HP: Le sfide della complessità

Nel corso di un evento organizzato da HP a Milano, sono state dibattute alcune ricette per permettere alle piccole e medie imprese di crescere anche in un contesto sicuramente non facile come quello attuale

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di Luca de Piano

Tema suggestivo, ma soprattutto in grado di fotografare la realtà di oggi. “Crescere nella complessità” era infatti l’argomento che ha visto alcune piccole e medie imprese discuterne e confrontarsi con esperti, consulenti e docenti per trovare risposte utili alle loro esigenze e migliorare la propria competitività. Soprattutto in un contesto economico quale quello attuale, che di certo non fa sconti a nessuno. Ci ha pensato Claudio Devecchi, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore (www.unicattolica.it) e grande conoscitore del mondo accademico e aziendale, a inquadrare perfettamente il tema dell’incontro svoltosi a Milano a metà aprile. Presentando un interessante studio sul ciclo di crescita dell’impresa familiare e delle sue cinque tipologie, Devecchi ha sottolineato come la crescita nella complessità comporti sfide ben precise, che richiedono di essere affrontate con grande realismo e tempestività, soprattutto quando le piccole medie imprese sono aziende di famiglia, come capita spesso nel contesto del nostro Paese. Dal canto suo, Sammy Saba di ABB Italia (www.abb.it) ha portato all’attenzione dell’uditorio quelli che possono essere i vantaggi dell’efficienza energetica, soprattutto in merito alla possibilità di fare di più riducendo i costi e le emissioni. In questo senso, l’approccio globale di ABB permette di affrontare un ciclo completo, dall’audit energetico come strumento di supporto alle decisioni fino alla realizzazione e alla misura dei risparmi effettivamente ottenuti. Discutendo di un ambito non meno importante, Paolo Bertoli, già presidente di Andaf (www.andaf.it), l’associazione nazionale dei direttori finanziari, e attuale amministratore delegato di Widar (www.widar.it), società fiduciaria e di revisione, ha posto l’accento sul rischio mercati e la necessità della tutela dei patrimoni, sottolineando come sia fondamentale conoscere i rischi per attuare le necessarie misure di protezione.

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Particolarmente stimolante è stato anche l’intervento di Stefano Casaleggi, amministratore delegato di Castel, società di consulenza strategica e di processo, che ha esaminato le possibilità di integrazione digitale delle piccole e medie imprese nel contesto odierno caratterizzato da una dematerializzazione delle informazioni che in alcuni casi è davvero spinta. Infine, l’intervento di Marco Lanfranchi, commercial sales director Imaging & Printing Group di HP Italiana (www.hp.com/it), ha permesso ai presenti di toccare quasi con mano quelle che possono essere le nuove frontiere del printing, oggi più che mai passate dal ruolo di mero strumento a quello di vera e propria risorsa. Del resto, se da una parte la digitalizzazione delle informazioni è crescente, anche grazie all’offerta specifica HP Cloud, i documenti stampati, soprattutto quelli a colori, mantengono la loro rilevanza, e si rinnovano grazie a soluzioni ad hoc come HP Managed Print Services o HP e-Print. Ma c’è un dato su tutti, tra quelli citati da Marco Lanfranchi sulla scorta di una ricerca condotta da HP, che ha dato da riflettere all’uditorio: le fatture a colori vengono pagate il 30% più velocemente rispetto a quelle in bianco e nero. E questo sicuramente non è poco. Soprattutto in tempi così complessi come quelli odierni.