La neutralità ci porterà lontano

TelecityGroup Italia, società che fa parte del gruppo TelecityGroup, multinazionale europea con sede a Londra, nonché maggior provider europeo di data center neutrali, è cresciuta del 44,1% nel 2013, prevede l’apertura di nuovi data center e vuole sostenere aziende e PMI del Belpaese. Puntando su cloud e servizi

 

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Luca Beltramino, managing director di TelecityGroup ItaliaNeutralità, cloud, servizi. Sono questi i cardini dell’azione di TelecityGroup (www.telecitygroup.it), primo provider europeo di data center indipendenti dai carrier di telecomunicazioni, quotata al London Stock Exchange tra le prime trecento società, clienti come Telecom, Microsoft e Facebook, presente in Italia con tre data center a Milano. Se la casa madre nel 2013 ha superato i 395 milioni di euro di fatturato (+15,1% sul 2012), la filiale italiana, 180 clienti, tra cui IBM, Fineco e HP, è andata oltre i 17,5 milioni di ricavi (+44,1%). Ne parliamo col managing director di TelecityGroup Italia, Luca Beltramino.

 

Data Manager: Nel 2013 avete aperto nuovi data center?

Luca Beltramino: TelecityGroup ha acquisito nuovi data center a Istanbul, Sofia e Varsavia, così il gruppo ora è presente in 12 città chiave in 11 paesi europei: Milano, Londra, Manchester, Amsterdam, Dublino, Francoforte, Helsinki, Istanbul, Parigi, Sofia, Stoccolma, Varsavia. Nel 2013 è aumentata anche la potenza disponibile al cliente del 14,4%, che complessivamente è ora pari a 98.8MW (86.4MW nel 2012).

Aprirete nuovi data center anche in Italia?

Stiamo valutando la possibilità di costruire un nuovo data center a Milano e successivamente in altre regioni. Il nostro Paese ha grandi prospettive, l’economia digitale è stimata appena tra l’uno e il due per cento del Pil (Fonte: Digital Advisory Group, 2013), eppure l’Italia è la terza economia dell’Eurozona e ci sono 41,7 milioni utenti di Internet (fonte: Audiweb, 2013). In particolare, sono convinto che crescerà la domanda di data center da parte delle Pmi.

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Come affrontare questa domanda?

Se la domanda di storage è inevitabile, decisiva sarà la trasformazione tecnologica legata alla diffusione del cloud, dei contenuti, delle virtualizzazioni, della system integration. Saranno fondamentali anche la reingegnerizzazione dei processi computazionali e i cambiamenti organizzativi. Dovremo evitare – però – il rischio “commodity”, all’opposto proprio i servizi a valore aggiunto faranno la differenza. La neutralità, il fatto che i clienti possano accedere ai loro server senza mediazioni, è senz’altro un valore aggiunto.

Come vede il futuro del cloud?

Sarà sempre più essenziale consentire ai clienti di massimizzare l’efficienza, la flessibilità e la sicurezza del cloud ibrido stabilendo specifiche connessioni di rete dalla propria infrastruttura privata o gestita con quella di qualsiasi cloud provider che fa parte della piattaforma. Dovremo permettere alle imprese di effettuare scelte sofisticate circa le proprie applicazioni, senza restrizioni dovute alla sovranità dei dati (sovereignty) o soluzioni chiuse (vendor lock-in). Integrando piattaforme ibride con i fornitori di cloud di loro scelta, la piattaforma consentirà ai clienti di connettersi senza soluzione di continuità con e tra i cloud provider, i sistemi fisici e le reti come parte dell’ecosistema digitale.

Di recente, avete presentato Startup Program, un’iniziativa dedicata alle start-up italiane, un progetto caratterizzato da una serie di agevolazioni economiche (primo anno gratuito) e supporto di servizi. Con quale finalità?

È fondamentale per la nostra economia investire sui giovani e in questo senso l’Ict rappresenta un’opportunità di crescita. Le start-up devono pensare ai data center come a un volano del cambiamento e del business. Presto, i nostri data center saranno certificati PCI DSS – Payment Card Industry Data Security Standard: la monetica e le operazioni di e-commerce delle start-up che aderiscono al Programma saranno garantite, un’opzione strategica in termini di marketing. In più, il fatto che siamo un provider neutrale darà ulteriori garanzie anche in termini di sicurezza.

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