Capire le sfide che le aziende hanno davanti e affrontarle insieme a loro. Il caso Cariparma
HR Access (www.hraccess.it), multinazionale che propone una suite completa di soluzioni software per la gestione delle risorse umane (HR), anche nel 2011, anno non certo facile, è cresciuta del 10% circa. «Questo significa – sottolinea Franco Gementi, country manager della filiale italiana, avviata nel 2006 – che la nostra offerta è in linea con le esigenze del mercato. Siamo convinti che il nostro vero punto di forza, però, sia rappresentato da una attenta capacità di ascolto, che ci permette di comprendere e affrontare al meglio le problematiche e le sfide che sono chiamati a fronteggiare i nostri clienti».
Un esempio viene dal progetto sviluppato all’interno di Cariparma Crédit Agricole, che si è aggiudicato il premio per la migliore Gestione operativa e amministrazione del personale nell’ambito della ricerca HR Innovation Practice condotta dalla School of Management del Politecnico di Milano. Cariparma, oggi capogruppo in Italia del Gruppo Cariparma Crédit Agricole, a seguito di una lunga serie di merger & acquisition dal 2007 a oggi è passata da 4mila a 9mila dipendenti: questo ha reso necessaria l’adozione di un nuovo sistema di gestione del personale in grado di erogare i servizi a tutte le società del gruppo attraverso una soluzione Web based accessibile in modo profilato dalla intranet aziendale. La scelta è caduta su HR Access, e oggi il Gruppo è dotato di un sistema HR multi-società flessibile e scalabile. «Il progetto è iniziato nel 2008, con l’acquisizione di FriulAdria – ricorda Gementi -; quella prima integrazione ha richiesto circa sei mesi. Negli anni successivi ne sono seguite molte altre e, affinando via via i processi, ora siamo in grado di integrare realtà che contano 1.000-1.500 dipendenti in soli tre mesi». Le risorse Cariparma, profilate a seconda del ruolo, possono accedere direttamente al sistema, integrato con altri sistemi presenti in azienda come per esempio quelli per la gestione delle trasferte e la valutazione delle performance. Per ogni tool, che ha un’interfaccia molto simile a quelle pre-esistenti per facilitarne l’adozione da parte degli utenti, è presente un motore di reportistica che consente di generare report profilati con modalità che variano da logiche di self service, fino a cruscotti o documenti in Pdf. A supporto dell’utente è disponibile una dettagliata manualistica, mentre sono stati creati anche dei centri di competenza locali per un supporto più specifico. A livello centrale, invece, sono presenti due help desk, uno per la parte amministrativa e l’altro per le problematiche tecniche.
«La scommessa vinta da Cariparma è stata quella di sfruttare le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie per rispondere alla crescita della società mantenendo costanti le risorse allocate alla gestione del personale», evidenzia Gementi. Questo è stato possibile grazie anche a un’organizzazione interna alla funzione HR di Cariparma su due livelli: alcune attività amministrative come il payroll, la gestione contabile e le denunce fiscali sono state verticalizzate sulle singole aziende, mentre per le attività standard, come la rilevazione delle presenze o per tematiche che richiedono competenze specialistiche come la formazione, il Tfr e la previdenza complementare, la gestione è stata centralizzata.
Questo esempio spiega il successo che HR Access sta registrando anche in Italia, Paese su cui l’azienda ha deciso di investire anche nel prossimo futuro. «Oltre a rafforzare la struttura con nuove assunzioni – conclude Gementi -, per il prossimo anno è previsto il lancio della nostra offerta SaaS (Software-as-a-Service) sul mercato italiano, una iniziativa che siamo certi contribuirà ulteriormente alla diffusione delle nostre soluzioni, che possono adattarsi alle esigenze dei clienti sia nel caso che decidano di continuare a gestire internamente le risorse umane, come nel caso di Cariparma, sia nel caso in cui scelgano di affidare questo compito all’esterno».