Con il suo software semantico e statistico, lo spin-off dell’Università di Calabria a Rende è al centro di numerosi progetti realizzati con utilities, telco, aziende sanitarie e grandi system integrator
Arriva dal profondo Sud, da una regione che troppo spesso sbrigativamente viene associata a episodi di cattiva gestione se non peggio, l’esempio di uno spin-off universitario capace di anticipare tendenze che sorprenderebbero un abitante della Silicon Valley. La qualità scientifica del software prodotto da Exeura ci ricorda che da queste parti, dopotutto, sono nati i fondamenti della matematica e della geometria e che l’informatica è un modo brillante per metterli a frutto.
L’incontro organizzato per costruire questa puntata di Vision ha avuto una lunga gestazione, ma alla fine è stato possibile incontrare Mario Ettorre, co-fondatore e responsabile di vendite e marketing di Exeura (www.exeura.eu), durante un suo breve passaggio a Milano. «Forse non è un fatto molto conosciuto, ma in Calabria ci sono tre poli universitari molto validi» – esordisce Ettorre.
Exeura nasce nel polo di Rende (Arcavacata): un complesso universitario che conta oltre 30mila studenti. Exeura non si può paragonare al caso dell’ennesima start-up infatti ha alle spalle una storia ultradecennale e i suoi fondatori sono docenti universitari e ricercatori esperti. Alla costituzione di questa azienda specializzata in soluzioni di statistica, semantica, data analytics e business intelligence si sono adoperati Sergio De Julio (attuale presidente onorario), Pasquale Rullo (attuale presidente del CdA), Domenico Saccà, Luigi Palopoli, ed altri docenti e ricercatori universitari di lungo corso. «Ci siamo sempre caratterizzati per un approccio legato a progetti specifici, portati avanti per conto di grandi clienti e system integrator nel campo delle telecomunicazioni, della sanità, della finanza e dell’energia. Da singoli prototipi, scaturiti prevalentemente da progetti di ricerca industriale, siamo però riusciti a ingegnerizzare veri e propri prodotti, da cui nascono altre collaborazioni e altri progetti».
Un cammino lungo e sempre misurato, che ha permesso ad Exeura di accumulare una notevole familiarità con molti problemi del knowledge management e di sviluppare una serie di strumenti analitici molto potenti ed esclusivi. «I responsabili dell’azienda, prevalentemente provenienti dal mondo della ricerca,hanno sempre dimostrato di avere una grande sensibilità nei confronti del mercato». Trattandosi di strumenti sofisticati, è abbastanza arduo descrivere il lavoro svolto da Exeura con le sue tecnologie. A grandi linee si tratta di prodotti software di tipo statistico e semantico utilizzati per estrarre e visualizzare informazioni da grandi volumi di dati strutturati e non (big data analytics & visualization), per individuare regole e schemi ripetitivi, con l’obiettivo di ricavare una informazione più precisa e arrivare più in fretta alla soluzione ottimale.
Prodotti e Soluzioni
Il prodotto di punta di Exeura è la piattaforma di Business Analytics denominata “Rialto”. Si tratta di un sistema che consente di analizzare grandi moli di dati per scoprire regole e conoscenza in essi nascoste e, quindi, non visibili ad occhi nudo. Oggi i principali clienti di Exeura utilizzano Rialto e le relative soluzioni sviluppate ad hoc, ottenendo un concreto supporto decisionale durante la loro quotidiana operatività.
Uno dei prodotti sviluppato da Exeura nasce da un progetto di estrazione di informazioni che i data scientist di Rende erano stati chiamati a realizzare per automatizzare l’estrazione di dati da bilanci Cerved. «All’inizio il software si chiamava Pablo – racconta Ettorre, una specie di acronimo di Pdf Table Extractor. È subito diventato Quablo, funziona sotto Windows ed è in grado di fotografare qualsiasi tabella e convertirla in un insieme di dati manipolabili con Excel». Quablo può essere considerato anche il prodotto più “leggero” di Exeura, basato su algoritmi euristici relativamente semplici e aperto anche a una utenza di tipo individuale.
Dalla collaborazione tra Exeura, Enel ed il Politecnico di Torino nasce la piattaforma SHAPE che, attraverso, l’analisi delle serie temporali provenienti dai contatori elettronici installati sulla rete Enel di bassa tensione, permetterà di raggiungere alcuni ambiziosi obiettivi: come la Customer Segmentation,con individuazione di profili tipici di consumo sulla base delle abitudini di prelievo/immissione di energia sulla rete di Distribuzione; il Customer Behaviour Prediction, ovvero la previsione a breve-medio termine dei comportamenti dei clienti con riferimento ai prelievi di energia; la Fraud Detection, che consentirà la riduzione delle perdite economiche dovute ad anomalie nella fornitura, nonché l’individuazione di possibili attività fraudolente.
Osserva Ettorre – «Oggi, in piena esplosione del fenomeno big data, l’expertise accumulata da Exeura si traduce in un potenziale di mercato ancora più interessante, perché si moltiplicano i soggetti industriali in possesso di enormi giacimenti di dati da cui ricavare dettagli che sono utili a servire meglio i clienti, trovarne di nuovi o evitare che il cliente passi alla concorrenza».
La conoscenza utile
Non solo. Lavorando per l’Azienda sanitaria di Asolo nell’ambito di un complicato progetto per la classificazione di referti e cartelle cliniche, Exeura sviluppa una soluzione costruita sul prodotto Olex: un software che combina tecniche di elaborazione del linguaggio naturale con metodi di machine learning per indicizzare i documenti in contesti applicativi complessi come quello sanitario in cui la descrizione di una malattia richiede un linguaggio assai articolato. Con Olex, il riconoscimento parte da una fase di training che consiste nell’analizzare un certo numero di documenti già classificati per ricavare le regole che serviranno a categorizzarne di nuovi. Ma questo non basta. Se Olex serve per scoprire nuova conoscenza, partendo da dati grezzi, ai clienti di Exeura interessa anche il procedimento opposto: partire da un set di regole già note e individuare subito i dati che, come si dice in gergo “matchano”, ovvero corrispondono il più possibile a una soluzione ottimale.
Infine, il prodotto che aiuta a ragionare più in fretta si chiama OntoDLV utilizzato già presso realtà che operano nel settore della logistica, dove serve per ottimizzare la composizione dei turni e delle squadre di lavoro, ma anche nelle centrali di Telecom Italia, dove il problema da risolvere è l’abbattimento dei tempi di instradamento verso il presidio giusto delle chiamate che milioni di clienti effettuano verso i call center. In questo caso, la rapida profilazione degli utenti, assicurata da OntoDLV, comporta una netta riduzione dei tempi rispetto ai normali sistemi di routing.
A dispetto del notevole palmarès di clienti e casi di studio, il marketing delle soluzioni sviluppate a Rende non è un’impresa facile. «Finora abbiamo fatto fatica a promuoverci» – riconosce Ettorre.
Ultimamente però Exeura ha adottato una nuova strategia di brand identity, che comporterà la ridenominazione di alcuni prodotti ed il rilancio della propria immagine sul web. Exeura sta esplorando anche nuovi mercati geografici e ha avviato collaborazioni con altre aziende italiane, per esempio la start-up salernitana Cyclosee, sorprendente protagonista sul mercato dei tool per il cosiddetto closed loop marketing (una disciplina che abbina tool di presentazione e business intelligence per misurare il ROI delle attività di promozione e vendita). Ci sono tutti i presupposti perché Exeura, partendo da un’apparente periferia geografica, muova verso un’affermazione globale nel gigantesco mercato del big data.