L’impiego di Deep Security e di OfficeScan fa diminuire i costi della sicurezza e dell’IT in generale, migliorando il ritorno sugli investimenti
La convinzione che la sicurezza sia solo un costo, da aggiungere agli altri già numerosi attribuiti ai servizi IT, è finalmente diventata una favola a cui nessuno crede più.
Senza considerare le dimensioni dei danni che un qualsiasi attacco possa creare a una struttura ICT, oggi, quando si parla di sicurezza, oltre al costo e al valore tecnologico della soluzione, si devono valutare anche tutti gli altri benefici che si possono ottenere.
Trend Micro (www.trendmicro.it) va oltre e permette la stima dei possibili risparmi, diretti e indiretti, grazie a un semplice calcolatore comparativo messo a disposizione sul sito della società (http://it.trendmicro.com/it/roi-calculator/index.php), tramite il quale è possibile effettuare anche il calcolo dei tempi di ritorno sull’investimento per l’infrastruttura in uso.
Cloud security
«Il processo di transizione verso i data center virtualizzati – afferma Gastone Nencini, senior technical manager di Trend Micro per il Sud Europa – va progettato tenendo in considerazione tutte le componenti che devono essere migrate, partendo sicuramente da quelle infrastrutturali e applicative, ma considerando anche le soluzioni che devono presidiare la sicurezza di questi nuovi ambienti».
Pensato espressamente per le architetture virtuali e sfruttando una nuova tecnologia agentless, Deep Security costituisce un passo avanti rispetto ai prodotti utilizzati nell’ambito della sicurezza tradizionale. Forte di una consolidata alleanza tecnologica con VMware (www.vmware.com/it) e delle implementazioni effettuate per questo fornitore di riferimento, Trend Micro è in grado di offrire una soluzione che permette di evitare una serie di attività onerose in termini elaborativi. A questo proposito, sono stati resi noti i risultati di un test fatto dal The Tolly Group (http://campaign.trendmicro.com/forms/tm_tolly_report), che ha comparato negli ambienti virtualizzati le prestazioni di Deep Security con quelle dei principali concorrenti.
«Le verifiche, – sostiene Nencini – hanno rilevato che le performance di Deep Security sono fino a 11 volte superiori rispetto a quelle della concorrenza. I risparmi a parità di prestazioni, che vanno dal 40 al 60% delle risorse elaborative, consentono dunque alle aziende di aumentare il numero di macchine virtuali installabili su un singolo host e di gestire un numero 3 volte superiore di desktop virtuali. Ciò si traduce in risparmi aggiuntivi sui costi di funzionamento, grazie all’ulteriore riduzione dell’hardware necessario, a un minor consumo di fonti energetiche, prime tra tutte quelle per l’alimentazione e il raffreddamento dell’infrastruttura, e all’incremento del Roi per qualsiasi progetto di virtualizzazione».
End point security
I gravissimi danni che possono essere provocati da un attacco alla sicurezza dei nuovi data center virtualizzati sono praticamente uguali a quelli subiti da piattaforme tradizionali, principalmente sottrazione di informazioni e impossibilità di operare, ma non bisogna dimenticare gli end point, sia fisici sia virtuali, che spesso costituiscono l’anello più debole.
In questo ambito, come componente specifica, Trend Micro offre anche la soluzione OfficeScan che, sotto carico, utilizza fino al 60% in meno di risorse rispetto agli altri prodotti leader del settore.
«Sfruttando la tecnologia proprietaria Smart Protection Network – conclude Nencini –, le definizioni delle minacce non sono presenti fisicamente nel client, ma vengono utilizzate quelle residenti nel Cloud privato di Trend Micro, con conseguente alleggerimento nell’uso delle risorse locali, a tutto vantaggio delle applicazioni utente».