La complementarietà dell’offerta, nelle soluzioni per la gestione delle risorse umane, favorisce la nuova società come fornitore a tutto campo
Archiviato l’acquisto di Byte (www.bytesh.com), storica società torinese ben conosciuta presso gli uffici del personale di molte grandi società italiane, da parte di ADP (www.it-adp.com), ai vertici a livello mondiale nel settore del Payroll, dopo avere ottenuto alla fine dello scorso anno l’autorizzazione dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, la nuova realtà si presenta ora in Italia con un logo coniato appositamente, ADP Byte.
Presente direttamente in molte città italiane, ma anche indirettamente grazie all’alleanza con un’ampia rete di consulenti del lavoro, con un team di 950 esperti propri e con un fatturato complessivo che nel 2010 ha superato i 90 milioni di euro, la società continua a essere parte integrante della divisione Employer Services di Automatic Data Processing, la multinazionale statunitense che figura nella classifica Fortune 500, che è stata nominata nel 2010 Most Admired Company e che è una delle uniche tre società al mondo con il rating AAA di Standard & Poors.
Grazie a queste caratteristiche, ADP Byte si pone ora a pieno titolo ai vertici assoluti del mercato italiano nella fornitura a 360 gradi di soluzioni per la gestione delle risorse umane.
NuovO IMPEGNO DI ADP Byte
Concluso il periodo di assestamento e di fusione delle due strutture, alla cui guida è stato nominato Roberto Gamerro, dopo una sua lunga militanza in Byte e il favorevole esito dell’operazione, ora anche l’offerta che riguarda la gestione delle paghe, l’amministrazione del personale, i processi sia di sviluppo che di valorizzazione delle risorse umane, come pure la sicurezza e il controllo degli accessi, risulta completamente integrata, sia per i servizi di outsourcing sia per le soluzioni in licenza d’uso.
«Oggi ADP Byte si propone quale partner per aziende di ogni settore e dimensione, dalla Pmi alla grande multinazionale – ha dichiarato Gamerro, durante la presentazione degli obiettivi e dei numeri espressi dalla nuova organizzazione -, con un’offerta completa e in grado di dare a ciascuna Impresa la giusta soluzione per la gestione del personale, basata sulle eccellenti professionalità e sulla consolidata esperienza di una realtà di successo. Più di 1.100 società italiane si avvalgono oggi dei servizi offerti da ADP Byte, con oltre 2 milioni di dipendenti gestiti. Se si considera che in Italia ci sono circa 18,5 milioni di lavoratori attivi, la parte amministrata e retribuita attraverso le soluzioni e i servizi che noi proponiamo supera il 10%».
Come ha spiegato Gamerro, la nuova struttura garantisce la continuità a tutti i clienti, sia ADP che Byte, mentre i nuovi utenti che sceglieranno ADP Byte potranno apprezzare le soluzioni completamente integrate e basate su Web, ma anche la flessibilità e la modularità dei servizi, che vanno dall’acquisto della licenza al full Business process outsourcing, passando per diversi livelli di adattabilità alle esigenze del cliente.
Great Place to Work
Come evidenziato anche nel recente 10° Convegno Annuale dell’Istituto italiano che cura la graduatoria delle “società dove tutti vorrebbero lavorare” (www.greatplacetowork.it), un’ottima gestione delle risorse umane rappresenta la leva più importante per il successo. Però, alcuni aspetti rendono questa funzione di non sempre facile realizzazione in azienda.
«Se da un lato richiede strumenti specifici – ha proseguito Gamerro -, per esempio per la rilevazione presenze, per la ricerca e selezione, per la pianificazione della formazione obbligatoria e di aggiornamento, per la valutazione del personale e per il disegno dei percorsi di carriere, dall’altro presenta un’estrema complessità della materia in termini di normativa contrattuale, in continua evoluzione, specialmente per le attività più operative, come il calcolo e la stampa dei cedolini».
Pur rivestendo un’estrema importanza, ma non rientrando nel core business aziendale, gli strumenti di HR diventano quindi i migliori candidati per un processo di esternalizzazione.
«Però, quando un’impresa decide di fare una scelta di questo tipo – ha suggerito Fabien Breget, che ha ricoperto la carica di amministratore delegato per ADP Italia e ora è general manager outsourcing services di ADP Byte –, le valutazioni sono sempre difficili. Per questo motivo, il nostro modello di business propone modalità flessibili di fruizione dei servizi. Mi spiego meglio: un’azienda può partire con una soluzione in licenza d’uso, per farla poi migrare in forma di Software-as-a-Service, passando quindi a un outsourcing completo e tornare invece alla licenza d’uso per alcune particolari funzioni che preferisce svolgere in casa. Tutto ciò senza problemi tecnici di migrazione. Esistono molti nostri clienti che hanno effettuato percorsi analoghi, prima di giungere alla configurazione che meglio si addiceva alle loro specifiche esigenze».
Il valore aggiunto fornito da ADP Byte consiste nel mettere a disposizione, oltre a una consolidata esperienza, anche sofisticati strumenti software che costituiscono l’offerta modulare. Infatti le soluzioni possono essere recepite gradualmente sulla base delle esigenze e dei processi di business del cliente, spaziando dal solo processing al full outsourcing, per arrivare fino al Business process outsourcing, con il coinvolgimento totale o parziale del personale HR dell’azienda cliente nel passaggio all’esternalizzazione.
«La stessa flessibilità si riscontra anche nell’ampiezza del servizio erogabile – ha evidenziato Breget -, che può prevedere per esempio la gestione delle paghe standard per pochi collaboratori, soluzione molto interessante per le Pmi, ma anche per i numerosissimi dipendenti delle grandi organizzazioni, con problematiche a livello internazionale e con la necessità di personalizzazioni molto spinte, che vanno dalla molteplicità di contratti e delle lingue, alla gestione dei percorsi di carriere e alla valutazione del personale».
Esperienza e Innovazione
«La nostra missione è quella di dare a ogni azienda la soluzione più adeguata per la gestione, l’amministrazione e la valorizzazione del personale – ha rilevato Emanuele Castellani, che dopo essere stato direttore del service center large and very large accounts di ADP Italia, adesso è il nuovo business development and strategic marketing director della società -, fornendo strumenti e servizi efficienti e innovativi, per diventare il punto di riferimento nello HR Management».
ADP Byte, come ha continuato Castellani nella sua spiegazione, rappresenta l’unione di due realtà con molte sovrapposizioni, quali la filosofia di approccio alle soluzioni e il costante orientamento all’innovazione in termini tecnologici e applicativi, senza dimenticare quelle “mobile”, ma anche con vaste aree di complementarietà, in particolare per quanto riguarda la fornitura di servizi in outsourcing e di prodotti in licenza d’uso, che garantiscono flessibilità e scalabilità grazie alla condivisione di una solida architettura di base. Il tutto racchiuso in un’offerta ora integrata, che in Italia viene proposta con il marchio di HR World 20XI.
«Accanto all’esperienza e all’innovazione che mettiamo in campo con i nostri prodotti in licenza d’uso – ha concluso Gamerro –, grazie alla fruizione delle stesse soluzioni in modalità outsourcing i clienti possono trarre vantaggi concreti anche in termini di risparmi economici molto consistenti. Senza dimenticare la soddisfazione del cliente, monitorata con due rilevazioni annue a livello mondiale. Dai risultati emerge che l’Italia si trova in posizione di eccellenza, al secondo posto dopo l’Australia».