Pur in un periodo di crisi economica, il mercato del Cpm è comunque in crescita, e secondo IDC lo sarà fino al 2014, grazie a funzionalità come budgeting, forecasting e analisi di profittabilità. Abbiamo chiesto ai principali vendor quali sono i maggiori benefici delle soluzioni di Cpm
Le soluzioni di Corporate Performance Management (Cpm) hanno, tra i primari obiettivi, l’individuazione delle aree di eccellenza e di criticità delle organizzazioni, la trasformazione degli obiettivi strategici in piani operativi, la misurazione e il monitoraggio costante dello stato di attuazione della strategia e la verifica dell’allineamento in tutte le aree aziendali, gli interventi tempestivi con azioni di miglioramento. Cuore delle soluzioni di Cpm sono i processi di pianificazione, budgeting, forecasting, consolidamento, analisi della profittabilità e reporting: si tratta di moduli capaci di operare anche su modelli molto pervasivi e articolati, in modo da avere la flessibilità necessaria a rispondere rapidamente ai cambiamenti esterni. Per questi motivi, anche in un periodo di crisi economica, il mercato delle applicazioni di Cpm è sempre in crescita. Nel 2009, secondo dati IDC (www.idc.com/italy), il segmento è cresciuto dell’1,3%, raggiungendo i 2,2 miliardi di dollari, mentre il mercato globale dell’ICT è calato dello 0,9%. Il trend di crescita dovrebbe continuare, secondo IDC, con un tasso composto del 6,7% annuo fino al 2014, per raggiungere i 3 miliardi di dollari. La domanda di nuove funzionalità rimane costante, con un incremento più rapido che si verifica nella gestione della profittabilità, anche se su una base più piccola rispetto ai segmenti più maturi del consolidamento e del reporting. IDC ritiene che il mercato, fino al 2014, sarà sostenuto soprattutto dalla necessità di conformarsi alle normative governative, inclusi gli International Financial Reporting Standards (Ifrs), dalla forte richiesta di Analytics per la redditività e la sostenibilità, da parte di più organizzazioni consapevoli dei vantaggi economici che possono apportare, e dall’adozione di applicazioni per il planning e il forecasting, con una maggiore capacità di analisi, inclusa l’analisi di scenario e di what-if dei piani finanziari.
«Le implementazioni di soluzioni di Cpm sono in forte crescita, data la peculiarità di tali applicazioni – conferma Andrea Maderna, sales director di Board Italia (www.board.com) -, in quanto il management delle aziende nell’attuale contesto di mercato, continuamente in evoluzione e sotto stress, deve essere veloce, ma nello stesso tempo efficace nell’elaborare e attivare strategie in grado di anticipare le evoluzioni del business e le mosse dei concorrenti. Cito quanto dichiarato dal Finance Administration&Logistics director di un’importante società farmaceutica: “Affrontare progetti di questo tipo stimola le persone coinvolte ad avere una conoscenza approfondita dei processi aziendali da controllare, favorendo la crescita culturale dell’organizzazione, esplicitando e diffondendo in azienda competenze di natura interdisciplinare”». Simone Fiocchi, presidente di Iconsulting (www.iconsulting.biz) aggiunge: «Le soluzioni di Cpm vengono utilizzate per ottimizzare il processo di produzione delle informazioni finanziarie istituzionali e gestionali, nonché il processo di pianificazione finanziaria. Grandi aziende con tassi di crescita importanti e diffusione internazionale hanno la necessità di poter disporre di una unica piattaforma di consolidamento e analisi dei dati contabili, statistici e gestionali, necessari alla costruzione di indicatori di performance per tutte le aree strategiche aziendali».
«ADP Byte – interviene Paolo Torri, product portfolio manager della società (www.it-adp.com) – gestisce progetti in ambito risorse umane, e da sempre ci confrontiamo con l’esigenza dei nostri clienti di disporre di soluzioni di Cpm in ambito HR. La soluzione che proponiamo integra diversi ambiti funzionali: amministrazione, gestione e sviluppo, per governare in modo ottimale un processo integrato che veda la strategia aziendale tradursi in linee guida da diffondere sulla struttura con un approccio di tipo cascading, allineando così tutti i livelli aziendali che devono concorrere al raggiungimento degli obiettivi assegnati. Forniamo strumenti di monitoraggio del processo di assegnazione/valutazione, e di verifica e analisi degli indicatori chiave (Kpi). Questi strumenti possono essere distribuiti ai diversi manager interessati, che possono così avere una visione complessiva oppure del solo ambito aziendale di loro responsabilità».
Secondo Mauro Grassi, business development manager di Information Builders Italia (www.informationbuilders.it), «da 30 anni Information Builders implementa applicazioni di Cpm, contando a oggi oltre 12mila basi installate presso clienti, con l’obiettivo di offrire a tutti i livelli dell’organizzazione una visione dettagliata sui processi di misurazione e controllo di ogni singola area e al top management lo strumento necessario per prendere decisioni, in un’ottica sempre più enterprisewide».
Benefici e vantaggi competitivi del Cpm
«I progetti di Cpm – secondo Fiocchi (Iconsulting) – garantiscono processi certificati e automatici con la sottomissione ed elaborazione dei dati da ogni parte del mondo verso un sistema centrale di consolidamento. Tutto il percorso del dato dai sistemi gestionali verso il mondo Performance Management viene governato grazie ad applicazioni utente ed è monitorato attraverso sistemi di controllo, tracciabilità e verifica dell’informazione stessa. Un nuovo sistema di reporting, consolidamento e pianificazione di gruppo contribuisce a diffondere un linguaggio comune e facilita in modo sostanziale i processi di standardizzazione dei flussi informativi oltre a garantire il governo e controllo delle performance. Il principale beneficio fin da subito percepito con l’adozione di questi sistemi è la significativa riduzione dei tempi – e quindi costi – di raccolta e distribuzione dell’informazione. I clienti che hanno implementato, in collaborazione con Iconsulting, questi tipi di progetti, hanno oggi la possibilità di valutare rapidamente e con efficacia gli indicatori di performance nonché l’andamento dell’azienda, anche grazie all’utilizzo di un linguaggio economico comune a tutta la realtà di gruppo».
«Vantaggi di un approccio integrato ai processi HR di Performance Management, come quello che propone ADP Byte – aggiunge Torri -, sono indiscutibili perché consentono innanzitutto di analizzare le dinamiche dei Kpi, non fine a sé stesse, ma in relazione con altri indicatori. La verifica continua della performance dei team permette di anticipare eventuali criticità e mettere in atto le azioni correttive più opportune, che possono tradursi in diverse azioni, come per esempio il riallineamento degli obiettivi, la progettazione e attivazione di un supporto dedicato, la modifica della composizione del team o altre azioni volte a migliorare la performance aziendale».
Per Maderna «l’adozione di un software come Board permette in primo luogo di integrare tutte le informazioni provenienti da diverse fonti in un unico ambiente, garantendo un’immediata capacità di analisi multidimensionale dell’informazione e rendendo semplice e flessibile il reporting. In secondo luogo consente, a partire dai dati esistenti, di trasformarli in informazioni a supporto strategico aziendale, rendendo immediata la creazione di differenti scenari simulativi, facendo evolvere il sistema informativo da semplice supporto alle necessità operative, a strumento quotidiano di monitoraggio dei risultati e analisi e verifica dell’esecuzione delle strategie d’impresa. A tal proposito il Cfo di un’importante azienda alimentare racconta: «Un esempio di tale capacità è quella fondamentale di permettere di verificare in modo istantaneo il potenziale impatto economico di una decisione, combinando costi e ricavi ai diversi livelli di dettaglio e offrendoci una prospettiva multidimensionale della profittabilità». «Grazie a WebFocus Performance Management Framework, l’applicazione di Cpm sviluppata da Information Builders – afferma Grassi -, il Maasstad Hospital di Rotterdam, una delle principali strutture pubbliche sanitarie in Olanda, è oggi in grado di misurare e monitorare le strategie aziendali e fornire metriche chiave a tutto il team di medici, infermieri e direttori amministrativi, in modo da tenerli costantemente aggiornati sui livelli di performance dell’organizzazione. Maasstad Hospital ha vinto così la sfida di facilitare a tutti i dipendenti l’accesso e l’analisi delle informazioni relative alla gestione delle performance, per offrire il miglior servizio al minimo costo. L’analisi dei dati in tempo reale e il monitoraggio dei Kpi hanno consentito alla struttura ospedaliera di migliorare la qualità dei servizi e incrementare il livello di soddisfazione dei pazienti». «WebFocus PMF è un applicazione facile da implementare e rendere operativa – ha detto Henri de Wit, direttore dell’area Finance e Business Intelligence del Maasstad Hospital -. L’applicazione permette di rilevare velocemente gli indicatori di misurazione e generare dashbords, creando valore per tutta la struttura».
Il Cpm come obiettivo della BI
Spesso chi ha adottato soluzioni di BI ha in mente, fin da subito, un sistema di Cpm. «In MicroStrategy – dice Francesca Giudice, country manager di MicroStrategy Italy (www.microstrategy.it) – il Cpm è, nella maggior parte dei casi, la vera motivazione che spinge i clienti ad affidarsi alla nostra piattaforma di BI, così come nel caso di Generali Employee Benefits Network (GEB)». All’interno del Gruppo Generali, GEB (www.geb.generali.com) è la struttura specializzata in prestazioni ai dipendenti. Dal 2003 è stata adottata la piattaforma di BI di MicroStrategy attraverso la quale GEB è in grado di offrire informazioni a due livelli: business-to-business, un servizio offerto ai clienti multinazionali, e business-to-employee, un servizio analogo, ma fornito ai colleghi interni di GEB. «In passato si ricevevano dati da diverse fonti, in formati diversi e raccolti in momenti diversi – precisa Fabiano Rossetto, responsabile della divisione ICT presso GEB – oggi, invece, è possibile eseguire confronti validi e affidabili». Non solo: grazie a MicroStrategy, GEB è in grado di monitorare l’evoluzione dei contratti in modo assolutamente concreto, basandosi sulla realtà dei fatti. «In tal modo – aggiunge Rossetto – riusciamo a prevedere meglio se genereranno una perdita o un utile. Siamo in grado di pronosticare con maggior precisione il risultato finale di un contratto e, quindi, di basare su questi dati le sue condizioni di proroga». Lo strumento è efficace per fornire informazioni di supporto sulle polizze con un impatto diretto sui margini di utile della società. Al contempo, GEB è in grado di seguire le attività dei propri gestori anche online. Attraverso il portale, infatti, può tenere sotto controllo i risultati che conseguono e farsi un’idea precisa della misura in cui stanno centrando gli obiettivi prefissati. Per l’attività di reporting business-to-business, una dashboard visualizza tutte le informazioni a diversi livelli: come panoramica generale, ma anche per regione geografica o per Paese, quindi in versione dettagliata. GEB inserisce le informazioni in un report dettagliato, che viene poi convertito in formato Pdf, Excel o Flash e messo a disposizione del cliente finale. «Un accesso rapido ed efficiente alle informazioni – conclude Rossetto – è cruciale per il nostro business. Grazie all’adozione di MicroStrategy, ora siamo in grado di fornire a dipendenti, partner e clienti un accesso immediato a informazioni aggiornate e corrette».
I punti di forza del Cpm
I principali punti di forza di un sistema per il Performance Management sono la rapidità di realizzazione in ambiente Web, la semplicità di gestione e di modifica del sistema, la flessibilità del modello logico funzionale del reporting a vari livelli di sintesi/dettaglio, l’immediatezza di utilizzo per gli utenti finali, la gestione del forum di discussione e della comunicazione. Molto importante anche la capacità di integrare dati da qualsiasi fonte. Costa Crociere (www.costacrociere.it), per esempio, ha scelto di implementare la soluzione unificata di Tagetik (www.tagetik.it) per ridurre la complessità della propria infrastruttura IT, ottimizzare i processi di budget, pianificazione e forecast e caricare automaticamente le informazioni provenienti da sette sistemi alimentanti. Ciò al fine di gestire questa crescita in modo efficace: Costa Crociere ha raggiunto nel 2009 un record nel settore crocieristico europeo, trasportando 1.300.000 passeggeri, ed entro il 2012 arriverà a circa 45mila ospiti al giorno. «Possiamo gestire in modo unificato i diversi livelli di budget – spiega Aldo Bressan, direttore area Budgeting e Forecasting -, dalla definizione accurata dei piani pluriennali fino alla costruzione del budget a livello di singola crociera. Inoltre, siamo in grado di sviluppare modelli di budget pervasivi e articolati per estendere la visibilità dei dati economici anche ai driver e alle variabili che li hanno determinati e comprendere, quindi, le assunzioni di business sottostanti. Tagetik 3.0 ha ridotto notevolmente la complessità nella gestione delle variabili relative ai viaggi e le sue funzionalità “built-in” garantiscono una perfetta tracciabilità dei dati e una significativa riduzione dei tempi necessari per svolgere attività a basso valore aggiunto». «Il progetto – aggiunge Luca Mattazzi, Finance & Supply Chain Systems director Corporate Information Technology – ha permesso di analizzare i dati su base settimanale attraverso interfacce di “pre-actual” per condurre analisi operative, beneficiare di una drastica riduzione dei tempi di pianificazione e analisi e di un modello dinamico che sfrutta i valori statistici nonché la possibilità di valutare il trend dei dati di business in modo molto più efficiente». 70 utenti in tutto il mondo possono gestire l’enorme mole di dati dell’azienda con sole 12-15 dimensioni di analisi, visualizzare i dati salienti, per area geografica o itinerario, e analizzarli in dettaglio sulle oltre 50 crociere annuali, per ciascuna delle 14 navi della flotta in 27 valute diverse, così come tenere traccia dei dati originali e degli effetti di eventuali modifiche ai dati di budget.
Alla base dei processi strategici
Il Cpm è il cuore della gestione aziendale, copre l’ambito finanziario, la pianificazione e tutti gli indicatori per il controllo dei processi strategici. Strumenti di BI vengono utilizzati per analizzare le performance, così da poter elaborare gli scenari evolutivi e supportare i processi decisionali. È il caso, per esempio, dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento (www.apss.tn.it), che ha deciso di dotarsi di strumenti di BI di SAP (www.sap.com/italy) per consentire alle unità direttive l’analisi delle performance, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi erogati. «L’adozione di soluzioni di misurazione delle performance rappresenta una delle strade da intraprendere per erogare ai cittadini servizi sanitari più tempestivi e di qualità – commenta Giuseppe Lorenzin, responsabile Servizio Controllo di Gestione, Apss di Trento -. SAP BusinessObjects Enterprise Performance Management ci ha consentito di unire pianificazione strategica e operativa, per soddisfare le logiche di efficienza oggi richieste dal Sistema Paese e dagli utenti». La direzione centrale può ora attuare in modo tempestivo decisioni di business e intervenire sulle strategie organizzative, distribuendo opportunamente risorse umane ed economiche. Grazie a SAP è stata ottimizzata la gestione delle informazioni integrate relative a distretti e utenti, abilitando la creazione di efficaci analitiche e report e consentendo alle unità direzionali di accedere in modo semplice e immediato ai dati per effettuare valutazioni economiche e verificare scenari a breve/lungo termine. «L’implicazione maggiore dell’implementazione del software SAP – conclude Lorenzin – ha riguardato un mutamento nella mentalità e nei modelli organizzativi interni. I vantaggi apportati si rivedono sia in termini di nuove economie di gestione dell’ente o dell’azienda ospedaliera, sia in termini di realizzazione di progetti più rispondenti alle richieste dei portatori di interesse». Le informazioni che gli strumenti di Cpm gestiscono sono ciò di cui vive il management per analizzare la salute dell’azienda e prendere le decisioni. I progetti Cpm sono quindi strategici e rappresentano un importante passo in avanti per il governo dell’impresa. «Per valorizzarli ancora di più – sottolinea Enrico Gasparoni, responsabile commerciale di Nevis (www.nevis.it) – possono inoltre essere considerati come importante nucleo di informazioni dal quale tutta l’azienda può trarre beneficio. Questo è possibile con l’integrazione dei sistemi di Cpm con gli strumenti di BI che permettono di distribuire le informazioni necessarie a ogni livello aziendale ed extra-aziendale grazie all’apertura su Web e dispositivi mobile». In quest’ottica Nevis ha sviluppato presso Sonepar (www.sonepar.com), leader nella distribuzione di materiale e soluzioni per i professionisti del settore elettrico, un progetto che, partendo dal bilancio gestionale, permette di generare diverse riclassificazioni di conto economico e stato patrimoniale con la possibilità di confrontare “foto” dello stato di bilancio, ricostruendone l’evoluzione nel tempo, dopo aver gestito driver di ribaltamento di primo e secondo livello. «La tecnologia utilizzata – spiega Gasparoni – è stata QlikView (www.qlikview.com/it) che, attraverso il connettore nativo su SAP, ha permesso di ottenere in breve tempo ottimi risultati. Con la stessa tecnologia sono state implementate anche soluzioni di budgeting, forecasting e cruscotti direzionali e operativi per il controllo aziendale in tutte le aree».
Informazioni più rapide e meglio distribuite
Implementando una soluzione di Cpm, è possibile avere le informazioni più rapidamente e poterle fruire più facilmente all’interno delle organizzazioni: è il caso, per esempio, di TBS Group (www.tbsgroup.com) e della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna (www.fedemilia.bcc.it). TBS Group conta oltre 20 società ed è presente in 12 Paesi diversi, con un organico di più di 1.700 addetti. Opera nell’area dell’ingegneria clinica attivando dei laboratori tecnici dedicati direttamente presso le strutture ospedaliere e socio-sanitarie (oggi 330, raggruppati in 45 Centri Operativi Regionali). L’azienda è attiva anche nell’area dell’e-Health, con servizi e prodotti all’avanguardia di informatica medica, teleassistenza e telemedicina. TBS Group aveva la necessità di creare un modello di reportistica completo e coerente a livello di Gruppo per snellire e accelerare i processi di reporting relativi al lavoro dei propri tecnici in tutta Europa. Ha dunque implementato un sistema basato su Oracle Hyperion Financial Management System 9, Oracle Hyperion Essbase e Oracle Hyperion Financial Data Quality Management (www.oracle.com/it) per sviluppare un modello comune e definire un’unica metodologia di processo: in questo modo è stato possibile ridurre di circa quattro settimane il tempo necessario a produrre i bilanci consolidati necessari per legge e i report sulla gestione dei singoli clienti. TBS Group ha adottato inoltre Oracle Enterprise Business Planning, per migliorare la propria capacità di pianificazione a livello globale. «Abbiamo migliorato l’efficienza e la qualità del nostro reporting rinnovando l’intero processo grazie alle tecnologie Oracle Hyperion – ha commentato Stefano Beorchia, Cfo di TBS Group -. Ugualmente, abbiamo accresciuto la nostra capacità di pianificazione, ottimizzando i processi in questo ambito grazie all’utilizzo di dati standardizzati con una disponibilità 24/24».
La Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna, fondata nel gennaio 1970, ha il compito di promuovere la costituzione delle Banche di Credito Cooperativo su base regionale, di rafforzare il rapporto con le comunità locali di cui sono espressione e di agevolarne lo sviluppo mediante l’esercizio di attività di interesse comune, di rappresentanza, assistenza, formazione ed erogazione di servizi. Il fatto di essere costituita da una rete capillare di 22 banche e 370 sportelli distribuiti sul territorio regionale comporta un elevato livello di dispersione geografica e una diffusa mobilità del personale. «Per questi motivi – commenta Domenico Uggeri, vice presidente Zucchetti (www.zucchetti.it) – la Federazione delle BCC dell’Emilia Romagna ha riconfigurato i propri processi di gestione del personale con HR Zucchetti, un sistema di soluzioni Web based, con un’unica base dati anagrafica, che permette a tutti i livelli aziendali di disporre da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento delle informazioni di proprio interesse». «Oltre a fornire alle nostre associate tutti i servizi necessari alla gestione amministrativa e organizzativa delle risorse umane – dichiara Daniele Quadrelli, direttore della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna – con HR Business Intelligence ci siamo dotati di un importante strumento a supporto delle decisioni per analizzare l’efficienza di gestione e per monitorare le performance. Siamo così riusciti a massimizzare al meglio la produttività di tutti i dipendenti, anche quelli fuori sede, per migliorare tutti i processi e per ottenere significativi risparmi di tempo e costi».