Firma digitale, e ora anche grafometrica, crittografia e automazione dei processi rappresentano fattori critici di successo
È arrivato il momento di tirare le somme di un anno tutt’altro che facile come il 2011. «Per quanto ci riguarda siamo molto soddisfatti, visto che siamo cresciuti del 20% in termini di fatturato e del 10% circa in termini di risorse», dice Fernando Catullo, amministratore delegato di Intesi Group (www.intesigroup.com), società nata nel 1998 e diventata in breve tempo un punto di riferimento per il mercato italiano della firma digitale, della sicurezza nei pagamenti elettronici, del card processing e del service management. Un successo che deriva da diversi fattori, primo tra tutti la scelta di focalizzarsi su segmenti di mercato in cui il valore della tecnologia è ancora riconosciuto. È il caso, per esempio, della firma digitale, ambito in cui stanno emergendo nuove tecnologie molto interessanti. «Anche se alla fine del 2011 è scaduto il regime di autocertificazione valido per i dispositivi Hsm (Hardware Security Module), un fatto che ha raffreddato un po’ il settore, stanno emergendo nuove tecnologie molto promettenti, come la firma grafometrica, che sta suscitando grande interesse soprattutto in ambito bancario, dove il tema della filiale paperless è sempre d’attualità», afferma Catullo.
La firma grafometrica consente in pratica di sottoscrivere un contratto, valido a tutti gli effetti, apponendo la firma su un tablet anziché su moduli cartacei, semplificando e velocizzando tutti i processi correlati nel pieno rispetto della normativa vigente. La firma grafometrica rappresenta un ambito importante in cui Intesi Group ha deciso di investire in maniera consistente, ma non è certo l’unico. «Restando nell’ambito della firma remota – spiega Catullo -, nel 2012 intendiamo estendere la nostra proposizione in ambito applicativo, per venire incontro alle esigenze del mondo enterprise, che chiede vere e proprie soluzioni chiavi in mano e non solo tool di sviluppo in grado di aggiungere funzionalità di sicurezza logica all’interno delle applicazioni client. Per farlo nel modo migliore abbiamo avviato anche alcune partnership strategiche con aziende che hanno un’offerta complementare alla nostra, al fine di offrire al mercato soluzioni sempre più complete e competitive. È il caso, per esempio, di Eco-Mind, con cui stiamo lavorando per ottimizzare le soluzioni di libro firma digitale, e di Sinossi Software, con la quale stiamo sviluppando sistemi innovativi di strong authentication indirizzati ai dispositivi mobili (smartphone e tablet)».
A livello di prodotto, questo si tradurrà in nuove funzionalità che andranno ad arricchire PKSuite, il fiore all’occhiello della società. È appena stata rilasciata, per esempio, una versione della soluzione di Libro Firma Digitale anche per Android, che andrà ad affiancare quella per iPad già esistente, e a breve verrà rilasciata Firma Facile Web, una nuova interfaccia Web based di gestione della firma digitale che consente di utilizzare sia dispositivi hardware, tipo smart card e token, sia software di firma remota, e un sistema di strong authentication su mobile, una soluzione open source che garantisce l’autenticazione tramite One Time Password (OTP) su smartphone (Android e iPhone). «Sono solo alcune delle novità che abbiamo in serbo per il 2012, cui ne seguiranno molte altre – assicura Catullo -. L’obiettivo è quello di rendere disponibili soluzioni estremamente efficaci e, nel contempo, semplici da implementare e gestire, in grado di ottimizzare tutti i processi di workflow, in particolare quelli più articolati, che hanno iter autorizzativi complessi, che nella maggior parte dei casi richiedono ancora un elevato dispendio di tempo e risorse». I settori che possono trarre grandi benefici da soluzioni di firma remota sempre più flessibili sono numerosi, spiega Catullo: «Oltre al Banking, che resta il più dinamico, stiamo riscontrando un notevole interesse anche da parte della Pubblica Amministrazione, alla ricerca di soluzioni in grado di migliorare i servizi ai cittadini senza aggravio di costi, del mondo universitario, a sua volta interessato ad agevolare l’interazione tra studenti e ateneo, della sanità e di molte imprese che guardano alla dematerializzazione dei documenti non solo al fine di incrementare efficienza e produttività, ma anche, e soprattutto, per adottare un modello di sviluppo sostenibile che minimizzi l’impatto ambientale della propria attività».
Crittografia e integrità delle informazioni
La firma remota non è l’unico segmento di mercato in cui Intesi Group intende investire nel corso del 2012. «In un’ottica di diversificazione e ampliamento costante dell’offerta, intendiamo sviluppare ulteriormente anche le nostre soluzioni di crittografia». Di fatto, con la firma remota si risolve il problema dell’integrità, ossia viene garantito che il contenuto di un documento non sia stato modificato e che l’autore del documento sia persona nota, ma non si nasconde l’informazione. Con l’avvento del Cloud e l’uso sempre più diffuso di dispositivi mobili, però, la protezione dell’informazione sta diventando una priorità. «Anche in questo caso stiamo lavorando su più fronti, tra i quali l’applicazione della crittografia al database, allo storage e, presto, anche alle macchine virtuali, per garantire i massimi livelli di sicurezza anche alle elaborazioni di dati fatte “sulla nuvola” o, per meglio dire, presso provider esterni – puntualizza Catullo -; anche in questo caso abbiamo avviato importanti rapporti di collaborazione con partner tecnologici quali, per esempio, SafeNet, di cui utilizziamo l’infrastruttura intelligente, in grado di supportare al meglio processi di elaborazione crittografica, per sviluppare soluzioni su misura, costruite intorno alle specifiche esigenze dei nostri clienti».
Un altro problema sul tappeto, per quanto riguarda la crittografia, riguarda la gestione delle chiavi, spesso trascurata, un altro segmento su cui Intesi Group sta lavorando per mettere a punto soluzioni efficaci e, nel contempo, semplici da gestire e utilizzare. Firma remota, crittografia, ma non solo. Questa breve panoramica sulle attività di Intesi Group non sarebbe completa senza un breve cenno anche ad Activ1st, una soluzione Web based che consente di disegnare flussi applicativi e di gestire in tempi rapidi e a costi molto contenuti servizi anche abbastanza complessi, che sta ottenendo un buon successo e che l’azienda intende arricchire con nuove funzionalità, prima tra tutte una nuova interfaccia grafica (Gui) che renderà il sistema ancora più semplice e intuitivo. «In qualità di technology provider – conclude Catullo -, il nostro obiettivo è di diminuire il gap che esiste tra la tecnologia e il suo utilizzo. Le tecnologie in grado di garantire elevati livelli di sicurezza ottimizzando i processi, quali la firma remota e la crittografia, non nascono certo oggi, ma troppo spesso vengono ancora viste come troppo impegnative, in termini sia economici che gestionali, per cui spesso le aziende si accontentano di soluzioni poco costose, ma lacunose dal punto di vista tecnico o, peggio, rimandano questi investimenti a un incerto futuro, salvo poi pentirsene». Grazie alla sua esperienza e competenza e all’utilizzo di best practice ampiamente collaudate, Intesi Group aiuta realmente le organizzazioni pubbliche e private a superare questo impasse con successo, come testimonia il suo costante trend di crescita.