A volte, non è chiaro chi sia il leader di innovazione in un’organizzazione, ma, ogni volta, la tendenza è quella di chiarire e rafforzare i leader. Nei modelli di organizzazione collaborativa, la tendenza è di aumentare le squadre, in tutta l’organizzazione, per spingere il processo di innovazione, sviluppando comunità di pratica. È buona prassi coinvolgere i diversi livelli e le varie funzioni aziendali affinché si impegnino per raggiungere gli obiettivi di business. 

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Qual è il ruolo del Cio in Spagna, ruolo tecnico o manageriale? 

Il ruolo del Cio sta cambiando, si va da un orientamento tecnico a un orientamento al business. L’accelerazione di questo cambiamento dipende da settore e settore, ma sta cambiando in tutti i casi. 

La tecnologia guida il cambiamento e trasforma il modello di business. Di conseguenza, il Cio deve conoscere il settore in cui lavora al fine di contribuire efficacemente per favorire l’innovazione e la trasformazione del business. È sempre più frequente trovare Cio che hanno fatto un Executive Business Program per essere preparati per le reali esigenze del ruolo. Diversi anni fa, invece, era più frequente che il profilo di Cio fosse molto tecnico per rispondere alle esigenze dell’organizzazione. Al giorno d’oggi, questo non è sufficiente.

La missione di Anteverti, società di consulenza da me fondata, è quella di aiutare i dirigenti e le organizzazioni nelle loro sfide. Il mondo sta cambiando molto velocemente e le organizzazioni hanno bisogno di anticipare e prevedere il cambiamento e di adattarsi a nuovi ambienti. 

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Pilar Conesa Santamaria Story

Pilar Conesa Santamaria ha ricoperto diverse cariche di responsabilità in aziende ICT e organizzazioni pubbliche per oltre 20 anni, sia a livello nazionale che internazionale. È un pioniere della Smart City e un sostenitore dell’innovazione e la trasformazione delle imprese e delle organizzazioni. 
Attualmente, è il fondatore e il direttore di Anteverti, una società di consulenza che assiste i dirigenti su base continuativa e assiste le organizzazioni e le istituzioni in progetti di trasformazione e cambiamento per innovare e utilizzare i vantaggi competitivi offerti dalle nuove tecnologie.

La sua precedente posizione era Cio del Comune di Barcellona. In precedenza, le sue posizioni più rilevanti sono state: direttore generale per la Pubblica Amministrazione e Sanità in T-Systems (Deutsche Telekom gruppo), amministratore delegato di AIS Cile e direttore operativo di servizi ICT per il Governo catalano. La signora Conesa è stata anche coinvolta nel comitato organizzatore dei Giochi Olimpici di Barcellona 1992.