Per il più grande produttore di pc al mondo, il 2013 è stato l’anno dei record. In Italia, fuoco incrociato su segmento business e consumer. Introduzione degli smartphone nella seconda metà del prossimo anno e riflettori su server e storage. L’AD italiano, Mirko Poggi, punta al primato nel segmento pc plus e raddoppia il canale: «Crescere non deve essere una corsa che lascia senza fiato»
Secondo alcuni esperti di management come Tom Peters, le grandi aziende non performano bene nel lungo periodo perché perdono di agilità. La scienza delle fusioni e acquisizioni ha dimostrato che il tutto è sempre meno della somma delle singole parti. E la grande abbuffata dei merger anni Novanta ha confermato che non bisogna essere grandi per essere eccellenti. Se non c’è coerenza tra crescita dimensionale e leadership di mercato, si rischia di diventare giganti con i piedi di argilla e la testa tra le nuvole. Gli esempi non mancano. Ma non è questo il caso di Lenovo (www.lenovo.com/it), che consolida per il secondo trimestre consecutivo la sua posizione di leadership. Ma che cosa significa continuare a crescere per il più grande produttore di pc al mondo, dopo il sorpasso di HP? «Crescere significa avere responsabilità sempre più grandi e capacità di gestione sempre più efficiente» – risponde Mirko Poggi, country general manager e amministratore delegato di Lenovo Italia. «Non bisogna mai fare il passo più lungo della gamba. Crescere non deve essere una corsa che lascia senza fiato. Anche in Italia, stiamo seguendo una strategia di crescita organica, attenta a non appesantire la struttura per restare agili sul mercato».
La prova dell’innovazione
Lenovo continua a investire nel core business del pc: è questa la vera notizia in un momento di incertezza del mercato. «Europa e Italia sono mercati maturi in cui Lenovo è messa alla prova dell’innovazione di nuovi prodotti – dice Poggi – ma le cifre dimostrano che siamo pronti a reggere il fenomeno della consumerizzazione per dare all’utente sia aziendale sia consumer, il prodotto che meglio risponde a tutti i momenti della sua vita: noi la chiamiamo “multimodalità” – e un esempio è il nostro ThinkPad Helix: laptop quando necessario scrivere a lungo, tablet quando in movimento. Lenovo con la sua strategia dei piccoli passi sta conquistando la leadership in entrambi i segmenti. Big data e cloud moltiplicano il numero dei device necessari per abilitare l’accesso alle informazioni. Lenovo è pronta a cogliere la sfida della multimodalità e a vincerla».
Multimodalità
Al di là delle etichette commerciali, secondo Mirko Poggi, è l’uso che definisce il mercato. «I pc stanno diventando sempre più multimodali e ibridi, determinando una sovrapposizione tra uso personale e professionale. Android ha preso piede pesantemente anche in ambito professionale, ed è sempre più vicino a Windows. Le caratteristiche specifiche dei pc professionali restano – però – marcate, come la differenza tra Windows e Windows Pro e la discriminante sicurezza a livello enterprise, che non avrebbe senso far pesare in termini di costo all’end user».
Lenovo over the top
Con la cifra record di 29 milioni di unità vendute (con una media di 4 dispositivi al secondo), per il secondo trimestre fiscale (chiuso il 30 settembre) il fatturato globale di Lenovo ha raggiunto quota 9,8 miliardi di dollari, con una crescita positiva del +13% anno su anno, mentre i profitti fanno un balzo in avanti del +36% fino a quota 220 milioni. Con una quota di mercato mondiale di oltre il 17%, Lenovo è il primo produttore globale nel segmento dei personal computer (dati IDC e Gartner).
Fatturato EMEA in crescita
Per quanto riguarda la regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), guidata dall’italiano Gianfranco Lanci, presidente e SVP del gruppo, nel secondo trimestre fiscale, Lenovo ha continuato nella sua rapida crescita rafforzando ulteriormente la sua posizione di numero due del mercato (raggiunta per la prima volta nel terzo trimestre dell’anno fiscale precedente), e posizionandosi al primo posto in 12 paesi di quest’area geografica (e tra i primi tre vendor in ben 31 paesi), con una quota di mercato EMEA del 15% (dati preliminari IDC), che si traduce in un aumento di +4,2 punti percentuali sullo stesso periodo dell’anno precedente. Il fatturato del secondo trimestre di Lenovo in EMEA è stato di 2,3 miliardi di dollari, in crescita del +26% e oggi pari al 23% del fatturato globale di Lenovo.
L’anno dei record
Per Lenovo, il 2013 è stato l’anno dei record. «Stiamo vivendo un momento molto favorevole» – ha affermato Mirko Poggi. «Lo scorso trimestre, quando IDC e Gartner ci hanno riconosciuto la prima posizione a livello mondiale nella vendita di pc classico, a far crescere i risultati sono stati anche tablet e smartphone, arrivati al 15% delle vendite totali del gruppo, dimostrando così il costante impegno di Lenovo a 360 gradi, nel mercato dei digital device» – ha spiegato Mirko Poggi.
Ma qual è la sfida per il 2014? «Lenovo punta al primato nel segmento “pc plus”, che comprende tablet, smartphone, smart tv e ogni genere di oggetto connesso a Internet». Lenovo è entrato a gamba tesa nel mercato dei tablet consumer per Android con il nuovo Yoga Tablet, mentre nella gamma professionale anche il tablet si declina sotto il brand Think, con il ThinkPad Tablet 2, basato su Windows 8 Pro. «Stiamo adattando la strategia mondiale di Lenovo anche al mercato italiano. Per il 2014, la priorità in Italia rimane la copertura territoriale».
Il canale si fa in due
Lenovo ha rafforzato la struttura di canale in Italia, focalizzandosi sia sulla distribuzione aperta a tutti i dealer italiani sia sui Premium Partner. «Per noi il canale è fondamentale» – ha detto Mirko Poggi. «A livello mondiale, più del 95% delle nostre vendite avviene tramite canale. La novità principale è lo sdoppiamento del canale in due parti: distribuzione e canale premium dei partner certificati. Negli ultimi nove mesi siamo cresciuti nel segmento commercial, ma stiamo spingendo anche sul lato consumer. Federico Carozzi ha la responsabilità della gestione dell’open market e Luca Gasparini quella del segmento Smb e dei partner di canale certificati». Gli obiettivi per il canale sono duplici: «Il primo è aumentare il numero di reseller che trattano il nostro brand. In Italia, è possibile stimare 15mila reseller. Siamo lontani dal coprirli tutti e quindi c’è ampio margine per incrementare la numerica». Secondo obiettivo: «Abbiamo un canale certificato di circa cinquanta partner Lenovo e contiamo di triplicarlo nell’arco di un anno e mezzo».
Più tablet e meno PC?
Secondo IDC, nel 2013 le vendite di tablet sono cresciute del 58,7%, arrivando a toccare quota 229,3 milioni, mentre le vendite di pc consumer hanno registrato una brusca frenata. Il settore business invece rimarrà stabile. IDC ritiene che le aziende continueranno a preferire i pc desktop ai nuovi device sebbene la pratica del BYOD sia già piuttosto diffusa. Le ultime stime di IDC dicono che per la fine di quest’anno il settore dei pc consumer registrerà un calo record pari al 10,1%. «Il mercato dei pc vale più di 200 miliardi di dollari. Nonostante il calo di mercato dei pc, la strategia premia Lenovo con una redditività che cresce più del fatturato. E per l’Italia, ci sono grandi opportunità di crescita grazie al potenziamento del canale» – ha affermato Mirko Poggi.
Smartphone in Italia dal 2014
Per la prima volta, Lenovo è anche il terzo produttore mondiale di smartphone nella classifica di Gartner. Il periodo di riferimento è il terzo trimestre 2013, durante il quale le vendite di telefoni cellulari in tutto il mondo sono state di 455,6 milioni di unità, pari a un incremento del 5,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. «A guidare la crescita è stata come sempre la regione Asia/Pacifico, ma per la prima volta quest’anno torna a crescere anche l’Europa Occidentale. In Italia, gli smartphone al momento non sono commercializzati, pensiamo di introdurli nella seconda metà del 2014».
Server & Storage
Anche con i server e lo storage, il gruppo di origine cinese potrebbe trovare nuove vie di crescita. Lenovo è al momento un attore di nicchia su questo mercato da 51 miliardi di dollari, dominato da IBM, Dell e HP, ma – lo scorso anno – ha siglato una partnership con EMC, leader mondiale nello storage, che le ha permesso un ampliamento dell’offerta grazie all’acquisizione della gamma di soluzioni che prima andava sotto il brand Iomega, oggi LenovoEMC. A Gianluca Degliesposti il compito di guidare a livello EMEA la divisione Server & Storage, che punta per esempio su nuovi ThinkServer, progettati per rispondere in particolare alle necessità di applicazioni di virtualizzazione e cloud computing.