Reitek Teleselling Forum

La prima edizione del Forum si è svolta a Roma ed è stata dedicata alle aziende committenti che impiegano campagne teleselling e multicanale per obiettivi di vendita

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L’incontro organizzato da Reitek (www.reitek.com) fra responsabili di vendita, canali e customer care di diverse fra le aziende protagoniste dei mercati utilities e telco ha visto condividere i temi più attuali: la gestione delle liste di prospect, le regolamentazioni del Garante della Privacy, le sinergie fra customer care e supporto alle vendite, Web e social network, il controllo della qualità.

GESTIONE DELLE LISTE

Le liste sono diventate un valore di rilevanza assoluta, specie nei progetti di vendita outbound. Il DB unico si è già impoverito? Come migliorare la qualità delle liste e massimizzarne l’utilizzo?

A un anno dalle novità introdotte dalla Fondazione Ugo Bordoni (FUB) il potenziale massimo offerto dal DB unico è in contrazione, le liste acquistabili sul mercato sono spesso costose e sovrapposte al DB stesso e non serve aumentare all’infinito le postazioni operatore: nonostante approcci aziendali diversi, non si parla più di teleselling a tappeto, ma cresce l’importanza delle tecniche di targeting, delle nicchie di clienti, delle campagne cross fra marketing e vendita, della raccolta di informazioni per campagne future.

GARANTE DELLA PRIVACY

Le regole introdotte di recente appaiono più incisive rispetto a passati provvedimenti. Il modo di lavorare è davvero cambiato? Quali sono i vantaggi?

L’impatto delle multe del Garante della Privacy sta crescendo e in alcuni casi si manifesta in situazioni apparentemente paradossali, come in occasione di sanzioni comminate pur in assenza di reclami di clienti. Le regole ci sono ed è giusto che siano sempre più severe nell’ottica di minimizzare l’eventuale disturbo per clienti e prospect. Esistono diversi accorgimenti tecnologici in questo senso: se il Predictive Dialing è ben calibrato, allora può verificarsi ben poco disturbo per il contatto. Un esempio di possibile forma di disturbo è il tempo di “ringing” o numero di squilli del telefono: se è troppo basso il cliente non fa in tempo a rispondere e può scambiare quella chiamata come abbattuta alla risposta.

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CUSTOMER CARE E SUPPORTO ALLE VENDITE

I contact center creano sempre più sinergie fra diverse funzioni aziendali e diversi business. Esistono nuove opportunità e nuovi strumenti? Un contact center integrato inbound e outbound è uno scenario verosimile come unico grande consulente di vendita per il cliente?

Pur operando con un imprinting di assistenza, il customer care non può vendere senza modelli organizzativi mutuati o ereditati dalle vendite: profilazione e scripting anche per l’inbound sono due esempi di attività in grado di incrementare le rese. È evidente la necessità di proseguire sulla strada del mix di più canali e campagne, con diverse combinazioni che possono meglio adattarsi a differenti mercati (es. telecomunicazioni vs finance) o obiettivi (es. vendita vs raccolta informazioni). A fronte di questo mix l’aspetto organizzativo non può perdere il punto di vista dell’utente: “se divento cliente lo sono a prescindere dal canale che l’azienda sceglie per contattarmi!”.

WEB E SOCIAL

Il canale Web aumenta di peso non solo come potenziale di vendita diretta (funzionano bene le offerte ad-hoc solo per Internet), ma soprattutto per campagne di raccolta informazioni, profilazione del target e come moltiplicatore di contatti consensati. È il canale con le maggiori prospettive di crescita e possiede logiche proprie, alle quali è impossibile applicare strategie dell’inbound o outbound telefonico. I social network sono un canale ancora poco sfruttato dalle aziende italiane nonostante coinvolgano decine di milioni di utenti e siano un autentico termometro dell’attualità dei mercati. Il problema è sì economico, dal momento che un monitoraggio costante del “sentiment” non è gratis, ma anche organizzativo per quelle aziende che non si sono strutturate per gestire le reti sociali come un canale vero e proprio, nel quale gli utenti approdano e si aspettano presenza e assistenza. Con maggiore coraggio si supererebbe il dubbio che ogni canale di contatto in più possa diventare un nuovo canale di reclami.

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QUALITY ASSURANCE

Il controllo della qualità nel mercato del Teleselling si basa sulla selezione dei partner tecnologici e soprattutto di outsourcing. La gestione degli outsourcer e il monitoraggio dei loro processi operativi fa la differenza oltre alla realizzazione di audit periodici e controlli a campione. Le aziende sono sempre più sensibili al tema della qualità della vendita e sono allineate per una tolleranza zero nei confronti di pratiche commerciali scorrette. Campagne telefoniche di validazione dei dati raccolti ben congegnate ed eseguite portano a percentuali di contratti respinti estremamente basse, in pratica fisiologiche (in alcuni casi 1-2%). È vero che alcuni contatti possono provenire da altri canali, come una chat o un form su un sito Web, tuttavia il contatto può essere portato sull’outbound telefonico per incrementare determinati Kpi (es. chiusura di un contratto o soluzione di un problema).

La tecnologia permette di tracciare ogni interazione con i contatti, di ascoltare le chiamate degli operatori e di ri-ascoltare eventuali registrazioni (es. per la stipula di contratti), a garanzia e tutela anche degli accordi sindacali del contact center.