Un percorso di crescita, sempre legato al mercato bancario, che prevede iniziative estere e una prossima quotazione in Borsa
Risultati davvero interessanti quelli del gruppo Bassilichi (www.bassilichi.it) nel 2009. «Buoni i numeri – esordisce Leonardo Bassilichi, direttore generale della società -, ma non vorrei dar loro troppa enfasi, vista la situazione generale dell’economia». Anche non volendo dare troppa enfasi, i numeri parlano chiaro e raccontano di un’impresa in buona salute che, non ostante il pessimo periodo per il mercato It mondiale e italiano, nello scorso anno ha ottenuto un incremento di fatturato pari al 20,2% raggiungendo i 223,3 milioni di euro (185,8 nel 2008), anche grazie a nuove acquisizioni. La capogruppo, Bassilichi, ha comunque messo a segno una crescita del 12,1% passando dai 185,2 milioni del 2008 ai 207,5 del 2009.
Questi risultati, afferma Leonardo Bassilichi, «sono frutto di un anno intenso di iniziative attraverso le quali abbiamo stimolato positivamente il mercato bancario, proponendo tecnologie e servizi semplici e innovativi, collaborando con tutte le nostre società controllate e partecipate sfruttando le loro specificità».
Tra queste iniziative la “Banca Bassilichi” una concept bank, situata fronte strada nella sede milanese di via Vittor Pisani, che consente di presentare ai clienti l’idea di una banca innovativa.
Il mondo bancario è infatti il principale mercato per la società cui offre servizi di Bpo attraverso i quali realizza circa il 90% del fatturato. Ma sono anche altri gli ambiti dove Bassilichi si propone, come la Gdo, il gaming e la distribuzione dei prodotti petroliferi, tutti settori dove sono necessarie competenze e servizi legati alla gestione del denaro e della monetica.
È la monetica, infatti, a rappresentare la maggiore fonte di introiti (oltre il 36%), seguita dal facility management con quasi il 28%, poi la sicurezza fisica con circa il 20% e il back office vicino al 10%.
Negli ultimi due anni Bassilichi ha acquisito alcune società che per lo più operano nell’area del suo business principale, si tratta del Consorzio Triveneto (fornisce servizi di monetica e corporate banking), Alfa Elettronica (progetta e produce sportelli self service), BassmArt (fa biglietteria elettronica e merchandising) e Krene (si occupa di sviluppo software e sistemi informativi). In altri casi invece detiene una quota di partecipazione, come nel caso di Bassnet (soluzioni per la monetica) e di Record Store (archiviazione).
Il piano del gruppo prevede per l’anno in corso un incremento di fatturato che lo porti a raggiungere i 240 milioni di euro, i 260 nel 2011 e a toccare i 285 milioni nel 2012.
«Per il triennio 2010-2012 – conclude Leonardo Bassilichi – ci attendiamo una crescita organica di circa 60 milioni di euro derivanti soprattutto dalla monetica e dal back office, ma dal 2012 riteniamo che la crescita rallenti e sarà dunque necessario allargare i nostri orizzonti al di fuori dell’Italia. La miglior difesa è l’attacco – aggiunge -, per cui bisogna anticipare il mercato e i fornitori di servizi esteri che “scendono” nel nostro Paese».
L’intenzione dunque è di investire all’estero, probabilmente con qualche acquisizione in modo da fornire servizi alle filiali straniere di importanti gruppi nazionali. Per raggiungere questo obiettivo, ha rivelato il direttore generale, Bassilichi sta avviando alcune iniziative che dovrebbero portarla, in un futuro non troppo lontano, alla quotazione in Borsa.