Kaspersky, vulnerabilità sotto controllo

Otto milioni di impronte di codice maligno nel 2012. A Milano, presentate Internet Security e Kaspersky Anti Virus, le due soluzioni dell’esperto russo per il mercato della sicurezza consumer

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La posizione di leadership sul mercato retail italiano non è in discussione. «Trimestre dopo trimestre, sugli scaffali dei rivenditori ci alterniamo in prima e seconda posizione con il nostro principale competitor, che come noi può vantare un market share del 35%» – dichiara Aldo Del Bò, direttore commerciale di Kaspersky Lab Italia – presentando alla stampa la nuova linea di soluzioni per l’utenza individuale e la microazienda, Kaspersky Internet Security 2013 e Kaspersky Anti Virus 2013, immessi nella rete al dettaglio dell’esperto di sicurezza russo. «Eppure – aggiunge subito Del Bò – il 2012 si sta rivelando un anno più difficile del previsto, ma siamo convinti di poter centrare gli obiettivi di fatturato prefissati, che in Italia superano abbondantemente i 20 milioni di euro. Su scala globale cresciamo ai ritmi stabiliti già nel 2008 e, oggi, valiamo 614 milioni di fatturato, ma Kaspersky ha deciso di intensificare strategie e investimenti sia per l’Italia sia per la Spagna, due nazioni in cui le vendite dei nostri prodotti su consumer attraverso i canali fisici hanno subito un rallentamento».

Sul piano delle funzionalità e della potenza, le soluzioni antimalware dell’azienda moscovita hanno pochi rivali, grazie alle tecnologie e al costante lavoro di monitoraggio svolte dai 900 esperti, che rappresentano quasi un terzo della forza lavoro reclutata da Eugene Kaspersky. L’edizione 2013 di “KIS” e “KAV”  – la prima rivolta a necessità di protezione totale, comprensiva di firewall antiminaccia, la seconda più essenziale e orientata all’utente, che preferisce costruirsi una sicurezza su misura – presentano due importanti novità pensate per una realtà che – per Stefan Kremel, B2C product manager europeo – «è caratterizzata da ritmi sempre più elevati di sviluppo e diffusione delle minacce, accompagnati da una crescente predisposizione all’acquisto di beni online e dall’esigenza di “securizzare” al massimo queste transazioni». Le statistiche elaborate dai laboratori di sicurezza Kaspersky dicono, che nel 2012 saranno registrati otto milioni di impronte di codice maligno. Allo stesso tempo, il volume degli acquisti su Internet raggiungerà quest’anno il miliardo di dollari. Tra i consumatori la preoccupazione numero uno riguarda la confidenzialità dei dati bancari e delle password.

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Per fugare ogni timore, Kaspersky ha messo a punto due novità chiamate Safe Money e AEP, Automatic Exploit Prevention, rese disponibili in queste ultime edizioni ammiraglie dei prodotti consumer. «Con Safe Money – precisa Kremel – costruiamo intorno alle transazioni online molteplici livelli di sicurezza, che partono dal controllo automatico della sicurezza delle connessioni e dell’attendibilità dei siti di commercio elettronico, con un ulteriore livello di isolamento, in cui il browser effettua le operazioni di pagamento. Livello evidenziato anche graficamente da un bordo verde che evidenzia le finestre “sicure”». Con AEP, invece, Kaspersky affronta la problematica dei cosiddetti “zero day exploit”, gli attacchi che sfruttano le vulnerabilità dei sistemi operativi e degli applicativi più diffusi, prima che gli sviluppatori vi abbiamo messo rimedio attraverso le patch.