Sicurezza, gestione delle informazioni e cloud. La ricetta di HP per il 2013

Stefano Venturi, amministratore delegato del Gruppo HP in ItaliaIl 2013 si delinea come un anno di trasformazione, in cui l’innovazione tecnologica continuerà a essere un fattore strategico per la crescita e la competitività delle aziende.

In particolare, alcuni trend come sicurezza, gestione delle informazioni e cloud – tre ambiti strategici su cui si fonda la visione tecnologica di HP – caratterizzeranno maggiormente l’esigenza di innovazione nei prossimi mesi. La sicurezza rappresenta uno dei temi prioritari nell’agenda di molti CIO. Lo studio di Ponemon Research “Cost of Cybercrime Study” realizzato per HP rivela che nel 2013 le aziende dovranno affrontare un numero crescente di cyber attacchi volti al furto di dati sensibili e riservati, che comportano potenziali danni finanziari significativi. Per poter fronteggiare minacce sofisticate e in costante evoluzione, è fondamentale agire sul perimetro della sicurezza aziendale, adottando soluzioni avanzate di security intelligence non solo per risolvere, ma soprattutto per prevenire gli attacchi, riducendone i costi, l’impatto e la frequenza.

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Un altro elemento cruciale è la protezione delle informazioni aziendali, che rappresentano un vero e proprio asset e un patrimonio prezioso da gestire e utilizzare in una logica di business. Un altro studio HP rivela che il 76% dei business e technology executive in EMEA ritiene strategica l’analisi e la gestione efficace dei big data, ma quasi il 60% di questi considera non adeguate le soluzioni di gestione delle informazioni adottate dalla propria organizzazione. Solo il 10% afferma che la propria azienda integra i dati non strutturati negli insight e nei processi decisionali.  Il “ritorno sulle informazioni” – in altre parole – il valore che le imprese generano dagli investimenti in questo genere di soluzioni sarà nel prossimo futuro un elemento imprescindibile per ottenere insight dall’analisi dei big data. Infine, il 2013 sarà ancora l’anno del cloud, ma nella sua forma più evoluta. Secondo la ricerca “HP Cloud and Information Optimization”, il 75% degli intervistati prevede di adottare un modello di delivery ibrido, volto a ottenere un ambiente IT flessibile che può evolvere rapidamente in base alle specifiche richieste del business. La roadmap verso il cloud coinvolge non solo l’IT, ma altre funzioni aziendali, quali CEO, CFO, responsabili di line of business, che possano valutare l’opportunità offerta dal cloud non solo in base agli aspetti tecnici, ma anche in relazione a KPI finanziari e business, predisponendo un piano che coniughi l’evoluzione IT con lo sviluppo di nuovi servizi, armonizzandoli con la propria realtà aziendale.

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Per il business è fondamentale quindi riuscire a cavalcare questi trend, avvalendosi di tecnologie che consentano di crescere rapidamente, per recuperare competitività. In questo contesto, il ruolo dei CIO diventa decisivo: non saranno più solo degli esperti di tecnologia, ma dei “veri ingegneri del business” che, con il supporto di un partner tecnologico come HP, potranno diventare il “cardine” della crescita strategica delle aziende. Solo così, le aziende italiane potranno tornare a essere “abilitatrici” del cambiamento e della crescita, innescando nuove dinamiche virtuose di ripresa economica. Nello stesso tempo è essenziale fare sistema, creare massa “critica” non solo tra le imprese, ma anche tra le istituzioni e le varie entità economiche, per sfruttare le opportunità dell’innovazione digitale e accelerare la realizzazione di programmi integrati in grado di incentivare lo sviluppo strutturale, normativo, organizzativo e culturale del nostro Paese. 

 

Stefano Venturi, amministratore delegato del Gruppo HP in Italia