Ancora novità da Nuance Communications che lancia una nuova soluzione per le comunicazioni mobili in grado di interagire in 38 lingue diverse. Flessibilità, sicurezza e interazione sempre più naturale
di Edoardo Bellocchi
Prosegue la marcia trionfale di Nuance Communications (www.italy.nuance.com), che chiude l’anno fiscale 2012 con un fatturato globale di 1,74 miliardi di dollari e una crescita a due cifre rispetto all’anno precedente. E con risultati spettacolari in Italia, dove l’incremento di fatturato si è attestato su livelli record, «nell’ordine del 7-800%» – fa sapere Agostino Bertoldi, vice president Enterprise & Mobility per il Sud Europa della società. Di pari passo, è cresciuta anche la struttura nazionale di Nuance, che conta più di cento persone, grazie anche alla decisione di portare nel nostro Paese funzioni che finora erano svolte altrove, come le sales operations, prima gestite dal Regno Unito.
INTERAZIONE SEMPRE PIÙ NATURALE
Specializzata nelle tecnologie vocali e nelle soluzioni documentali, testuali e di imaging, Nuance Communications propone al mercato un portafoglio di soluzioni in grado di riconoscere il profilo vocale dell’utente tramite computer, cellulari, smartphone, tablet, automobili, tv e altri dispositivi elettronici, con un’interfaccia di immediato utilizzo in grado di migliorare l’esperienza degli utenti. Di recente presentazione è Nina, acronimo di Nuance Interactive Natural Assistant, un nuovo strumento progettato per agevolare l’integrazione delle applicazioni per smartphone e tablet con le potenzialità dei comandi vocali. «La tendenza inarrestabile vede utilizzare la voce come interfaccia privilegiata nell’interazione con gli smartphone – spiega Bertoldi – dato anche il continuo affinamento delle tecnologie, che consentono di utilizzare le applicazioni in maniera del tutto naturale e immediata, grazie alle funzioni semantiche e statistiche, che analizzano la combinazione delle parole nel contesto specifico».
BANCHE, UTILITIES E TELCO NEL MIRINO
La soluzione Nina di Nuance si configura come un vero e proprio assistente virtuale per il customer service nell’ambito mobile, che trova il proprio terreno di elezione nelle applicazioni per smartphone e tablet realizzate per il mondo finanziario, come banche e assicurazioni, oppure nelle utilities e nel settore delle telecomunicazioni. Oltre a essere già disponibile per i sistemi operativi Apple iOS e Android, che come noto rappresentano circa il 90% degli smartphone e tablet attualmente in circolazione, la nuova soluzione di Nuance offre un tool di sviluppo SDK (Software Development Kit) aperto, che consente di integrare rapidamente le funzionalità di un assistente virtuale nelle app per i dispositivi mobile esistenti. La flessibilità di Nina, che supporta 38 lingue differenti, permette anche di introdurre sul mercato l’assistente personale con il proprio brand aziendale, con la possibilità di implementare voci personalizzate. Un altro dei punti di forza di Nina è quello di migliorare l’interazione con le applicazioni già esistenti, permettendo di mantenere quanto già realizzato con evidenti vantaggi in termini di salvaguardia degli investimenti. «Le nostre tecnologie di riconoscimento vocale permettono di rendere sempre più naturale l’interazione – sottolinea Agostino Bertoldi – eliminando la necessità di muoversi all’interno di complicati sistemi di navigazione fondati sulla classica struttura ad albero con domande e opzioni fisse e prestabilite, per poter finalmente porre query il più possibile libere». Oltre a essere già utilizzata da molte aziende sul mercato americano, dove è stata introdotta nell’estate 2012, Nina sta riscuotendo interesse anche nel nostro Paese, dove ci sono implementazioni in corso presso alcuni importanti istituti di credito che apprezzano anche un ulteriore valore legato alla sicurezza: dato che l’impronta vocale è unica, in maniera del tutto analoga alle impronte digitali, utilizzando le soluzioni Nina si possono ottenere livelli di sicurezza senza pari.