Shared Service Center: l’IT che non ti aspetti

La società del gruppo Telecom Italia si apre al mercato e punta sulle certificazioni per dimostrare il livello di eccellenza raggiunto

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Il 2010 è stato un anno di svolta per Shared Service Center (SSC, www.sscenter.it), la società del gruppo Telecom Italia (www.telecomitalia.it) nata nel 2003 con lo scopo di gestire le applicazioni SAP della stessa Telecom Italia e di tutto il suo ecosistema. Nel mese di maggio, infatti, Telecom Italia ha ceduto a SSC il ramo d’azienda costituito dalla funzione IT Operations, vale a dire le competenze relative alla progettazione e alla gestione di tutti i sistemi informativi del gruppo. «Questa operazione – commenta Stefano Gigli, amministratore delegato di SSC – ha fatto fare all’azienda un importante salto di qualità: oggi, infatti, siamo una realtà che conta 2.400 addetti e un fatturato in forte crescita, ma, quel che più conta, abbiamo la responsabilità di 12 data center dislocati lungo tutto lo Stivale, per una superficie complessiva di 34mila metri quadrati con 33mila server equivalenti, numeri che fanno di SSC una delle maggiori realtà italiane nel settore ICT».

«Avendo una posizione centrale nel contesto dell’informatica del gruppo Telecom Italia per quanto concerne le attività operative di sviluppo software, di gestione ed esercizio delle infrastrutture, dei sistemi e delle applicazioni del gruppo (che sono un migliaio) – prosegue Gigli -, abbiamo maturato un know how tecnico, gestionale e di processo che ora intendiamo rendere disponibile anche al mercato, magari creando sinergie con altri soggetti, come per esempio Confindustria, per dare un contributo concreto alla modernizzazione del Paese. Naturalmente, più dei dati quantitativi contano quelli qualitativi, per cui il piano industriale di medio-lungo periodo vede una componente importante degli investimenti  orientata al costante miglioramento dei processi e degli skill, attraverso percorsi mirati di certificazione e formazione».

Leggi anche:  Dati di qualità in tempi più brevi

Lo scorso dicembre, per esempio, SSC ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001 relativa ai processi che consentono l’erogazione delle soluzioni di Cloud computing denominate Ospit@Virtuale e Hosting Evoluto. Si tratta di una certificazione, attribuita per la prima volta a una società italiana, che si riferisce in particolare ai processi di “progettazione, sviluppo e attivazione di componenti infrastrutturali per l’erogazione di servizi di Cloud computing in modalità Infrastructure-as-a-Service” e che si affianca alla certificazione di sicurezza ISO/IEC 27001 già ottenuta da SSC per le infrastrutture dei data center che erogano i servizi. Vale la pena ricordare che Ospit@Virtuale di Telecom Italia, proposto nell’ambito del portafoglio di offerta di servizi che va sotto il nome di “Impresa Semplice”, è una soluzione indirizzata alle Pmi che permette di accedere a un server virtuale e alle applicazioni che su questo insistono da qualsiasi Pc dotato di connessione alla rete a banda larga, mentre Hosting Evoluto è una soluzione analoga che si rivolge alle aziende medio-grandi e alla Pubblica Amministrazione nell’ambito dell’offerta “Nuvola Italiana”.

Se il Cloud – inteso come Infrastructure-as-a-Service e, a tendere, Software-as-a-Service – è la frontiera del futuro, SSC non dimentica le proprie origini, per cui continua a investire anche in ambito SAP. «Siamo particolarmente orgogliosi di avere recentemente ottenuto, per primi sia in Italia sia nel settore TLC a livello mondiale, la certificazione di Customer Center of Expertise di livello Advanced rilasciata da SAP, che ci riconosce l’ottimale gestione end-to-end dei processi per l’implementazione delle soluzioni SAP», dice Gigli. Il riconoscimento attesta, in particolare, l’idoneità a gestire e mantenere il funzionamento delle soluzioni SAP e l’utilizzo degli strumenti, dei processi e della metodologia Run Sap. In ambito Erp, SSC ha anche ottenuto il prestigioso livello ML3 del Capability Maturity Model Integration for Development (Cmmi-Dev) per lo stato di maturità dei propri processi produttivi, oltre alla certificazione ISO/IEC 20000-1. Sono, quindi, numerosi gli enti indipendenti che confermano il livello di eccellenza raggiunto da SSC.

Leggi anche:  Valutare l'efficacia della piattaforma Customer Experience è fondamentale per un business vincente