Zuckerberg accusa l’amministrazione Obama di non essere stata abbastanza trasparente dichiarando apertemente che stava spiando i propri cittadini
Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, sta assumendo sempre di più gli atteggiamenti del politico. Il numero uno del social network di Menlo Park, che è diventato la più grande agenzia di collocamento nel mondo, ha apertamente criticato la comunicazione utilizzata dall’amministrazione Obama sul caso Datagate. In un incontro organizzato dalla rivista Atlantic Zuckerberg ha accusato il Governo USA di non essere stato trasparente “sulla quantità e sul tipo di dati raccolti durante le attività di intercettazione ottenute grazie al sistema PRISM”.
Facebook vs Obama
Zuckerberg non contesta al Governo di aver spiato i propri cittadini, aspetto che Washington ha sempre definito legittimo, quanto ‘il fatto che “non è stato trasparente nel rendere conto dell’accaduto”. Le parole di Zuckerberg possono essere sicuramente lette come un ultimo tentativo di difesa dalle accuse di aver collaborato con il sistema di spionaggio portato alla luce da Edward Snowden, che ha recentemente rivelato che nemmeno i device mobili sono al sicuro. Nel frattempo Facebook e altri big del web come Google hanno firmato una petizione affinché il tribunale autorizzi le aziende coinvolte nel progetto PRISM possano chiarire i propri rapporti con l’NSA.