Marco Pierallini e Manuel Vellutini: due persone diverse ma un’amicizia unica e di vecchia data, uno degli ingredienti del successo internazionale di Tagetik
«Era il 1990, frequentavamo gli stessi corsi alla facoltà di Ingegneria Informatica dell’Università di Pisa e vivevamo nella stessa città, Lucca» – racconta Marco Pierallini, che oggi ricopre la carica di chief development officer in Tagetik. «La nostra amicizia è nata “on the road” e tra i libri di ingegneria. Prima di essere colleghi, siamo stati e continuiamo a essere amici. Viviamo a pochi passi l’uno dall’altro. I nostri figli frequentano la stessa scuola e condividiamo le vacanze». E Manuel Vellutini, che in Tagetik guida tutte le operazioni, le vendite, il marketing e le alleanze a livello mondo – aggiunge: «È grazie alla nostra amicizia che le idee, gli errori, le ambizioni trovano un confronto franco e leale, nella vita privata come nel lavoro. Ecco perché siamo anche ottimi colleghi oltre che grandi amici. Qualcuno ci definisce complementari – e forse – orgogliosamente, lo siamo davvero».
I segreti del successo
«Tagetik (www.tagetik.com/it) è un’azienda giovane – afferma Vellutini – con forti competenze, passione e determinazione. L’azienda sta esportando con ottimi risultati la cultura del performance management a livello internazionale. Solo pochi ingredienti nella nostra “ricetta”: concentrare gli investimenti su ciò che sappiamo fare meglio; rimanere legati al nostro DNA culturale che passa attraverso una profonda conoscenza della materia finanziaria; ambire a una costante condivisione degli obiettivi e delle strategie con partner e clienti per vincere insieme come una vera squadra. Questo è il segreto del nostro successo».
Il risultato di questa filosofia è che Tagetik ha aggiunto oltre 100 nuovi clienti nel corso del 2013 e sta espandendo ulteriormente la sua presenza su scala globale con operazioni in 30 paesi. Il tutto condito da una crescita del 25% dei ricavi totali consolidati e del 37% delle entrate ricorrenti, ma conservando – al tempo stesso – i medesimi elevati livelli di soddisfazione dei suoi clienti che – da anni – contraddistinguono l’azienda. «Detto così suona pure facile – continua Pierallini – ma in realtà sono molte le scommesse che dobbiamo fronteggiare ogni giorno. Per esempio, il mercato del performance management sta cambiando rapidamente. Oggi, l’area Amministrazione, Finanza e Controllo deve poter disporre di un accesso veloce e affidabile a una mole di dati e informazioni in costante aumento, anche fuori dall’ufficio, quando e dove ne ha bisogno, rispettando scadenze sempre più strette e pressanti e facendo di più con meno risorse a disposizione. La sfida di Tagetik è quella di interpretare al meglio questo contesto di business che si evolve e ascoltare le reali esigenze del mercato».
Un 2013 eccezionale
Il 2013 ha visto anche importanti risultati a livello di sviluppo e innovazione del software. Vellutini commenta: «Un anno fa non avrei mai pensato di esserne così orgoglioso ma – oggi – Tagetik sta investendo fortemente nella partnership strategica con SAP. L’accordo OEM tra Tagetik e SAP sancisce una cooperazione costante tra le nostre aziende allo scopo di sfruttare la potenza della tecnologia in-memory SAP HANA e di accrescere il valore e l’innovazione nei processi che fanno capo alla funzione Finance».
Ma c’è di più. «Di recente – riprende Pierallini – abbiamo introdotto sul mercato Tagetik Cloud per offrire funzionalità avanzate di gestione e controllo dei processi finanziari insieme ai vantaggi e alla flessibilità del cloud. Inoltre, abbiamo presentato un’anteprima di Tagetik 5, la nuova versione del nostro software che – insieme alle piattaforme dei nostri partner tecnologici, Microsoft e SAP – permetterà di supportare l’area Amministrazione, Finanza e Controllo per ottenere di più dalla gestione e dalla verifica dei dati di business, elaborando queste informazioni più rapidamente, con meno sforzi e da qualsiasi luogo. Infatti, Tagetik 5 è appositamente sviluppato per supportare naturalmente il modo in cui l’area Finance lavora e non per dettare un approccio alla gestione dei processi finanziari».