La città di Expo 2015 sempre più smart, grazie alle Isole digitali, i nuovi spazi outdoor che offrono servizi ad alto tasso di innovazione in collaborazione con Microsoft, Telecom Italia, Bee e A2A
Il processo di avvicinamento all’appuntamento, che metterà non solo la capitale meneghina, ma tutto il paese al centro dell’interesse culturale mondiale, prosegue con la digitalizzazione dell’ambiente cittadino nell’ottica della realizzazione di una città più intelligente, non solo per le possibilità comunicative urbane, ma anche per un ripensamento dell’organizzazione spaziale del vissuto cittadino.
Oramai presentissimo agli incontri di presentazione del Comune di Milano è l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Università e Ricerca, Cristina Tajani, che ha ricordato come il processo di modernizzazione urbana non é un progetto esclusivamente diretto e finalizzato al solo Expo 2015, ma è un percorso in itinere che si trasforma e si adatta ai trend e agli spunti derivanti dall’esterno. Ma cosa sono le Isole digitali? «Si tratta di un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato nell’offerta di contenuti e servizi a favore di una città più intelligente e aperta» – ha detto Tajani. Si tratta di spazi cittadini rivolti a vari tipi di utenza, da chi ha solo necessità di ricaricare il cellulare a coloro che vogliono affittare un servizio di car-sharing o di quadricicli.
«I milanesi e i city workers – ha spiegato Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità e Ambiente del Comune di Milano – beneficeranno di questi innovativi servizi. Si pensi alla facoltà di potersi connettere gratis ai nostri hotspot oppure ai pagamenti in mobilità con l’NFC». A livello visivo, le Isole digitali sono dotate di una colonnina con schermo touch, dove poter ricevere informazioni su luoghi di interesse, servizi utili e – in futuro – la prenotazione di un taxi. L’installazione è talmente semplice e leggera quanto funzionale, uno dei passi che precede l’integrazione di piattaforme di “visitor experience” entro il 2015. «La preparazione dell’esposizione universale, con l’attivazione di 15 Isole digitali, entra nel vivo» – ha spiegato Piero Galli, general manager per la Gestione dell’evento di Expo 2015. «In vista dell’appuntamento sarà fondamentale sviluppare una rete tecnologica di servizi all’avanguardia così da rispondere in maniera efficace alle necessità di oltre 20 milioni di visitatori attesi».
Le Isole digitali sono fruibili nelle ore diurne e nelle serali, grazie a un sistema speciale di illuminazione intelligente basato su smart grid, che varia di intensità a seconda del numero di persone presenti, garantendo in questo modo il necessario risparmio energetico a tutela dell’ambiente. Importante anche il numero di partner che hanno affiancato il Comune di Milano nella realizzazione delle Isole. Tra questi Microsoft, Telecom Italia, Bee e A2A. «Siamo orgogliosi di essere partner di un progetto del genere – ha spiegato Paolo Rossetti, direttore generale Area Tecnico-Operativa di A2A – che si integra alla perfezione con E-moving, il piano con cui abbiamo dotato la città di Milano di un’infrastruttura di ricarica intelligente per i veicoli elettrici». Non solo. Carlo Purassanta, amministratore delegato di Microsoft Italia, ha aggiunto: «Con la nostra tecnologia intendiamo contribuire all’evoluzione del tessuto urbano, puntando a semplificare l’accesso ai servizi da parte dei cittadini e a migliorare il loro rapporto con la città. In questo modo, non solo Milano potrà esser considerata una delle metropoli più digitalizzate d’Europa, ma ci auguriamo possa ispirare tante altre città italiane, con la consapevolezza che le nuove tecnologie come Internet Explorer, il browser di Microsoft protagonista di questo progetto, rappresentino un alleato strategico per una proposta di valore che faccia leva su sviluppo sociale, crescita economica e sostenibilità ambientale». Il Comune di Milano ha realizzato le Isole digitali a costo zero, grazie a finanziamenti esterni. Il budget per le prime 15 Isole è stato di oltre 3 milioni di euro. Le altre 12 saranno realizzate entro febbraio 2014, con un costo complessivo di 960mila euro, sostenuti pienamente da un bando della Regione Lombardia nell’ambito del Programma Europeo di sviluppo Regionale (POR).