Data center di prossima generazione. Le applicazioni prima di tutto


Persone, processi, dati e cose: l’Internet of Everything non può prescindere da una infrastruttura di data center che metta al centro le applicazioni e la loro disponibilità. Il tutto a vantaggio del business

AlbertoDegradi, infrastructure architecture leader Borderless Network e Data Center di Cisco Italia:  Quando parliamo di Internet of Everything (IoE) ci riferiamo a un mondo in cui le connessioni tra persone, processi, informazioni e dispositivi generano un potenziale per l’umanità davvero senza precedenti, in grado di riflettersi sull’economia e generare – di conseguenza – nuove opportunità per le imprese. Si tratta di un futuro a portata di mano, in cui inevitabilmente la stessa information technology sarà differente da come la intendiamo oggi. Stiamo assistendo alla diffusione di un vero e proprio modello IT di nuova generazione, in cui le infrastrutture di data center giocano un ruolo strategico. La richiesta di disponibilità di dati e applicazioni – chiamata ad abilitare questo livello di interconnessione pervasiva – è sempre più elevata e diversificata, e il fatto che ciò avvenga indipendentemente dalla piattaforma utilizzata e dalla sua ubicazione rende la questione articolata e complessa.
Le più diffuse applicazioni professionali fornite as a service (SaaS) – per esempio – devono essere in grado di funzionare su più server e data center, elaborare processi in parallelo, durante attività asincrone, senza contare la loro disponibilità, che ormai diamo per scontato come continua e globale. Queste applicazioni si basano su infrastrutture fisiche e virtuali e hanno imposto nuove esigenze ai data center, che devono fornire applicazioni con un livello di affidabilità, qualità del servizio e flessibilità in linea con le richieste di mercato.

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Il modello application-centric – Nell’era dei big data, la diffusione dell’IoE e di tutte le sue potenzialità ha generato un cambiamento nel fabbisogno IT, che sta evidenziando l’inadeguatezza delle architetture separate – a partire da server, storage, networking e sicurezza – e che ha reso di forte attualità la convergenza e l’unificazione delle infrastrutture fisiche, virtuali, cablate e mobile utili a creare un ambiente in grado di raccogliere, analizzare e utilizzare i dati che attraversano la rete. Tutto ciò con l’obiettivo di offrire servizi ed esperienza all’utente attraverso un’unica infrastruttura intelligente, sempre disponibile e – soprattutto – rispondente a un modello “application-centric” in cui sono le applicazioni a richiedere le risorse di cui hanno bisogno, automaticamente. Si tratta di una domanda alla quale le infrastrutture potranno rispondere in modo dinamico senza alcuna configurazione o modifica manuale. Il livello dell’esperienza utente – personale e professionale – è facilmente immaginabile.

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Unified Platform – In questo quadro, Cisco sta sviluppando un framework, chiamato Unified Platform, che potrà legare insieme applicazioni e infrastrutture con un livello di automatismi e di interoperabilità in grado di semplificare notevolmente le operazioni IT e di ottimizzare le architetture di data center. Si tratta di una piattaforma pensata appositamente per la nuova generazione di applicazioni dell’era mobile e cloud, che si è evoluta attorno alla massiccia proliferazione di connessioni all’interno dell’Internet of Everything. Si è reso necessario – infatti – un approccio più ampio rispetto a quello tradizionale a livelli separati, che sta dimostrando i propri limiti.
La rete e dispositivi di elaborazione e di storage devono essere in grado di operare come un unico insieme di risorse a elevate prestazioni, da erogare in completa sicurezza e automaticamente, in base alle esigenze che l’applicazione richiede. Un modello di questo tipo necessita di un’unica componente di gestione e amministrazione che sarà in grado di pianificare le esigenze integrate di applicazioni, rete e sicurezza con vantaggi senza confronti. Da questo punto di vista, sarà più strategico ogni investimento nei data center di prossima generazione. Mettere al centro delle infrastrutture le applicazioni significa disegnare i data center intorno agli utenti finali, che ne usufruiranno ovunque, sempre e con qualunque dispositivo.

 

Alberto Degradi, infrastructure architecture leader Borderless Network e Data Center di Cisco Italia