La nuova organizzazione, che utilizza competenze tecniche, di marketing e di comunicazione per realizzare nuovi servizi innovativi, proporrà soluzioni a costi proporzionali ai risultati raggiunti
Nel mercato dell’IT mantenere le posizioni raggiunte non basta più: partendo dal presupposto che l’hardware, il software e persino i servizi sono destinati a diventare delle commodity, bisogna farsi venire altre idee e avere il coraggio di sperimentare nuovi modelli di business. È questo il presupposto che ha spinto Opera21 (www.opera21.it), una delle principali realtà informatiche italiane legate al mondo dell’innovazione tecnologica e di processo nata nel 2004 per iniziativa di un gruppo di imprenditori privati con l’obiettivo di sviluppare un progetto industriale caratterizzato da rapida crescita interna e significativa presenza sul mercato italiano ed europeo, a ideare Enova21, una nuova iniziativa che nasce con l’intento di condividere con i clienti rischi e profitti.
Attualmente alla holding Opera21, che nel 2010 ha conseguito ricavi per circa 65 milioni di euro e punta a raggiungere quota 74 milioni per la fine di quest’anno, fanno capo quattro realtà strutturate per aree geografiche e competenze tecnologiche: Opera21 (informatica), Opera21 Nordest (tecnologie Web), Edita21 (Bpo) e Mediaphone (Crm), per un totale di circa 700 collaboratori e addetti dislocati nelle dieci sedi di Milano, Roma, Napoli, Rovereto, Bolzano, Genova, Aosta, Klagenfurt, Madrid e Città del Messico. Già oggi Opera21 è nota non solo per le competenze informatiche in aree come business integration, enterprise solution, servizi continuativi su applicazioni, processi e infrastrutture, ma anche per la capacità di offrire piattaforme applicative condividendo con i clienti i risultati che queste producono.
«Per dare maggiore risalto a queste due anime – spiega Daniele Carboni, presidente della società – abbiamo varato una nuova organizzazione: da un lato l’anima informatica, quella delle tecnologie di base e dei prodotti tecnologici specializzati; dall’altro l’area dei servizi innovativi, quella che utilizza competenze tecniche, di marketing e di comunicazione per realizzare nuovi servizi, battezzata Enova21. La vera sfida è rappresentata dal fatto che Enova21 proporrà soluzioni a costi proporzionali ai risultati raggiunti». Sono molti i mercati in cui questa sinergia dovrebbe risultare vincente: il turismo e l’editoria multimediale, in cui l’utilizzo del Web sta diventando sempre più pervasivo, ma anche il mondo delle telecomunicazioni, in cui i fornitori di servizi incalzano sempre più da vicino i carrier, e molti altri. «In un contesto sempre più competitivo in cui le aziende cercano nuovi paradigmi di crescita – prosegue Carboni – riteniamo sia importante, nel nostro comparto, non solo proporre soluzioni ICT sempre allo stato dell’arte, ma anche misurarne realmente l’efficacia e il ritorno economico: basando la nostra remunerazione sui risultati raggiunti vogliamo tornare a dare all’IT il valore che merita».
I ricercatori dei laboratori di Napoli e Rovereto di Opera21 sono quindi fortemente impegnati nella realizzazione di soluzioni per il mondo del Web e, più in generale, dei processi online. Da qui vengono coordinate anche le strategie di partnership mirate a individuare, in ogni parte del mondo, tecnologie e aziende di particolare interesse, come testimonia, per esempio, l’alleanza con SAS nel settore degli Analytics.