Fortinet: Device a rischio security


Security Survey: in 15 Paesi, il 74% dei dipendenti utilizza
in azienda dispositivi personali. In Italia la percentuale sale all’87%. Esposizione al malware e perdita di produttività sono i rischi maggiori

Il nuovo trend rappresentato dagli utenti BYOD e la loro scarsa attenzione alle problematiche sulla sicurezza, mette le aziende in condizione di dover affrontare nuove sfide nella gestione dei sistemi IT.

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A darne conferma è l’IT Security Survey targata Fortinet (www.fortinet.it): «Il fenomeno degli utenti BYOD (Bring Your Own Device), coloro cioè che usano i propri dispositivi mobili sul luogo di lavoro, è in costante crescita e rappresenta un vero trend». Così si è espresso Joe Sarno, regional sales vice president di Fortinet, presentando i dati della ricerca mondiale condotta in 15 Paesi, fra cui il nostro, e che ha avuto come focus oltre tremila e 800 dipendenti della Gen-Y, ovvero 20-29enni, laureati e utilizzatori in azienda di dispositivi personali quali smartphone, tablet o laptop.

Si tratta di un comportamento diffuso, attuato dal 74% del campione (87% per l’Italia, «che rappresenta il valore più alto in assoluto» – ha fatto notare Sarno), percepito addirittura come un “diritto” dal 55% dei rispondenti (mentre per il 60% del campione italiano si tratta di un “privilegio”) e giustificato in particolare dall’esigenza di essere sempre in contatto col proprio mondo (32%) e di essere più efficienti nel lavoro (26% e 36% per gli utenti italiani). E che causerebbe più di un problema nel caso fosse impedito per oltre un giorno. «Curiosamente, si evince – ha detto Sarno – una forte dipendenza dalla comunicazione vocale fra gli utenti di questa generazione», che non potrebbero fare a meno di chiamate vocali (48%, 61% per i nostri concittadini), SMS (47% e 56%) ed e-mail (46% e 49%), ancor più che del social networking e delle chat, «probabilmente in relazione, all’età del target in esame».

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Il target si dichiara conscio dei possibili rischi per la propria organizzazione connessi all’uso degli strumenti citati, legati in maggior misura alla perdita di produttività (46%, 37% in Italia) e all’esposizione al malware (42% e 49%) – eppure – una preoccupante quota di un utente su tre (cioè 36% nel mondo, 33% a livello italiano), afferma che non rispetterebbe policy aziendali che impedissero l’uso dei device personali sul luogo di lavoro.

«Mentre si assiste allo sviluppo di una nuova tendenza, rappresentata dal BYOD – ha sottolineato Sarno – la creazione e l’uso di applicazioni personalizzate al lavoro, interessano il 69% del campione mondiale e ben l’84% di quello nazionale. Il 33% del campione non desidera che venga negato l’accesso alle applicazioni personali nel contesto lavorativo e si ritiene in larga misura (66% e 78% in Italia) unico responsabile della sicurezza dei personal device in tale ambito. «Questo fatto rappresenta una contraddizione rispetto ai rischi per le organizzazioni visti in precedenza – è stato il commento di Sarno – e rende necessaria una maggior informazione su queste tematiche e sul ruolo degli IT manager aziendali».

All’interno di questo scenario, ecco delinearsi la “ricetta” della stessa Fortinet, forte delle sue proposte (imminente «un’area di soluzioni tutte dedicate al BYOD» – segnala Sarno), per far sì che le organizzazioni possano al contempo “dire di sì” a questo trend e controllare le loro infrastrutture IT. Una strategia che mira a salvaguardare gli accessi in ingresso e uscita alla rete aziendale e che pone sotto controllo contemporaneamente tre ambiti: applicazioni, utenti e dati.