Ultrabook by Fujitsu


Per poter essere chiamato ultrabook, un dispositivo deve rispondere a caratteristiche precise. I manager di Fujitsu e Intel hanno presentato nuovi dispositivi che puntano su sicurezza e prestazioni superiori

E’ nella cornice dell’Hotel Sheraton Diana Majestic di Milano che i manager di Fujitsu (www.fujitsu.it) e Intel (www.intel.it) hanno presentato la nuova gamma di ultrabook dedicata a un mercato business. E’ sufficiente prenderli in mano e accenderli per rendersi conto di aver a che fare con dispositivi veramente eccellenti. Il primo che ci capita a tiro è un Lifebook UH572, che monta un processore Intel i7 di terza generazione e 8 gigabyte di memoria. La prima cosa che lascia veramente impressionati è la leggerezza e la dimensione veramente contenuta. Lo schermo è chiaro e facilmente leggibile anche al sole pur essendo un non glare. Al fine di ridurre le dimensioni, il 14 pollici è quasi senza bordo. Il sistema operativo sale velocemente, la connessione al Wi-Fi è rapida. Sembra di avere in mano una cartelletta, certo piena, ma nemmeno troppo.

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MA COS’È IN PRATICA UN ULTRABOOK?

La risposta arriva direttamente da Carmine Stragapede, telecom and enterprise ecosystem manager Intel Italia & Svizzera: «Si tratta di un concept design progettato da Intel come una nuova risposta al settore dei computer portatili. Questo dispositivo mobile si pone come obiettivo di rispondere alle tipiche esigenze degli utenti di oggi, che puntano soprattutto su caratteristiche tecniche evolute: sicurezza integrata, prestazioni di fascia alta e una prolungata durata della batteria. Il tutto in un formato adatto a chi deve muoversi molto e a cui un tablet per le più disparate ragioni non basta».

Poi tocca a Fabrizio Falcetti, business program manager di Fujitsu Technology Solutions che ci illustra il modello di punta, il Lifebook U772, 1,4 kg di peso, dotato di processore Intel Core vPro di terza generazione: «La sicurezza è uno dei punti di forza. Dalla protezione dell’accesso garantita dal lettore di impronte digitali, fino alla possibilità di criptare completamente i dati tramite dischi SSD Full Data Encryption (FDE)». In caso di furto o smarrimento la protezione è affidata alla tecnologia Advanced Theft Protection, come ci viene dimostrato in pratica da Andrea Toigo, enterprise technology specialist Intel Italia & Svizzera, basata sulla tecnologia Anti-Theft (AT) e Absolute Computrace (AC), «che permettono di identificare da remoto un dispositivo smarrito o rubato, bloccandolo o cancellando i dati a distanza. Grazie alla tecnologia Intel AT il dispositivo può essere, infatti, disabilitato automaticamente via Internet, oppure tramite notifica da parte dell’utente al fornitore del servizio. Se l’ultrabook è recuperato intatto, il fornitore potrà riabilitare il sistema senza problemi». Tra le altre caratteristiche degne almeno di un cenno sono l’impiego di un disco SSD da 32 GB come cache per ottimizzare i tempi di accensione, oppure il nuovo modulo 4G/LTE per il remote access, o anche il replicatore di porte o docking station.

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Ma il vantaggio maggiore per le aziende è sicuramente la possibilità di configurare i dispositivi a proprio completo piacimento «essendo questi costruiti – come ci assicurano – direttamente e interamente dall’azienda». Importante inoltre è il supporto che Fujitsu è in grado di fornire, anche in remoto, ai propri clienti, particolarmente importante per quelle aziende che non dispongo di un servizio interno di questo livello.