Per mantenere il segreto sulla nuova console, Microsoft non ha registrato i domini legati alla Xbox One. Ora, se non li riotterrà dal tribunale dovrà pagarli a caro prezzo
Microsoft, che ha messo in luce le carenza dell’iPad in uno spot, aveva pensato di mantenere il più assoluto riserbo sulla nuova Xbox One, che si configura come un vero e proprio media center, e aveva quindi scelto di non registrare i domini legati al proprio prodotto. Quest’ultimi sono già stati occupati e ora Microsoft ha chiesto al National Arbitration Forum di riottenerli.
Cybersquatting
Attualmente godaddy è proprietario dei domini XboxOne.com e XboxOne.net. Ciò significa che le pagine nominalmente più dirette legate alla console di Microsoft indirizzano verso servizi che con l’ultimo prodotto di Redmond per il gaming c’entrano poco o nulla. L’azienda guidata da Steve Ballmer, che un ex dirigente ha accusato essere un vero e proprio despota, ha deciso quindi di far ricorso al National Arbitration Forum per riaverli indietro. Così come succede per i brevetti con il “patent troll”, capita che alcune aziende registrino di proposito i domini legati a marchi di altre società per poi rivenderglieli. La pratica è chiamata “cybersquatting” e negli Stati Uniti costituisce reato.