Cielo sereno al laboratorio Intel di Kontich, in Belgio
Kontich – Dopo tante discussioni, è arrivato il momento di fare uscire il Cloud computing dalla dimensione speculativa, teorica, proiettandolo nella realtà. Come? Progettando e realizzando soluzioni in grado di permettere a chiunque di fruire di una varietà sempre più vasta e articolata di servizi senza doversi preoccupare di niente, né delle connessioni, né del device utilizzato, né delle precauzioni da prendere per stare tranquilli… Per raggiungere questo obiettivo, però, bisogna far dialogare tra loro – nella maniera più trasparente possibile – soluzioni eterogenee attraverso standard condivisi. E proprio in questo senso va l’impegno di Intel (www.intel.com/it), azienda che da sempre contribuisce attivamente al disegno dei trend più innovativi dell’industria IT. Per dimostrare la fattibilità di questa idea, oltre ad aver lanciato, lo scorso anno, l’iniziativa Open Data Center Alliance, che sta suscitando sempre maggiore interesse sia tra i grandi spender dell’IT che tra i vendor, il colosso di Santa Clara ha organizzato presso il proprio laboratorio di Kontich, alle porte di Anversa, una intera giornata dedicata al Cloud, battezzata proprio “A Day in the Cloud”, in cui è stato spiegato ciò che Intel e i suoi business partner stanno facendo nella nuvola, lavorando per mettere a punto soluzioni che hanno come minimo comun denominatore l’abilitazione di servizi nell’ambito di Cloud private, pubbliche o ibride.
«Oggi il Cloud è sulla bocca di tutti – ha detto a Data Manager, unico media italiano presente all’evento, Dylan Larson, director of platform technology initiatives di Intel -, sono pochissime però le organizzazioni, pubbliche o private, che hanno messo a punto una precisa strategia per far evolvere i propri sistemi informativi verso questo nuovo paradigma che presenta molti punti di forza (contenimento dei costi e riduzione dello spazio e dei consumi energetici in primis), ma anche alcuni punti di debolezza, legati soprattutto alla sicurezza e alla compliance con le normative locali e internazionali. Noi vogliamo che gli studi di fattibilità si concretizzino nel più breve tempo possibile e nel migliore dei modi attraverso nuovi standard per l’utilizzo del Web, condivisi dal maggior numero possibile di attori. Solo così sarà possibile realizzare reti automatizzate in grado di consentire il trasferimento di carichi di lavoro tra server nei data center per ottimizzarne l’utilizzo e il consumo energetico, nonché sistemi informativi device aware in grado di riconoscere un ventaglio sempre più ampio di applicazioni e comandi per l’elaborazione: in altri termini, soluzioni federate che permettano alle aziende di condividere i dati in condizioni di sicurezza tramite Cloud pubbliche, private o ibride. Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi è importante fare sistema, perché solo così l’industria potrà dare al mercato le risposte che cerca».
Sinergie e solide alleanze
Proprio la capacità di costruire sinergie e solide alleanze è da sempre uno dei punti di forza di Intel, come si è potuto constatare anche a Kontich, dove, nell’area demo, erano presenti ben undici soluzioni che testimoniano il dinamismo di questo comparto, che sta suscitando grande interesse in ogni parte del mondo, Europa e Italia incluse. Basta scorrere rapidamente l’elenco delle aziende coinvolte – Canonical, Cisco, Citrix, Dell, EMC, Fujitsu, JouleX, Joyent, Oracle, Parallels, Res Software e VMware, in rigoroso ordine alfabetico – per avere un’idea del ventaglio eterogeneo di soluzioni hardware, software e di networking presentate, tutte basate su piattaforme Intel di ultima generazione, che permettono di implementare data center di nuova concezione, sempre più performanti e, nel contempo, semplici da monitorare, gestire e mantenere aggiornati in tutti i loro aspetti, incluso il consumo energetico.
Da parte sua, Intel si impegna a incrementare costantemente l’efficacia e l’efficienza delle proprie piattaforme, come testimonia il lancio della nuova famiglia di processori Intel Xeon E7, in grado di supportare fino a 10 core, garantire prestazioni fino al 40% superiori rispetto ai processori della generazione precedente e offrire maggiore efficienza energetica grazie a una nuova funzione che regola dinamicamente il consumo di energia in base al carico di lavoro. Senza dimenticare la sicurezza, anch’essa migliorata attraverso due nuove funzionalità che assicurano i massimi livelli di integrità dei dati e di up time dei sistemi.