Kaspersky Lab Italia. Idee che cambiano il mondo

La filiale italiana ha raggiunto il traguardo dei cinque anni vissuti da protagonista nel panorama della sicurezza internazionale e guarda al futuro promuovendo idee e progetti con Startupbusiness

 

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Aldo del Bò, country manager di Kaspersky Lab ItaliaQuando Alexander Moiseev ha guidato il lancio, nel 2008, di Kaspersky Lab Italia (www.kaspersky.com/it) non molti pensavano a cosa avrebbe riservato il futuro. Cinque anni fa, lo scenario della security era molto diverso da come è oggi. Virus, malware e minacce governative erano ancora limitate e di certo sconosciute ai più. A distanza di così tanto tempo, gli utenti hanno dovuto imparare a difendersi dagli attacchi provenienti da ogni parte del Pianeta, affidandosi a pionieri del settore proprio come Kaspersky. La filiale italiana impiega un personale di quaranta esperti operativi divisi tra le sedi di Milano e Roma, guidati da Aldo del Bò, country manager Kaspersky Lab Italia e da Alexander Moiseev, fresco di nomina come managing director Kaspersky Lab Europa. Durante gli anni di permanenza in Italia, l’azienda ha rilevato un vertiginoso aumento delle minacce informatiche, inizialmente indirizzate a obiettivi specifici e ora con un raggio di azione molto più ampio. Solo nel 2012, i Labs hanno evidenziato circa 40mila varianti di malware con la necessità di sviluppare prodotti che sappiano tenere il passo con le recenti minacce a livello globale. In quest’ottica è stata lanciata la “Automatic Exploit Prevention” come soluzione di rilevamento malware per prevenire le minacce prima che diventino conosciute. Il quinto anniversario dell’apertura degli uffici italiani ha coinciso con un importante punto di svolta societario. Da sempre indirizzato al cliente finale, Kaspersky ha inaugurato una nuova fase di espansione nei segmenti B2B per strutturare l’offerta in maniera più specifica ed efficace. Il forte impulso verso la verticalizzazione dell’offerta segue la collaborazione, storica, con il ministero degli Esteri, cui Kaspersky provvede a tutelare le infrastrutture e la rete informatica. Collaborazioni per le quali l’azienda è certamente fiera – come afferma il country manager italiano – ricordando poi come Kaspersky sia riuscita a concludere anche un altro accordo di prestigio: «La grande passione del nostro fondatore, Eugene Kaspersky, per l’automobilismo è sfociata in una interessante collaborazione con la scuderia Ferrari. Da aprile 2013 siamo, infatti, provider per la sicurezza informatica del gruppo. Una sfida notevole ma che ci inorgoglisce e ci sprona a seguire la lunga strada della professionalità». Nell’ottica di portare il marchio fuori dai consueti circoli di conoscenza, Kaspersky Lab ha annunciato un significativo impegno nelle politiche di corporate social responsibility, investendo nell’associazione Oboli Onlus. Grazie all’impegno del Lab, la Onlus ha realizzato il portale Oboli.org, una piattaforma di crowdfunding donation based per la realizzazione di progetti no-profit. «Per un’azienda in evoluzione come Kaspersky Lab – ha detto del Bò – è importante sostenere nuove idee e progetti, facilitando l’incontro tra le parti. Con tale obiettivo abbiamo permesso a chiunque acquisti il prodotto Kaspersky PURE 3.0 di ottenere un credito spendibile sulla piattaforma Oboli.org per sostenere il progetto che sente più vicino al suo ideale di no-profit». L’attitudine da start-up di Kaspersky Lab ha portato l’azienda a stringere un importante accordo di partnership con Startupbusiness, il network dedicato a ragazzi e innovatori, protagonisti della rinascita economica del Paese. Lo scopo è tutto nelle parole di Alexander Moiseev: «In Italia, come in Russia, Kaspersky Lab ha sperimentato le complessità delle nuove sfide tecnologiche, necessarie per rinnovare strutture e mercati. Il modo migliore per festeggiare il nostro successo è affiancare i giovani innovatori nella creazione di valore industriale».

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